anziano alla finestra

Ritrovano prof malato dopo 40 anni: “Lo accudiamo noi”

Gli ex compagni di classe di un liceo torinese rintracciano in una Rsa l'amato prof di filosofia. Lui: "Prendete voi i miei libri"

Gara di solidarietà fra gli ex alunni di un liceo scientifico toriniese che, dopo 40 anni, ritrovano l’anziano prof di filosofia in una Rsa e promettono di accudirlo per sempre. La storia, raccontata dal “Corriere del Veneto”, è commovente.

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Prof al Liceo Gobetti di Torino

Il docente, Umberto Gastaldi, insegnava al Liceo scientifico Gobetti di Torino. In tutti questi anni una sua ex allieva, Nicoletta Bertorelli, aveva continuato a sentire l’ex insegnante, che dopo la pensione si era trasferito a Vicenza.

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Più nessuna notizia da dicembre

Ma da qualche mese i contatti si erano interrotti. “Abbiamo notato che da dicembre non postava più nulla“, ha raccontato la Bertorelli che al Gobetti frequentava la quinta D, con maturità sostenuta nel lontano ’79-’80.

anziano che scrive

Gli ex allievi sulle tracce del prof

Non avendo più notizie di Gastaldi, l’ex alunna – che oggi guarda caso insegna filosofia – si è preoccupata e ha allertato gli ex compagni. Gli ex studenti del Gobetti hanno riallacciano i rapporti fra loro ed è partita la “caccia all’uomo”. Hanno iniziato a scandagliare gli ospedali di Vicenza, inizialmente senza alcun esito. Dopo cinque giorni di ricerche vane, finalmente è arrivata la conferma che l’anziano si trovava in una struttura sanitaria.

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Il prof trasferito in una Rsa

Gastaldi, ricoverato inizialmente all’Ospedale San Bortolo di Vicenza, era stato trasferito in una Rsa. Finalmente gli ex alunni sono riusciti a contattarlo.

“Prendete voi i miei libri”

libreria

L’ex docente, solo e malato, ha manifestato una sola urgenza: “Prendete voi i miei libri, recuperate le mie lettere”. “Nella sua casa ha catalogato l’intero suo epistolario – sottolinea Nicoletta Bertorelli al ‘Corriere Veneto’ – .Tra i volumi di Gramsci e Nietzsche stampava e archiviava anche ogni nostra email”.

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“Facciamo i turni per andare a trovarlo”

La Bertorelli si è precipitata a Vicenza per assisterlo. “Ho mollato tutto e sono partita – rivela – .Tutti i compagni si sono attivati e gli hanno scritto”. Da Torino, Roma, dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra. “Facciamo i turni per andare a trovarlo – conclude – ci riuniamo quasi tutti i giorni in videochiamata per risolvere i problemi pratici. Siamo uniti in una forza stupefacente. E questo lo conforta”.

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