Mattarella con i figli e la nipote

Il giorno in cui la mafia uccise il fratello di Sergio Mattarella

«Un uomo che la mattina esce di casa e vede trucidato il fratello». Questo è Sergio Mattarella, il nuovo Capo dello Stato. Ce lo racconta un famoso giornalista

Il giorno che spiega tutta una vita. Per capire chi è Sergio Mattarella, 74 anni, il nuovo Presidente della Repubblica, bisogna raccontare quel giorno terribile. Che ci riporta nella Palermo dominata dalla mafia, tra anni Settanta e Ottanta.

«Se un quotidiano americano mi chiedesse chi è il dodicesimo Capo dello Stato, partirei da lì: racconterei la tragedia che ha colpito la famiglia di questo politico» mi racconta Filippo Ceccarelli, giornalista ed editorialista di Repubblica.

«Era il 6 gennaio del 1980. Piersanti Mattarella, fratello di Sergio e potente presidente della Regione Sicilia, stava salendo in macchina per andare a messa. Un sicario della mafia lo avvicinò e lo uccise a colpi di pistola. Sull’auto c’erano la moglie di Piersanti, Irma, i 2 figli e la suocera.

«L’assassinio del fratello è avvenuto proprio sotto casa, e Sergio Mattarella, un docente di diritto che fino a quel momento non aveva fatto politica, si trovò tra le braccia il corpo di Piersanti morente. Un’esperienza che ha segnato la sua vita».

Mattarella - Attentato Piersanti

Negli anni successivi Sergio Mattarella ha intrapreso la carriera politica quasi per colmare la dolorosa scomparsa di Piersanti, e sull’esempio del padre Bernardo, uno dei fondatori della Democrazia Cristiana, ex ministro e uno dei padri della Costituzione italiana.

La famiglia, ecco un’altra cosa che aiuta a capire chi è il nuovo Capo dello Stato.

La moglie di Piersanti, Irma Chiazzese, era sorella di Marisa, la moglie di Sergio. Due sorelle, figlie di un insigne professore di diritto, rettore dell’università di Palermo, avevano sposato i rampolli di un’altra importante famiglia palermitana. Legami solidi, durati tutta la vita, fino alla scomparsa nel 2012 di Marisa.

 

Mattarella con i figli e la nipote

Queste vicende spiegano il carattere del Presidente della Repubblica. Ma non tutto, ovviamente.

«A una cena ho capito che è una persona che ci tiene a essere e sembrare seria. Ma è anche molto spiritoso, e ti sorprende» aggiunge Filippo Ceccarelli.

«Mattarella è un uomo controllato, misurato, che ama il silenzio, ma quando interviene può dire qualcosa di tagliente e inatteso. I suoi intensi occhi azzurri spiegano tutto di lui. Rivelano che ha uno spirito attentissimo. E che non ama comparire. Lui, per dire, evita la televisione». Le interviste date ai giornali sono rarissime, mai ha fatto commenti su altri politici.

Insomma, non vedremo mai Mattarella fare il “picconatore” in diretta, come il suo predecessore Francesco Cossiga. E se avrà qualcosa da dire, lo dirà per vie riservate. I nostri leader politici, abituati ad andare ai talk show, hanno eletto un uomo così misurato perché sentivano il bisogno di più equilibrio?

«È possibile. La sua anomalia, la grande serietà, possono riequilibrare un eccesso di “scena” e di spettacolarizzazione. La scelta del suo nome per il Quirinale è quasi un segno di saggezza della politica».

Saprà dire dei “no” a colui che lo ha candidato per il Colle, al premier Matteo Renzi?

«Credo che in quel ruolo dire dei “no” sia inevitabile. Ma la cosa interessante sarà il modo in cui verranno comunicati. Saranno dei “no” sussurrati e indiretti, che raggiungeranno i destinatari nelle forme più riservate possibile. Non attraverso i talk show» commenta Ceccarelli di Repubblica. «E se i destinatari non vorranno ascoltare? Che cosa accadrà in questo caso, è qualcosa che scopriremo insieme».

Mattarella proclaimed president with 665 votes

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