Roma Gianicolo
Ogni giorno dispensano consigli a centinaia di migliaia di follower. Sono i travel blogger, guru del viaggiare 2.0. Coppie, mamme e single che non disfano mai la valigia. Qui e sul nostro Instagram ci svelano i loro prossimi progetti

Anna Scrigni: la mia vacanza romana

@annascrigni «Mi sono trasferita a Roma per amore 12 anni fa e non ho ancora finito di esplorarla. Forse ce la farò questa estate visto che ristrutturiamo casa e un grande viaggio non lo faremo». Anna (nella foto a sinistra) ha iniziato a fare foto un po’ per passione e un po’ per noia («Ero diventata mamma da pochissimo e non potevo viaggiare»). Oggi su Instagram ha una community di quasi 50.000 fedelissimi che la seguono nei suoi tour in compagnia di marito, bambini e Jacques, simpaticissimo bouledogue francese. «L’idea di un’estate romana è un regalo che consiglio soprattutto a chi ama camminare. Prima tappa, la passeggiata mattutina a Trastevere, perché ogni volta che ci vai trovi qualcosa di nuovo». L’ultima scoperta di Anna è L’Antica Farmacia di Santa Maria della Scala, spezieria che forniva farmaci ai poveri come ai Papi (è nascosta e per visitarla devi scrivere una mail: [email protected]). «Io ho una passione per i belvedere. Certo che il Gianicolo al tramonto è meraviglioso, ma non perdetevi la Terrazza panoramica del Vittoriano, con la vista sulla Roma antica, e Monte Mario, il punto più alto della città: ogni volta che posto una foto da piazzale Socrate, tutti a chiedermi dov’è questo posto meraviglioso, con il suo panorama sulla cupola di San Pietro». Ma il passaggio più segreto è quello che Anna ha scoperto proprio nella stazione di San Pietro, in pieno centro. Un po’ come in un romanzo di Harry Potter, il primo binario, che una volta portava i treni in Vaticano, si trasforma nella passeggiata del gelsomino, strada pedonale che punta dritto verso il Cupolone. «In questo inizio estate con le sue piante in fiore, è il chilometro più profumato della città».

Elisa Paterlini e Luca Golinelli: un nido romantico per due

@miprendoemiportoviaCi sono luoghi che non immagineresti fuori dalle destinazioni di sempre. Sono i preferiti di Elisa & Luca, coppia nella vita e sul lavoro. Anche quest’estate ne proveranno. «Tutti gli innamorati dovrebbero ritagliarsi momenti  per sé, e se hanno figli ancora di più» dicono. «Un’esperienza da condividere è il regalo più grande che ci si può fare. Ogni volta è una bella scoperta, oltre a un trucco per tenere vivo l’amore». Basta un weekend e non serve un budget stratosferico, ma il ricordo è impagabile. La coppia travel del web è appassionata di design e ama scovare alloggi particolari. Ha dormito in scatole a forma di casetta, dove apri il tetto e resti sotto il cielo stellato (starsbox.it/costellazione). Ma sono belle esperienze a due anche alloggiare in yurte mongole, in case sull’albero e in bolle in vetro nella foresta. Per scovare questi luoghi magici si affidano a Google, Instagram e anche a Airbnb, che ha una sezione apposita. Per fare glamping consigliano un camping alle porte di Venezia, che ha tende in stile safari e un’atmosfera da fiaba (glampingcanonici.com). Ma se la tua meta è Firenze suggeriscono di alloggiare nella foresta casentinese, in una casa sull’albero super (fattoriedicelli.it). Mentre in città, per una serata speciale, ti aspetta il Vanilla Club, per finire dritti negli anni del proibizionismo, o il Rasputin che si trova “da qualche parte” in Spirito Santo. Questi secret bar, che ora vanno per la maggiore, non hanno insegne e il divertimento sta nel cercarli. A Roma c’è Spirito, in perfetto stile newyorkese, si nasconde nella Premiata Panineria al Pigneto e serve cocktail da urlo.

Girovagando per Fuerteventura: Luca Ferraina

@pianetaferra All’insegna dell’esplorazione. Le vacanze di Luca sono così. Quest’estate ha scelto Fuerteventura, l’isola delle Canarie che ha nel cuore. «Il turismo è in grande ripresa e organizzare un tour economico è diventato un miraggio» dice. «Alle Canarie il costo della vita è ancora basso. Spendi per il volo, ma recuperi con vitto e alloggio e anche il noleggio dell’auto è a portata di tasca». Lui alloggia nel centro dell’isola, a Betancuria, comoda per gli spostamenti. Ama il trekking e consiglia – ma da non fare da soli – quello che parte dal Barranco de las Peñitas e raggiunge l’Arco de las Peñitas (nella foto a destra), passando per un canyon. Se cerchi la movida devi andare a Corralejo, nel nord. Dal porticciolo di questa cittadina raggiungi in 30 minuti l’Isola di Lobos, un paradiso naturale per immergerti in acque cristalline. Luca alloggia in appartamento, così ha un appoggio per cucinare. Lo cerca online e poi contatta la struttura per ottenere le migliori condizioni. Ha quasi 43.000 fan su Instagram e 65.000 su TikTok, anche grazie ai suoi video divertenti dove segnala cosa fare e non fare nei luoghi che visita. A chi parte per Fuerteventura raccomanda di non andare a Pop Corn Beach o, quantomeno, di non portare via i coralli bianchi a forma di pannocchia che riempiono la spiaggia. Ne spariscono quintali ogni anno e questo crea un danno all’ambiente. Sconsiglia anche la formula all inclusive. L’isola è da scoprire e non ci vai per oziare, soprattutto in estate quando i lidi sono affollati. Ultima chicca: a Puerto de los molinos, in fondo alla spiaggia nera, Las bohemias del amour ha prezzi abbordabili e il pesce è freschissimo.

