Ragazza su monopattino citta

Monopattini elettrici: come, dove e quali usare

Dal 1° gennaio 2020 circolare in città con i monopattini elettrici è legale. Si guidano senza casco né assicurazione, ma attenzione a limitazioni e multe

È ufficiale, dal 1° gennaio 2020 circolare in città con i monopattini elettrici è legale. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di Bilancio (160 del 27 dicembre 2019), i monopattini elettrici sono equiparati alle biciclette, quindi si possono usare con le stesse modalità: non servono patente né assicurazione, non è obbligatorio il casco né occorre essere maggiorenni. Esistono, però, alcune limitazioni come quelle che riguardano la velocità e alcune strade a scorrimento veloce, dove non si può circolare con questi mezzi ecologici, che sono comodi, possono essere pieghevoli, ma richiedono un po’ di praticità e soprattutto prudenza: «Attenzione sia a come si guidano sia a come si ricaricano: in casa, ad esempio, richiedono qualche accorgimento per evitare sovraccarichi o possibili cortocircuiti» avverte Emilio Deleidi, Caporedattore attualità di Quattroruote.

Dove usare i monopattini

I monopattini possono circolare in tutte le strade comunali, provinciali e statali, ma sono off limits in autostrade, superstrade e lungo le strade a scorrimento veloce (dai 50 km/h in su). Alcune limitazioni interessano anche le gallerie e i tratti nei quali sia presente il segnale di divieto di transito per le biciclette. Inoltre sono vietati sui marciapiedi. Attenzione anche a dove li si parcheggia: il fatto che siano ecologici e relativamente poco ingombranti, non autorizza a lasciarli ovunque, ma solo negli appositi stalli riservati a bici e moto.

Limiti di velocità

Pensati soprattutto per la mobilità in città ed equiparati ai “velocipedi”, dunque alle biciclette, i monopattini elettrici possono circolare lungo le piste ciclabili e nelle zone 30 (nelle quali è vietato superare i 30 km/h), ma non possono superare i 20 km orari (6 nelle aree pedonali) e non possono avere una potenza massima superiore a 500 W. Devono essere dotati di segnalatore acustico (campanello), freni (anteriore e posteriore) e luci (bianca o gialla davanti, rossa dietro). Se si li usa fuori dai centri abitati al buio, dunque da mezz’ora dopo il tramonto fino a mezz’ora prima dell’alba, o nelle gallerie, è necessario indossare un giubbetto catarifrangente o bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. Per chi non rispetta questi obblighi o infrange il codice della strada sono previste multe.

Niente assicurazione né casco, ma attenzione alle multe

Per circolare con i monopattini non è necessaria un’assicurazione come quella RC auto. Ma cosa succede se si investe un pedone e gli si causa un danno? «Vale quanto previsto dal codice civile e in particolare l’articolo 2054: in caso di danno, quantificato in sede processuale, o si è assicurati personalmente oppure si deve pagare di tasca propria. È esattamente quanto accade quando si ha un cane, che magari ferisce un passante, o se si va a sciare e si cade coinvolgendo un altro sciatore: se gli si rompe una gamba occorre poi rimborsare l’infortunio o direttamente o tramite una polizza assicurativa privata, se la si ha» spiega Deleidi, che aggiunge: «Anche per le multe, sono previste in caso di infrazione del codice della strada, come ad esempio se si passa col semaforo rosso, se si circola in contromano o si sfreccia lungo i marciapiedi».

Come e dove ricaricare i monopattini elettrici 

«A differenza delle auto elettriche, i monopattini possono essere ricaricati in minor tempo e con minor quantità di energia elettrica, dunque sia in garage che in casa. Attenzione, però, che le prese siano conformi: diversamente dalle perdite di gas o acqua, che si possono avvertire o vedere, quelle elettriche potrebbero causare cortocircuiti o principi di incendio. Inoltre bisogna assicurarsi che l’eventuale uso contemporaneo di altri elettrodomestici, come lavastoviglie o forno, non faccia saltare la corrente per sovraccarico» spiega l’esperto di Quattroruote.

Quali scegliere: peso, modello e condivisione

Esistono monopattini adatti a ogni tipo di uso: da quelli ultraleggeri a quelli pieghevoli. «La scelta dipende dall’impiego: se si arriva in auto dalla periferia di una grande città e si vuole usare il monopattino solo per circolare in centro o in un’area pedonale sono molto comodi quelli pieghevoli, di varie dimensioni in modo che possano essere caricati nel bagagliaio della propria vettura. Se, invece, li si usa direttamente per piccoli spostamenti, si può scegliere in base ad altri criteri, come l’autonomia: in media può variare da 10 a 20 km con una singola ricarica, ma ci sono modelli che arrivano anche a 35 km. Un altro fattore è la potenza che può arrivare anche oltre i limiti previsti dalla legge (con batterie fino a 1.000 W), ma con l’inconveniente di richiedere più tempo per la ricarica e avere mezzi più pesanti. Anche la batteria può fare la differenza: quelle agli ioni di litio in genere sono più compatte e si ricaricano più rapidamente, mentre quelle agli acidi di piombo sono più economiche. I prezzi possono andare da 150 fino a circa 1.000 euro, ma è possibile anche optare per monopattini in condivisione con i servizi di sharing, identici a quelli per le bici.

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No alla spesa né ai “passeggeri”

Attenzione, però, ad alcuni divieti: non si possono usare per fare la spesa perché «è vietato trasportare oggetti che non siano solidamente assicurati, che sporgano lateralmente rispetto all’asse del veicolo o longitudinalmente rispetto alla sagoma di esso oltre i cinquanta centimetri, ovvero impediscano o limitino la visibilità al conducente» (art. 170, a cui rimanda l’art. 68). Niente borse o sacchetti sporgenti. Si possono portare, invece, piccoli animali «purché custoditi in apposita gabbia o contenitore». Non è ammesso però il trasporto di altre persone a meno che il monopattino «non sia appositamente costruito e attrezzato», clausola per ora inutile perché al momento non esistono modelli del genere in commercio. L’unica eccezione riguarda i bambini fino a otto anni di età, a condizione che siano trasportati in specifici seggiolini (art. 225 del regolamento di esecuzione), e a condizione che il peso complessivo non superi i 100 kg.

Appello alla prudenza

«Per quanto non siano obbligatori, l’invito è quello a indossare un casco. In diverse città lo hanno tutti, come a Tel Aviv dove circolano molti monopattini elettrici lungo le ciclabili. Per quanto comodi ed ecologici, il rischio di una massiccia diffusione di questi mezzi di micromobilità in città sta nel moltiplicarsi di veicoli in circolazione, che spesso raggiungono velocità non così ridotte. Anche a 20 km orari un impatto contro un pedone o, peggio ancora, contro un muro o un ostacolo fisso può causare danni anche ingenti sia a se stessi sia agli altri. Prima di circolare, occorre anche prendere un po’ di dimestichezza» conclude Deleidi.

Dalle novità sui mezzi ecologici restano al momento esclusi gli autobilancianti, ovvero le tavole con due ruote (hoverboard), quelle con due ruote e il manubrio (segway) e le mono-ruote (monowheel).

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