Come Google e Facebook cercano di assomigliare a Zoom

Se c’è un’app che, più di tutte, rappresenta la quarantena, quella è sicuramente Zoom, la piattaforma su cui oggi moltissime persone nel mondo, in isolamento forzato a causa dell’emergenza coronavirus, si riuniscono per fare le attività più disparate, dalle videochiamate di lavoro alla didattica online, dagli aperitivi con amici e parenti lontani fino, almeno a New York, ai matrimoni.

Insieme a Netflix, Amazon e alle società che offrono consegne di cibo a domicilio, Zoom è una delle aziende che nella pandemia ha trovato un insperato successo, talmente ampio da portare con sé grande pressione e senso di responsabilità, come ha dichiarato il fondatore Eric Yuan al South China Morning Post. Gli altri giganti del web, però, non stanno a guardare. Sia Google che Facebook, infatti, si sono prontamente attrezzati per offrire ai loro utenti la possibilità di ritrovarsi sulle loro piattaforme, introducendo strumenti molto simili a quelli di Zoom per facilitare l’incontro virtuale. Ecco quali sono.

Come funziona Google Meet

La funzione per le videochiamate di Zoom è stata pensata soprattutto per facilitare gli studenti nelle loro lezioni online. Google Meet (strumento accessibile agli utenti di G Suite e G Suite for Education) permette infatti di prendere parte alle lezioni direttamente dal proprio account Gmail. Lo stesso per chi si incontra lì per una riunione di lavoro: la classica casella mail è stata infatti ridisegnata e ora permette di vedere fino a 16 partecipanti contemporaneamente. Basterà digitare “Start a meeting”, visualizzato nella parte sinistra, o in alternativa “Join a meeting”, per unirsi a una riunione già avviata. Sul lato sinistro della casella si trova la scritta “Meet” dove basterà cliccare su “Start a meeting” per iniziare una videochiamata, oppure “Join a meeting”, per unirsi a una riunione già iniziata. Ora Google sta lavorando per migliorare la qualità dei video e del sonoro, ma intanto ha già reso disponibili gratuitamente alcuni funzioni avanzate fino al prossimo 30 settembre.

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Come funziona Messanger Rooms

Come riporta il New York Times, Mark Zuckerberg ha sfidato apertamente Zoom affermando che siamo agli inizi del fenomeno della chat video e che «il mondo stava già andando in questa direzione prima del Covid-19». Il patron di Facebook ha galvanizzato i suoi sviluppatori Zuckerberg per accelerare le versioni dei loro prodotti di chat video tra cui Messenger Rooms, delle “stanze” virtuali per creare rapidamente chat room video utilizzando Facebook Messenger e che è in grado di supportare dozzine di persone contemporaneamente. Facebook ha inoltre integrato la video chat nel suo app dedicata agli appuntamenti Dating (modellata su Tinder) e prevede di offrire la possibilità di creare stanze anche su WhatsApp, Instagram Direct e altri servizi.

Come su Zoom, anche Facebook sta introducendo su Messenger sfondi colorati e altri effetti accessibili da cellulare, come sfondi a 360 gradi come la spiaggia o un lussuoso appartamento sull’acqua. Ci sono 14 nuovi filtri che offrono illuminazione ambientale o del viso e anche nuovi effetti di Realtà Aumentata, per festeggiare compleanni o fare un campeggio virtuale con amici, senza muoversi dalla propria stanza. Rooms è già disponibile in test in Italia da questa settimana, mentre la prossima settimana verrà rilasciata la versione beta (cioè ancora non definitiva) e gli utenti potranno scaricare l’applicazione dal Google Play Store e App Store per poterla testare. Sarà disponibile anche la web-app per l’accesso da desktop.

Videochiamate e privacy

Tra i problemi di Zoom, messi in evidenza dall’uso massiccio che se ne fa in questo periodo, c’è certamente quello relativo alla privacy. Il fenomeno dello “Zoom bombing”, ovvero utenti sconosciuti che si inseriscono in riunioni altrui, ha posto la questione in primo piano. Facebook ha fatto sapere che  Rooms «è progettato tenendo privacy e sicurezza in cima alle priorità»: Facebook non vede o ascolta le chiamate e la persona che crea la stanza può scegliere chi può vederla, mentre chi può partecipare deve essere presente per avviare la conversazione e può rimuovere gli ospiti in qualsiasi momento. È inoltre possibile segnalare una “stanza” o inviare un feedback se si ritiene che abbia violato gli standard della community. Tutte cose che potrebbero accadere, considerando la quantità di tempo che ci dovremo passare.

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