Una donna spinge il carrello al supermercato

Prof in intimo al supermercato: la protesta contro il razzismo

Una insegnante brasiliana si è spogliata in un supermercato per protestare contro un episodio di razzismo di cui è stata vittima. Cosa è successo

Una insolita protesta contro il razzismo quella inscenata da una donna in un supermercato brasiliano di Atacadão, a Curitiba, nello Stato meridionale del Paraná. La professoressa è andata a fare la spesa indossando solo reggiseno e slip. Ha camminato normalmente tra le corsie, noncurante degli sguardi della gente. Ha preso i prodotti che le servivano e li ha messi nel carrello. Poi si è recata alla cassa per pagare. Non lo ha fatto per esibizionismo, ma per protesta contro le discriminazioni.

L’insolita protesta di una docente

Protagonista dell’insolita dimostrazione è stata Isabel Oliveira, attrice e insegnante di colore. La donna si era già recata in quel supermercato poco prima, ma è stata trattata male. Da qui la decisione di ritornare nel negozio seminuda per protestare contro l’episodio di razzismo vissuto sulla propria pelle. La prof è, quindi, entrata nel supermercato con addosso solo mutandine e reggiseno. Ha percorso le corsie dove, la prima volta, era stata seguita da una guardia di sicurezza che voleva accertarsi che non rubasse nulla. Poi ha spiegato sui social network che il motivo per il quale si è spogliata è stato il voler dimostrare che non portava alcun tipo di arma e che non nascondeva alcun prodotto rubato.

Un brutto episodio di razzismo

La professoressa ha raccontato di essere andata nel supermercato nel primo pomeriggio, per comprare prodotti per il pranzo e latte artificiale per sua figlia di un anno e dieci mesi. Mentre era lì, un impiegato della sicurezza ha iniziato a seguirla. L’impiegato ha anche cercato di non farsi notare, ma Isabel ha visto tutto. Irritata, ha chiesto all’uomo se, per caso, la considerasse una minaccia. Lui ha risposto che si stava soltanto occupando di quel settore del supermercato e che stava facendo il suo lavoro.

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Le accuse di razzismo al supermercato

Isabel Oliveira, che è stata vittima di razzismo in altre occasioni, non ha accettato questa risposta e ha deciso di dare scandalo per protesta. Molte persone che erano all’ipermercato le hanno detto che erano d’accordo con lei e l’hanno incoraggiata a chiamare la polizia. Tuttavia, al numero di pronto intervento l’agente si è rifiutato di inviare un veicolo, dicendo che quanto riferito non era un problema di ordine pubblico. Non lo avesse mai fatto: la professoressa ha raccontato tutto su Instagram. Poi, ha telefonato a suo marito e gli ha chiesto di correre in suo aiuto. L’uomo ha lasciato i bambini a casa ed è andato a supportarla.

La protesta in diretta su Instagram

Pur sapendo che poteva essere arrestata per atti osceni, Isabel Oliveira è tornata nel negozio con addosso solo la biancheria intima. Ha scritto sul suo corpo le parole: “Sono una minaccia?“. È stata avvicinata da un’altra guardia di sicurezza e ha spiegato che si stava comportando in quel modo affinché tutti sapessero che non è un pericolo per nessuno. Isabel e suo marito hanno, quindi, acquistato il latte artificiale, hanno pagato e sono tornati a casa. Tutto è stato registrato e trasmesso in diretta su Instagram.

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La risposta del supermercato

Sul posto è arrivata anche la tv. I responsabili del supermercato hanno spiegato davanti alle telecamere di avere indagato sul caso, ascoltando i dipendenti e analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza. Hanno precisato di non avere individuato segni di un approccio improprio alla cliente da parte della guardia di sicurezza. Hanno precisato che la direzione del negozio si è resa disponibile ad ascoltarla e offrire la giusta accoglienza. Si sono detti dispiaciuti che la cliente si sia sentita offesa e hanno ribadito che la loro azienda ha una politica di tolleranza zero nei confronti di qualsiasi tipo di comportamento discriminatorio o approccio inappropriato.

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