Come scegliere la pillola anticoncezionale più adatta

  • 23 01 2018

I medici sono d'accordo: la pillola anticoncezionale non fa male, anzi. Ma deve essere scelta su misura per evitare gli effetti collaterali e risolvere alcuni problemi di salute. Ecco in che modo

La pillola è una cura per chi soffre d’asma, migliora la depressione e l’ansia premestruale e allunga addirittura la vita. Ecco tante buone ragioni per usare il metodo contraccettivo ormonale, che protegge la salute. A sottolineare il fatto che la pillola non fa male, è anche uno studio pubblicato sulla rivista scientifica British medical Journal. I ricercatori hanno seguito oltre 46 mila donne dal primo giorno di contraccettivo fino ai 39 anni di età. I risultati? Una riduzione della mortalità del 12 per cento tra chi prendeva la pillola, rispetto a chi non seguiva una contraccezione ormonale. Inoltre, si sa che è la migliore prevenzione farmacologica per il tumore ovarico. Ma attenzione: si tratta comunque di un farmaco, con benefici e rischi.

«La prima visita può essere lunga perché è dal colloquio che emergono eventuali problemi di salute o casi di malattie in famiglia che richiedono prudenza» dice la dottoressa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia medica dell’ospedale San Raffaele Resnati di Milano. «In base alla storia clinica si prescrivono degli esami e poi si decide il contraccettivo più adatto.

La contraccezione ormonale si può ritagliare su misura come un abito, limitando così il rischio di molti effetti collaterali. «Oggi esistono addirittura una trentina di combinazioni possibili di estrogeni e progestinici diversi. E alla pillola vanno aggiunte altre vie di somministrazione come l’anello vaginale e il cerotto» spiega la dottoressa. La nostra diretta Facebook con la professoressa Graziottin è stata vista da quasi 30 mila donne. Molte hanno fatto domande che ci hanno permesso di scoprire cose sorprendenti sui contraccettivi ormonali. Eccone dieci.

1 Aiuta a controllare l’asma

«Quasi la metà delle donne asmatiche ha delle crisi nei giorni precedenti alle mestruazioni» dice la professoressa Graziottin. «In questa fase del ciclo, la caduta dei livelli dell’ormone progestinico e degli estrogeni aumenta la sensibilità dell’organismo ai fattori che scatenano l’asma». La pillola con estradiolo valerato e dienogest prevede una pausa di soli due giorni, evitando le oscillazioni ormonali: si verificano così 7-13 attacchi in meno all’anno. 

2 C’è quella che non fa calare il desiderio

«Per evitare questo effetto bisogna avere più informazioni sul ciclo» dice l’esperta. «Anche nelle donne il desiderio è legato alla presenza di testosterone, che ha un picco durante l’ovulazione». In alcune il blocco dell’ovulazione prodotto dalla pillola va a incidere in modo significativo sul desiderio sessuale. In questi casi bisogna scegliere una formulazione con levonorgestrel che garantisce anche una piccola dose di testosterone.

3 Si può assumere anche per 10 anni di seguito

«Tutti gli studi condotti hanno dimostrato che la pillola contraccettiva protegge la fertilità» sottolinea la professoressa Graziottin. «Tiene infatti lontano il rischio di endometriosi, cisti ovariche, fibromi, che possono ostacolare il concepimento. E non è vero che aumenta il pericolo di trombosi: al contrario, il pericolo è maggiore nei primi mesi di assunzione del contraccettivo ormonale». 

4 L’aumento di peso si può evitare

«Con le pillole di prima generazione succedeva di ingrassare, ma ora non più» dice l’esperta. «Abbiamo un tipo di progestinico, chiamato drospirenone, che ha un effetto lievemente diuretico ed è indicato per le donne che hanno la tendenza a trattenere liquidi. Oppure l’anello vaginale, che rilascia localmente gli ormoni: si è visto che è quello con il minor impatto sul peso in assoluto». Occhio, però, la pillola da sola non fa miracoli: è bene limitare i cibi con lieviti che danno ritenzione idrica e fanno ingrassare. 

5 Celiachia e intolleranza al lattosio non sono un problema 

«È vero che il rivestimento della pillola spesso contiene glutine e lattosio che, in caso di intolleranza, alla lunga può danneggiare la mucosa intestinale e interferire in maniera decisiva con l’assorbimento del farmaco e di conseguenza con la copertura contraccettiva» dice l’esperta. «In questi casi oggi ricorriamo ad altri metodi ormonali, come cerotto o anello vaginale». 

6 Può essere un sollievo per la depressione premestruale

«Il contraccettivo ormonale è di grande aiuto per tutti i problemi, come ansia e sbalzi d’umore, che si concentrano nella settimana precedente il flusso» afferma l’esperta. «La formulazione più indicata è quella a base di drospirenone, un estrogeno che migliora le crisi umorali anche molto intense. Viene prescritta la pillola in continuo, quella che si assume per 91 giorni senza interruzioni. E vengono associate anche sostanze come magnesio e agnocasto che attenuano irritabilità e depressione». 

7 Per chi soffre di sindrome del colon irritabile è più adatto l’anello 

«I frequenti episodi di diarrea tipici di chi soffre di colite possono interferire con l’assorbimento dei farmaci assunti per bocca e, nel caso della pillola, comprometterne anche l’efficacia contraccettiva» sottolinea l’esperta. «Si consiglia allora l’anello oppure il cerotto». Ma attenzione: le irritazioni a livello intestinale possono estendersi alla zona genitale e aumentare le crisi di candida. Per questo, se i disturbi intestinali sono sempre intensi, è preferibile il cerotto all’anello. 

8 Esistono formulazioni per le donne in premenopausa

«Cicli irregolari, flussi abbondanti, sbalzi d’umore: iniziano tra i 40 e i 43 anni e possono peggiorare la qualità della vita» spiega l’esperta. «Per chi è in questa fase ci sono due combinazioni specifiche di pillola. L’estrogeno è sempre l’estradiolo valerato, mentre il progestinico può essere il dienogest oppure il nogestrol. Con entrambi i tipi di pillola c’è un netto miglioramento dei sintomi, senza aumento del rischio di trombosi, come può accadere con le altre formulazioni dopo i 40 anni. E si può continuare a prendere il contraccettivo fino alla menopausa. A patto di seguire uno stile di vita sano». 

9 Niente più spotting 

«Le pillole leggere possono causare perdite di sangue, il cosiddetto spotting, tra un ciclo e l’altro» dice l’esperta. «Innanzitutto bisogna valutare il peso corporeo. Se la donna ha qualche chilo di troppo, la pillola con estrogeni molto light può essere insufficiente». Bisogna, poi, essere sicuri che l’assunzione sia regolare: basta dimenticarsi una compressa per provocare lo spotting. 

10 La fertilità è salva 

Chi pensa di avere un figlio intorno ai 30 anni può cominciare con la pillola a 20 e continuare finché non decide che è arrivato il momento. «Gli studi dimostrano che la contraccezione ormonale protegge la fertilità» assicura Graziottin. «Lo provano anche i dati: il 21,1 per cento delle donne concepisce il primo mese dopo la sospensione della pillola e il 79,4 per cento entro il primo anno».

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