Monopoli ora si gioca con le carte di credito

Il gioco più venduto al mondo, Monopoli, cambia pelle: via le banconote, ora ci saranno Pos, carte di credito e prezzi che oscillano come in un vero mercato immobiliare. Tranquilli, è tutto per finta. Però si vince davvero

Monopoli è uno dei giochi da tavola più popolari del pianeta. Almeno una volta nella vita, tutti ci siamo cimentati nell’impresa di acquistare o vendere terreni, case e alberghi fra Parco della Vittoria e Vicolo Stretto. 

La tecnologia contactless

81 anni dopo la prima uscita, è stato deciso di rivoluzionare completamente il gioco per renderlo più vivace e adatto ai tempi che cambiano. La più clamorosa di questa novità è la scomparsa delle storiche banconote che saranno sostituiti dai fac-simili delle carte di credito e dai Pos. Grazie ad una speciale tecnologia, nota come contactless, gli acquisti e le vendite avverranno tramite la carta di credito che verrà posata sul Pos e segnerà in un batter d’occhio l’avvenuto pagamento, proprio come nella realtà. Grazie alla banca elettronica si saprà in tempo reale quanti soldi si possiedono in cassa e sarà la macchina a calcolare le varie transizioni velocizzando così i tempi.

Le oscillazioni dei prezzi

I prezzi di affitti e proprietà, poi, non saranno più fissi ma varieranno nel corso del gioco come nel mercato immobiliare reale. Le oscillazioni saranno calcolate, sempre dalla banca elettronica, in base agli eventi che capitano durante il gioco. Qualsiasi evento, imprevisto o altro farà salire o scendere i prezzi. Non solo, gli affitti oscilleranno in base alla frequenza con cui giocatori passano o meno in una determinata strada. 

In 81 scatole si vince davvero 

Su oltre 60mila scatole di Monopoli distribuite in tutta Italia, ci sono 81 confezioni (tanti quanti gli anni del gioco) che contengono una speciale tessera con cui si vincono da 100 a 10mila euro in monete d’oro dal valore numismatico.

Ecco la nuova versione del Monopoli: un pratico esempio di come si giocherà con la carta di credito e i POS. 

Ed ecco invece la versione classica

La versione italiana del gioco. Il distributore italiano fu dal 1935 al 2009 l’Editrice Giochi, dal 2009 i diritti appartengono invece ad Hasbro Italia. 

Una versione speciale creata per le Olimpiadi di Londra del 2012

Una vetrina mostra scatole delle diverse versioni in un negozio degli USA. 

Un gruppo di uomini d’affari americani gioca a Monopoli per beneficienza nel dicembre 1970. 

Un Monopoli a dimensioni umane in un centro commerciale cinese. 

Charles Darrow, l’inventore ufficiale del gioco. 

Una versione speciale ispirata a James Bond. 

Una parodia del Monopoli durante una manifestazione di protesta contro il WTO, l’organizzazione mondiale del commercio. 

Qui invece sono dei monaci a esercitarsi nel celebre gioco in una foto scattata nel 1955. 

Bagnanti impegnati a Monopoli in una foto del 1939. 

La città di Singapore è entrata nel Guiness dei Primati ospitando il più grande raduno di giocatori di Monopoli del mondo. 

Mr Monopoly e il sindaco di Melbourne si sfidano in una partita per l’inagurazione del Monopoli a dimensioni umane che si trova in una piazza della città australiana e che porta i nomi delle strade della città. 

Militari inglesi e infermiere giocano a Monopoli durante la seconda guerra mondiale. 

Un torneo di Monopoli in Germania. 

L’edizione in commercio negli anni Cinquanta.

L’edizione degli anni Trenta. 

Monopoli fu brevettato nel 1935

Secondo la versione ufficiale, Monopoli nacque negli Stati Uniti nel 1935 e fu inventato da Charles Darrow, riparatore di termosifoni disoccupato. La leggenda vuole che prese ispirazione per i nomi delle strade del gioco dalle vie di Atlantic City, la città in cui era cresciuto. In realtà è un gioco più antico di almeno trent’anni, nato probabilmente nel 1904, e diffusosi negli Stati Uniti in diverse varianti. Darrow unì queste versioni, introdusse delle modifiche, le brevettò e lo fece commercializzare. 

La versione italiana di Monopoli

La versione italiana arrivò l’anno successivo quando l’editore Emilio Cerretti ne acquistò i diritti e lo commercializzò con i nomi delle strade della Milano di allora. Nella prima versione del gioco esisteva un “largo Littorio” che dopo la guerra in “largo Augusto” per cancellare i rimandi al fascismo.

Monopoli vietato nei paesi comunisti

Più volte Monopoli fu al centro di controversie politiche: per i comunisti era un gioco che propagandava il capitalismo tanto che in Unione Sovietica e a Cuba venne vietato. Paradossalmente ricevette anche critiche di segno opposto: fu accusato di mostrare il capitalismo in maniera spietata e quindi di favorire, al contrario, le idee socialiste. 

Monopoli, il gioco più amato al mondo

Monopoli è nel Guinness dei primati come il gioco più giocato al mondo: si stima che nel mondo, 750 mlioni di persone abbiano fatto almeno una partita a Monopoli. È stato tradotto in 37 lingue e si può trovare nei negozi di 103 Paesi. Ogni anno, inoltre, si tengono tornei di Monopoli ed esiste un campionato mondiale dove il premio per il vincitore finale corrisponde a 20.580 dollari americani che è la somma che si ottiene contando tutte le banconote di una versione classica di Monopoli. Curiosità: il vincitore dell’ultimo Mondiale è un italiano: l’avvocato di Venezia, Niccolò Falcone.

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