Sara Simeoni

Ladri da Sara Simeoni, rubata la medaglia d’oro di Mosca

Svaligiata la casa di Sara Simeoni. L'ex campionessa italiana di salto in alto era fuori con il marito. Dopo la denuncia, ha lanciato un appello a chi ha rubato i suoi trofei

«Restituitemi almeno l’oro vinto a Mosca». Lo ha detto Sara Simeoni rivolgendosi ai ladri che si sono introdotti nella sua abitazione a Rivoli Veronese e hanno rubato, tra le altre cose, anche i suoi trofei. Un furto odioso, avvenuto mentre l’ex atleta di salto in alto, che negli Anni Ottanta faceva sognare l’Italia, si trovava a una sagra di paese insieme al marito.

Una vita dedicata al salto in alto

Sara Simeoni è una delle atlete italiane più famose. È stata primatista mondiale del salto in alto. Nel 1978 riuscì a saltare a un’altezza di 2,01 metri. Per quattordici volte è stata campionessa italiana e ha detenuto il suo primato per trentasei anni, dal 12 agosto 1971 all’8 giugno 2007. Vanta una medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Mosca del 1980 e due medaglie d’argento ai giochi olimpici di Montreal 1976 e Los Angeles 1984. Nel 2014 è stata eletta “Atleta del Centenario“, insieme ad Alberto Tomba, in occasione dei 100 anni del Coni. Ora, però, i suoi trofei le sono stati rubati.

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L’appello di Sara Simeoni ai ladri

I ladri sono entrati a casa di Sara Simeoni. Hanno messo a soqquadro la sua abitazione a Rivoli Veronese, dove vive con il marito e allenatore, Erminio Azzaro, e il figlio Roberto. Hanno preso la medaglia d’oro e altri trofei e coppe, poi si sono dileguati. Sara Simeoni ha scoperto il furto solo al rientro a casa. Ha chiamato i carabinieri, ha sporto denuncia. Quindi ha lanciato un appello ai ladri: «Restituitemi l’oro vinto a Mosca», ha detto attraverso i microfoni del Tg1. Ha spiegato: «Per me quella medaglia significa anni di allenamenti e lavoro. Non è semplice vincere una medaglia alle Olimpiadi. Per me significa tutto». Ha aggiunto: «Hanno avuto modo di portarsi via tantissimi miei ricordi, quella è una medaglia che non è neanche d’oro, per loro non significa niente, ma per me molto».

Il memorabile duello con Rosemarie Ackermann

Sara Simeoni vinse la medaglia d’oro nel 1980 dopo un memorabile duello con la tedesca dell’allora Germania dell’Est, Rosemarie Ackermann. Prima che i ladri facessero irruzione in casa sua, l’ex campionessa di salto in alto era stata a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, dove ha presentato il suo libro Una vita in alto, scritto a quattro mani con il giornalista Marco Franzelli. Tornata al suo paese, si è recata a una festa gastronomica con suo marito. Ma, al ritorno a casa, ha trovato la brutta sorpresa.

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Sara Simeoni, in azione ladri esperti

I ladri hanno portato via la medaglia d’oro vinta a Mosca. Quelle d’argento conquistate a Montreal e Los Angeles, invece, sono state ritrovate sotto il letto. Si vede che i malfattori, ritenendole di poco valore, le hanno buttate a terra. Da quanto si è appreso, la casa di Sara Simeoni ha un sistema di videosorveglianza, ma sembra che i ladri, evidentemente esperti, lo abbiano aggirato.

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