Mondiali di pallavolo femminile: per le azzurre è argento

Le ragazze del coach Davide Mazzanti fermate dalla Serbia in finale: 3 a 2 al tie-break. Una partita molto combattuta che restituisce all'Italia una medaglia a sedici anni dall'oro di Berlino

Alla fine non ce l’hanno fatta. La Nazionale Femminile di Pallavolo si aggiudica la medaglia d’argento al Mondiale del Giappone, battute per un soffio dalla Serbia dopo un’avventura che ha appassionato tutto il Paese. Era dall’oro del 2002 a Berlino che le azzurre della pallavolo non portavano a casa una medaglia. Dopo la vittoria di misura del primo set, nel secondo set le serbe sfoderano tutti i loro numeri, distanziando le nostre con un secco 25-14. Terzo set molto teso, che si conclude con un 25 a 23 per le azzurre, che ristabiliscono così il loro primato. Dopo il quarto set alla Serbia, la finale si gioca al tie-break: quinto set da quindici punti per aggiudicarsi la medaglia d’oro, come già successo nella seminifinale contro le campionesse olimpiche della Cina. Alla fine la spuntano per 15 a 13 le fortissime serbe, che dopo l’Europeo del 2017 si aggiudicano così anche il mondiale.

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Una finale combattutissima

Tante le emozioni della partita: a fronte degli errori (soprattutto in battuta e al centro-campo) ci riscattano giocate fantastiche di Paola Egonu e delle sue compagne, tra le quali spiccano Monica De Gennaro, Lucia Bosetti Anna Danesi. Più in difficoltà la capitana Cristina Chirichella e Miriam Sylla, che hanno comunque giocato un campionato eccellente. Un percorso fantastico, quello delle azzurre, di 11 vittorie e una sola sconfitta, proprio con la Serbia, che si riconferma la squadra più forte al mondo. Protagonista del gruppo italiano la trascinatrice Egonu, sempre sorridente e apparentemente calmissima. A conferma di un grande campionato, 4 Azzurre si sono piazzate nel sestetto ideale Mondiali del 2018: Ofelia Malinov miglior  palleggiatrice, Miriam Sylla miglior schiacciatrice, Monica De Gennaro miglior libero e Paola Egonu miglior opposto. Purtroppo non è arrivato l’oro, ma questa Nazionale ci fa ben sperare per le Olimpiadi del 2020. Le “ragazze terribili”, come le chiamano i fan, sono giovanissime (la media è di 23 anni) e agguerrite: continueremo a seguirle e a tifare per loro.

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