Tatuaggi olimpici, ecco i più belli

Alle Olimpiadi di Rio non sono pochi gli alteti che hanno deciso di mettere in mostra anche i loro tatuaggi. Molti di loro, come le nostre Federica Pellegrini e Vanessa Ferrari, sfoggiano i cinque cerchi intrecciati, simbolo di quel messaggio di pace e fratellenza che le Olimpiadi simboleggiano.

Per gli atleti è un modo per tracciare sulla pelle un’esperienza indimenticabile come solo quella olimpica può essere; qualcuno poi si è fatto scrivere anche il nome della città e dell’edizione. Non mancano però anche tatuaggi più classici come tribali, mostri o creature mitologiche che fanno bella mostra di sé sui bicipiti o sui pettorali scolpiti dei campioni. C’è chi è andato sul classico e si è fatto tatuare qualche frase significativa: quasi sempre incitamenti a non mollare e a credere nei propri sogni.

Possiamo immaginare che per chi fa una vita di sacrifici e allenamenti non siano affatto frasi vuote, ma rappresentino ciò in cui davvero credono. Nella nostra gallery, abbiamo scelto quelli più belli. Provate a dare un’occhiata…

Getty Images
1 di 26

Aleksandr Volkov, gioca nella Nazionale russa di pallavolo. E’ alla sua terza Olimpiade. 

Getty Images
2 di 26

Federica Pellegrini, portabandiera azzurra. Ha vinto la prima medaglia olimpica a 16 anni, ad Atene 2004. 

Getty Images
3 di 26

La nostra Federica Pellegrini in azione.

Getty Images
4 di 26

Il pugile argentino Ignacio Perrin. E’ nato nel 1985.

Getty Images
5 di 26

Marcel Nguyen, mamma tedesca e papà vietnamita, rappresenta la Germania nella ginnastica artistica. Ha vinto due argenti a Londra 2012. 

Getty Images
6 di 26

Marcel Nguyen

Getty Images
7 di 26

Rebecca Downie è invece una ginnasta inglese. Detta “Becky”, ha una sorella Elissa che come lei è ginnasta di fama mondiale. 

Getty Images
8 di 26

I cinque cerchi di Rebecca Downie 

Getty Images
9 di 26

Sonny Bill Williams, rugbysta neozelandese due volte campione del mondo. Purtroppo la sua avventura a Rio è stata funestata dalla sfortuna: si è infortunato poco dopo l’inizio della partita d’esordio contro il Giappone e ha dovuto lasciare le Olimpiadi. 

Getty Images
10 di 26

Svetlana Kunezcova, tennista russa. Nel 2004 disputò la più lunga partita della storia del tennis femminile contro l’italiana Francesca Schiavone. 

Getty Images
11 di 26

I cinque cerchi di Vanessa Ferrari. Per lei Rio è la sua terza Olimpiade. 

Twitter
12 di 26

Tom Daley, tuffatore britannico medaglia di bronzo a Rio. E’ diventato famoso per il suo coming out, diventando così uno dei primi sportivi a dichiararsi apertamente gay. 

Getty Images
13 di 26

Cinque cerchi a colori anche per Christine Bjrendal, campionessa svedese nel tiro con l’arco. Anche il padre Goran e lo zio Gert furono arcieri olimpici. 

Getty Images
14 di 26

Christine Bjrendal

Getty Images
15 di 26

La judoka turca Busra Katipoglu si è invece fatta tatuare anche la scritta “Rio 2016”

Getty Images
16 di 26

Quest’altra atleta invece sulla caviglia si è fatta tatuare anche Pechino 2008, l’altra Olimpiade cui ha partecipato!

Getty Images
17 di 26

Edgar Pineda Zeta, Guatemala. A Rio ha vinto la medaglia d’argento sconfitto in finale dal campione della Repubblica Dominicana. 

Getty Images
18 di 26

Edgar Pineda Zeta

Getty Images
19 di 26

Zlatko Horvat, campione nella squadra croata di pallamano. A Londra 2012 ha vinto la medaglia di bronzo. 

Getty Images
20 di 26

Zlatko Horvat 

Getty Images
21 di 26

Shane Tusup, coach e marito della nuotatrice ungherese Katinka Hosszu

Getty Images
22 di 26

Agustina Albertario, giocatrice di hockey su prato nella nazionale dell’Argentina

Getty Images
23 di 26

Brady Ellison, Stati Uniti, ha vinto la medaglia d’argento nel tiro con l’arco. 

Getty Images
24 di 26

Un nuotatore sfoggia i suoi bicipiti tatuati durante una sessione d’allenamento

Getty Images
25 di 26

Cinque cerchi anche per Daniel Aleksandrov, che rappresenta la Bulgaria nella lotta greca romana.

Getty Images
26 di 26

Jack Dalton, ginnasta si è tatuato direttamente il nome della sua nazione, gli Stati Uniti appunto.

Riproduzione riservata