avanzi cibo nel piatto

Come conservare gli avanzi per evitare i batteri

Dopo i pranzi dei giorni di festa, gli avanzi abbondano: a che temperatura si devono mettere nel frigorifero? Quanto e come si devono scaldare nel forno a microonde? Ed entro quanti giorni è meglio mangiarli? Tutti i consigli per evitare contaminazioni pericolose in cucina

Come conservare gli avanzi dei pranzi di questi giorni di festa? In che modo riporli in frigo per mantenerli integri e commestibili? E quali accorgimenti adottare prima di mettersi ai fornelli, quando i piatti da preparare sono parecchi? A queste e a altre domande sulla sicurezza in cucina risponde un vademecum messo a punto dal Centro interdipartimentale di ricerca e documentazione sulla sicurezza alimentare dell’Asl Torino 5.

Come e quando riporre gli avanzi 

Non è necessario lasciare raffreddare completamente i cibi a temperatura ambiente prima di riporli al fresco. Meglio metterli in frigo non appena il calore lo consente. Non solo. E’ preferibile lasciare scoperte le pietanze nella prima fase di raffreddamento, dopo la cottura, così da evitare che il vapore si condensi sul coperchio e ricada sugli alimenti. Quando i prodotti vengono riscaldati, assicurarsi che la temperatura raggiunga livelli elevati anche in profondità (75 gradi): questo permetterà di eliminare i batteri che possono essersi sviluppati sul cibo nel frigorifero (i batteri crescono molto meglio sugli alimenti cotti piuttosto che su quelli crudi). Si consiglia di non riscaldare i cibi per più di una volta e se possibile è meglio consumare gli avanzi il giorno stesso della preparazione del pasto o al massimo entro il giorno successivo.

Come conservare gli avanzi nel frigorifero

No alle ammucchiate, al troppo pieno. In frigorifero e nei congelatori avanzi di cibo e alimenti ancora da utilizzare vanno distanziati tra loro, in modo che l’aria ed il freddo possano circolare. Per evitare la perdita di umidità o la diffusione di odori, meglio tenere i prodotti coperti. Le carni crude vanno conservate in contenitori impermeabili per evitare che i liquidi che si liberano cadano su altri cibi. Le carni, il pesce, il latte fresco devono essere posti nelle zone più fredde del frigorifero (da verificare a seconda del modello sulle istruzioni e mediante un termometro) e vanno consumati entro 2 o 3 giorni. Occorre inoltre separare carni e uova da cibi cotti o da consumarsi crudi e congelare rapidamente le carni rosse o di pollo che non s’intendono consumare entro la data di scadenza.

Come congelare gli avanzi

Per il congelamento degli alimenti è consigliabile estrarre il prodotto dalla confezione e dividerlo in porzioni. In questo modo si facilita la penetrazione del freddo e si permette, in un secondo tempo, di scongelare solo le quantità che di volta in volta di consumano. I cibi vanno messi all’interno di sacchetti o altri contenitori da freezer, chiusi dopo aver fatto uscire l’aria ed etichettati con la data di congelamento e il nome del prodotto.

Come scongelare gli avanzi

Scongelare le carni e gli altri alimenti spostandoli dal freezer nel frigorifero. Per garantire il massimo della sicurezza, meglio evitare di farlo a temperatura ambiente. Se si sceglie di scongelare nell’acqua, utilizzare acqua fredda con un ricambio continuo o sostituirla almeno ogni 15-20 minuti. Una volta scongelato il cibo, cuocerlo immediatamente. Le carni scongelate non devono essere ricongelate crude. Se invece vengono cotte in modo sufficiente, come ad esempio avviene per uno stufato o un arrosto, è possibile ricongelarle in tutta sicurezza.

Come scongelare con il microonde

Nel corso del decongelamento, se si usa un forno a microonde, occorre: ruotare e riposizionare con frequenza i cibi durante il decongelamento; separare il più possibile le porzioni o le parti del prodotto per consentire un azione più rapida ed omogenea delle microonde; rimuovere via via le parti già decongelate, in modo da evitare un aumento eccessivo della temperatura.

Come cucinare proteggendosi dai batteri

Per limitare la presenza di batteri in cucina, evitando che si diffondano sugli alimenti, gli esperti danno una serie di suggerimenti di base, semplici quanto efficaci:

lavarsi le mani per almeno 30 secondi con acqua calda e sapone prima di entrare a contatto con gli alimenti e dopo aver toccato carni crude;

delegare la preparazione dei pasti ad altre persone in caso di problemi di malanni come raffreddore, mal di gola o problemi gastro-intestinali e proteggere con cerotti impermeabili eventuali lesioni alle mani;

usare differenti superfici e contenitori per cibi pronti (ad esempio le insalate) e per cibi che devono essere sottoposti a cottura (carni crude etc…); nel caso ciò non sia possibile lavarli con acqua calda e sapone; usare utensili diversi per i cibi cotti e mai mettere cibi cotti nei contenitori nei quali sono stati posti cibi crudi, carne, pollo o pesce.

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