Mamma neonato sul letto

A casa dopo il parto: ecco le novità

Dal 2019 le neomamme possono “spostare” in avanti il congedo maternità obbligatorio e usufruirne nei 5 mesi successivi al parto. Le cose da sapere

Se ne è discusso molto nei mesi scorsi: dal 2019 le neomamme possono “spostare”in avanti il congedo maternità obbligatorio e usufruirne nei 5 mesi successivi al parto. Ora l’Inps ha pubblicato una circolare con i chiarimenti. Le cose da sapere.

La domanda

Si compila sul sito inps.it, nella sezione: “Domande di Maternità online” almeno due mesi prima della data presunta del parto, oppure rivolgendosi a un patronato. L’Inps ha aggiornato la funzione “Calcolo congedo di maternità” che permette di simulare la somma dell’assegno mensile.

I documenti necessari

Bisogna avere a disposizione il certificato di un medico specialista del Servizio sanitario nazionale e quello di un medico del lavoro che attestino che la prosecuzione dell’attività lavorativa fino al parto non comporta rischi per la donna o per il nascituro.

Consegna a mano

La documentazione sanitaria non può essere inviata per via telematica, ma va consegnata a mano presso la sede competente dell’Inps, in originale e in busta chiusa, con la dicitura “contiene dati sensibili”.

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