Sempre più donne russe scelgono di far nascere i propri figli in Argentina. Questo “turismo del parto” è uno fra gli effetti più singolari della guerra in Ucraina. Il motivo del fenomeno, descritto dal “Guardian”, è la possibilità che i bambini nati nel Paese latinoamericano ricevano la cittadinanza argentina.

Niente visto per entrare in Argentina

Come racconta al giornale britannico Eva Pekurova, titolare di un’agenzia che aiuta le donne russe a partorire all’estero, i cittadini russi non hanno bisogno di visto per entrare in Argentina: “Buenos Aires al momento è una destinazione molto richiesta”, afferma la Pekurova.

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Passaporto ai nati in Argentina

L’Argentina persegue una politica migratoria liberale: chiunque nasca qui ottiene automaticamente un passaporto, compresi i bambini russi. Secondo il titolare dell’agenzia, i cittadini argentini possono entrare in 171 paesi, tra cui l’UE, il Regno Unito e il Giappone, con breve preavviso e senza visto. Inoltre, richiedere un visto a lungo termine “non è molto difficile”.

Restrizioni per i russi dopo l’invasione dell’Ucraina

Prima della guerra, i russi potevano entrare solo in circa 80 paesi senza visto. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, le maglie si sono ristrette. Il Paese governato da Putin è diventato una sorta di “paria” per la comunità occidentale e per gran parte del mondo. Sanzioni politiche ed economiche hanno fortemente colpito il Paese. Tra le sanzioni, c’è la restrizione, per i cittadini russi, all’ingresso nei Paesi dell’Unione Europea, Stati Uniti, Regno Unito, Giappone e Australia.

Il flusso dei russi verso l’Argentina

Secondo il “Guardian”, lo scorso anno centinaia di donne si sono recate in Argentina per partorire. Secondo Georgy Polin, capo del dipartimento consolare dell’ambasciata russa del Paese, nel 2022 tra i 2.000 e i 2.500 russi si sono trasferiti in Argentina. Tra loro molte donne incinte che volevano partorire. Polin non crede che il numero degli immigrati diminuirà: “Nel 2023 questo numero può salire a 10.000”.

Il boom del turismo del parto

Kirill Makoveev, che ha fondato l’agenzia Baby.RuArgentina, può confermare il boom del turismo del parto: solo la sua azienda ha aiutato lo scorso anno oltre un centinaio di donne russe. E: “Siamo già al completo fino a maggio 2023”.

Cittadinanza facile anche per i genitori

Avendo un figlio nato in Argentina, i genitori possono godere di un processo di naturalizzazione semplificato: in meno di due anni, possono già richiedere la cittadinanza argentina.