L'attrice Helen Mirren e il marito Taylor Hackford, insieme da 32 anni

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Ma agli uomini interessano le nostre rughe?

Uno scrittore francese da best seller affronta l’ultimo tabù, la paura di invecchiare. E in questa intervista invita le donne a guardarsi con occhi diversi. Perché un volto senza età, dice, è un volto senza storia e che non conosce la passione

Grégoire Delacourt conosce le donne a fondo. Pubblicitario di fama internazionale, ha realizzato campagne per i big brand della bellezza (Sephora, Caudalie e Clarins). Da scrittore ha conquistato il mondo dell’editoria nel 2012 con “Le cose che non ho” (Salani) che racconta la storia di Jo, una ragazza alla ricerca della felicità tra sogni, desideri e realtà. Risultato? Un best seller da un milione di copie vendute e tradotto in 27 lingue.

Oggi, a 58 anni, è tornato in libreria con “La donna che non invecchiava più”, storia dedicato all’ultimo tabù dei nostri tempi: la paura del passare degli anni. È un romanzo pieno di poesia e di saggezza con al centro Betty che, appena compiuti i 30 anni, smette di invecchiare. «Trovo assurdo che in una società in cui le donne lottano ogni giorno per vedere riconosciuti i propri diritti e il proprio valore, molte vengano ancora vessate dall’imperativo di dover essere sempre giovani e belle» dice l’autore. «Poi mi dico che, in fondo, tutte le rivoluzioni femminili più importanti sono recenti: la pillola, l’aborto, il diritto di voto. Quindi la strada è ancora lunga e aperta».

Per la protagonista del suo libro l’eterna giovinezza si rivela un vero incubo. Ci spiega perché?

Dopo l’euforia iniziale Betty scopre che non invecchiare significa, in realtà, non vivere. Impara sulla sua pelle una lezione importante: la felicità non sta nell’immutabilità del viso e del corpo perché solo ciò che non dura ha vero valore. La minaccia della perdita, infatti, ci aiuta a dare importanza alle cose.

Quindi le donne non dovrebbero avere paura del tempo che passa?

Tutti ne abbiamo. È inevitabile: è la paura di ciò che non conosciamo. Gli uomini reagiscono aggrappandosi ai simboli della giovinezza. A volte, anche a una nuova compagna dell’età della figlia. Le donne vogliono fermare i segni dell’invecchiamento. Ma un volto senza età è un volto senza storia, senza passioni, senza identità. In realtà, il tempo ci abbellisce perché ci rende unici».

Eppure, solo nel 2017, in America, gli interventi di chirurgia estetica sono aumentati dell’11 per cento.

Non c’è da stupirsi in una società in cui pubblicità e moda impongono imperativi di giovinezza e bellezza. Ma un corpo perfetto al massimo può aprire la porta al desiderio, non all’amore. E, soprattutto, può nascondere il bisogno di cercare la propria affermazione nello sguardo altrui.

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E allora che cosa pensa sia la vera bellezza in una donna?

Qualcosa di imprevedibile. Altrimenti tutti gli uomini troverebbero attraente la stessa persona. Invece il fascino sta in come si propone, non in come si presenta. Può essere il modo in cui sorride o cammina. La disinvoltura è l’essenza dello charme. Per questo sono convinto che la vera bellezza di una donna sia figlia dell’autostima. È quello che ho cercato di insegnare alle mie figlie e che ogni giorno dico a mia moglie.

Sua moglie non si sente mai insicura per le rughe o per il tempo che passa?

Non lo so. Non me lo dice. Io a volte lo sono. È una donna molto bella e stiamo insieme da vent’anni. A volte ho paura che possa piacerle qualcuno di più giovane. Ma anch’io non gliene parlo. Preferisco ripeterle quanto è bella e importante per me. Perché è questo l’unico antidoto contro la paura di un corpo che cambia e di una mente che non è più la stessa: la possibilità di attraversare il tempo con chi amiamo.

Il piacere di maturare insieme alla persona amata

«Esprimere i propri timori sull’invecchiare è particolarmente difficile in una società che ne ha fatto un tabù» spiega Marina Saffi, filosofa e studiosa di etica della fine della vita e dell’invecchiamento. «Dalla chirurgia estetica alla moda che non dà spazio ai corpi maturi, tutto oggi si oppone al tempo che passa. In questo scenario la coppia può essere un porto sicuro, una zona franca in cui finalmente ci si può abbandonare allo sguardo della persona amata senza l’assillo di mostrarsi giovane. In un amore maturo si possono confidare le paure legate all’età e si può trovare il piacere della conferrma. Si può sentire che quelle morbidezze e quei segni sul viso per il proprio uomo non sono imperfezioni da nascondere ma aspetti di noi che vengono accolti e amati. Tutto questo dà serenità e alimenta la fiducia reciproca. Ma non solo. Porta la coppia a scoprire i veri valori della maturità. L’intimità, la comunicazione e il sesso, spogliati del peso dell’apparenza, scoprono il piacere della spontaneità, della semplicità e della leggerezza».

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