Come Brigitte Bardot in Costa Azzurra: Monica Sauna

monica sauna, @iviaggidimonique

Un viaggio lento, tra borghi che profumano di limoni e lavanda, arte, meraviglie botaniche e mare. Per Monica la Costa Azzurra è romanticismo all’ennesima potenza, ma ad affascinarla sono anche le icone che sono passate di qui, a partire dalla mitica Brigitte Bardot. «A Saint Tropez mi è passata accanto Claudia Schiffer che era appena scesa dallo yacht di Valentino, una scena da film» racconta. In estate, traffico e parcheggio possono metterti a dura prova e i luoghi più turistici sono da evitare. Consiglia di alloggiare tre notti nei pressi di Nizza e tre vicino a Cannes. Nell’entroterra di Mentone irrinunciabile il Borgo di Èze (si pronuncia Eza), con il giardino botanico a picco sul mare e le gallerie d’arte, e il laboratorio di Fragonard, dove impari come nasce una fragranza. A Saint Jean Cap Ferrat non devi perderti la Villa Ephrussi de Rothschild a picco sul mare (prenota su villa-ephrussi.com), che ha nove giardini esotici (nella foto sopra). Verso Antibes, nella città arroccata di Cagnes sur Mer, la casa di Renoir è una piccola chicca, mentre a Mougins entri in quella di Picasso. Anche Vence, meno nota di Saint Paul, è bellissima al tramonto, quando in piazza giocano alla Pétanque (le bocce francesi) e tu sorseggi un rosé. Da Cannes a Port Grimaud il tratto è breve: dopo aver visitato il borgo vai al porticciolo e noleggia una barca per esplorarlo sul filo dell’acqua. Ma se vuoi fare un tuffo indimenticabile dirigiti alla Baia di Agay: tra le rocce rosse trovi insenature sconosciute ai più. «L’ultima tappa è a Saint Tropez che è super chic, ma nel borgo di Ramatuelle persino in agosto non incontri troppa folla, e per andarci attraversi vigneti meravigliosi».

Cartoline gourmet dal mediterraneo: Sara Meschieri e Alessandro Negri

@occhiperdue «Abbiamo un aereo domani per Mykonos, un’isola che non ci annoia mai! Affollata? Non dappertutto. Ricordo un Ferragosto in cui ho contato i miei vicini: eravamo 30 in tutto a goderci il mare trasparente su una intera spiaggia nella parte nord, la più selvaggia» esordisce Alessandro. Lui e Sara, una maxi cartina del mondo ad arredare le pareti di casa, vivono con la valigia pronta per partire ogni weekend. Ai 60.000 follower di Instagram e alla community di TikTok raccontano non solo i luoghi ma il buon cibo. «In Grecia si mangia benissimo. Abbiamo una passione per i gamberi saganaki, serviti in un coccio con la feta e il pomodoro: gustosissimi! Le isole sono terre da esplorare, per godersi le viste sul mare e quell’aria di libertà che si respira lì più che altrove. Fino a ottobre il clima può essere magnifico perché a fine estate smette di soffiare il meltemi». Agli italiani che preferiscono restare nel Belpaese suggeriscono una Sicilia insolita. «C’è una strada che taglia l’isola da Agrigento a Cefalù. Noi l’abbiamo percorsa in una manciata di giorni a partire dalla Riserva naturale di Punta bianca, con il suo sperone di roccia che si immerge nel mare, magnifica ma da raggiungere in jeep, altrimenti si rischia di bucare. E poi passeggiando per le vie del Cretto di Burri (l’opera dedicata al centro storico di Gibellina, distrutto dal terremoto, ndr)». L’ultima emozione a Geraci Siculo, paesino che ospita il Salto del Ventimiglia, una passerella di vetro e acciaio protesa per metri nel vuoto. «Ci è rimasto nel cuore un ristorante di Castelbuono, il Palazzaccio, capace di rivisitare le ricette  della tradizione siciliana» continua Sara. «Ma ogni borgo ha un bar pasticceria dove fare peccati di gola dolci e  salati. Resistere è impossibile: io non ho saputo rinunciare ai cannoli neppure in aeroporto».

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