Commonwealth, quasi la metà dei Paesi non vuole re Carlo III

Commonwealth in crisi: ben 6 dei 14 paesi d'oltremare in cui Carlo III è capo di stato direbbero volentieri addio alla monarchia

Un sondaggio sul Commonwealth mette impietosamente in luce la scarsa popolarità di Carlo III fra i Paesi dell’organizzazione intergovernativa riunita sotto la corona britannica. La ricerca condotta dall’ex vicepresidente conservatore Lord Ashcroft mostra che ben sei nazioni su 14, tra cui Canada e Australia, voterebbero per diventare repubbliche e rimuovere Carlo III da capo dello Stato.

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I 6 Paesi a cui la Corona va stretta

In 14 dei 54 Stati del Commonwealth, il capo di Stato corrisponde al monarca del Regno Unito. Secondo il sondaggio, se domani si tenessero dei referendum, ben 6 dei 14 paesi d’oltremare in cui Carlo III è capo di stato direbbero volentieri addio alla monarchia: parliamo di Australia, Canada, Giamaica, Isole Salomone e Antigua e Barbuda, oltre a Barbados che già lo scorso anno ha deciso di abolire la monarchia.

Il voto apripista di Barbados

La crescente apatia nei confronti dei reali arriva proprio dopo che Barbados ha votato per diventare una repubblica e scelto una donna, Sandra Mason, come presidente per sostituire la defunta regina Elisabetta. Alcuni critici hanno inoltre descritto il tour dei Caraibi di William e Kate come un disastro termini di pubbliche relazioni.

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Molti Paesi si allontanano dalla corona

Dai focus group è emerso il declino della presa della famiglia reale nell’immaginario popolare dei regni del Commonwealth. C’è un crescente movimento repubblicano nei Caraibi, in particolare in Giamaica, ma anche la maggior parte dei neozelandesi concorda sul fatto che la monarchia non ha più senso per loro. Molti Paesi accusano il fatto di non ottenere benefici tangibili dal fatto di sottostare alla Corona britannica. I repubblicani in particolare ritengono che la fedeltà alla monarchia britannico sia un anacronismo. Una percentuale sostanziale di coloro che hanno votato per mantenere la monarchia ha affermato che ciò è dovuto al fatto che l’alternativa sarebbe stata peggiore o che il processo di cambiamento sarebbe troppo dirompente.

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Commonwealth, monarchia o repubblica?

Le ragioni per abbandonare la monarchia sono varie, con i paesi caraibici che citano il colonialismo mentre altri vedono la monarchia come lontana e non più rilevante. La maggior parte di coloro che vogliono una repubblica credono che ciò “porterebbe loro benefici reali e pratici”.

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Australia e Canada

Degli intervistati, il 42% degli australiani si è detto a favore di una repubblica e il 35% contrario, mentre il 47% dei canadesi si è espresso per il cambiamento con solo il 23% a favore della monarchia.

Gli Stati del Commonwealth in bilico

La maggior parte dei Paesi della comunità che fa capo alla Corona britannica vorrebbe comunque restare monarchia costituzionale. Quasi tutte le altre otto nazioni del Commonwealth – Nuova Zelanda, Belize, Grenada, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadine e Tuvalu – sarebbero in bilico, secondo il sondaggio condotto su 11.251 persone. Solo Saint Vincent e Grenadine e Tuvalu vedrebbero maggioranza significativa a favore del mantenimento dello status quo.

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