Questo inverno ha nevicato poco, le località sciistiche ne hanno risentito. Neve “sparata”, piste sempre più ridotte a corridoi innevati artificialmente e circondati da pascoli, caldo anomalo anche ad alta quota, gare cancellate. Una situazione allarmante per gli appassionati che si stanno facendo delle domande sul futuro del loro sport preferito. Una preoccupazione condivisa dagli atleti del “circo bianco” che, in occasione dei campionati del mondo di sci alpino a Courchevel Méribel, chiedono azioni concrete alla loro federazione.

La lettera alla Federazione

I campioni dello sci alpino hanno chiesto alla Federazione internazionale di sci e snowboard (FIS), guidata da Johan Eliasch, di rivedere la sua strategia di sostenibilità giudicata carente.

Johan Eliasch
Johan Eliasch

Dalla Shiffrin alla Brignone

Mikaela Shiffrin
Mikaela Shiffrin

Grandi protagonisti di slalom e discesa – fra cui il norvegese Aleksander Aamodt Kilde, la statunitense Mikaela Shiffrin e l’italiana Federica Brignone – hanno sottoscritto una lettera in cui chiedono un programma di gare “geograficamente ragionevole” per ridurre le emissioni di carbonio. Troppo spesso le competizioni costringono gli atleti a spostamenti aerei che potrebbero essere limitati, contenendo di conseguenza le emissioni. Quest’anno, il circuito maschile si sposterà dall’Europa al Nord America e ritorno per due volte.

Federica Brignone

La seconda trasferta nordamericana

Nel mirino, in particolare, la decisione della Federazione di organizzare una seconda trasferta nordamericana per il circuito maschile. “Le gare di Beaver Creek a novembre e quelle di Aspen a marzo sono a 50 km di distanza l’una dall’altra. – fanno notare gli atleti – Pianificare questi due appuntamenti l’uno dopo l’altro ridurrebbe enormemente gli sprechi”.

Cambiare la stagione delle gare

Gli atleti chiedono inoltre di cambiare la stagione delle gare di Coppa del Mondo per sintonizzarsi con il cambiamento climatico. Hanno suggerito di spostare l’inizio della stagione da fine ottobre a fine novembre e la fine della stagione da metà marzo a fine aprile. “Le stagioni sono cambiate e nell’interesse di tutti noi dobbiamo adattarci a queste nuove circostanze”, affermano i promotori.

La firma di 200 protagonisti dello sci

La lettera, firmata da 200 atleti, è stata scritta dallo sciatore austriaco Julian Schütter, ambasciatore del gruppo per “Protect Our Winters” (Pow), organizzazione no profit impegnata nella lotta al cambiamento climatico.

“Che le nuove generazioni possano praticare lo sci”

Lo sciatore norvegese Aleksander Aamodt Kilde ha dichiarato all’Associated Press: “Vediamo che il mondo sta cambiando sul piano della sostenibilità ambientale e l’impatto sul nostro sport è enorme. Voglio che le generazioni future vivano l’inverno come noi e siano in grado di praticare queste discipline”.