come essere di buon umore

Come essere di buon umore e godersi la vita

L'umore è determinato anche dalle circostanze esterne, ma molto può fare il nostro atteggiamento. Con una nuova prospettiva e buoni propositi di felicità, si può imparare a sorridere di più

Essere di buon umore e sorridere di più? Certamente ciò che noi chiamiamo felicità dipende, in parte, dalle circostanze esterne. Non molto semplice, direte voi, essere sorridenti se manca il lavoro o si hanno problemi sentimentali o, ancor peggio, preoccupazioni riguardanti la salute.

Eppure, osservare le cose da un prospettiva diversa e decidere di essere di buon umore, è anche la soluzione più efficace per affrontare gli ostacoli dell’esistenza, vivendola appieno anche nei suoi momenti più difficili.

C’è chi anche tra mille difficoltà riesce sempre a sorridere. E c’è chi, invece, vive nella perenne scontentezza. Tutto ciò fa capire quanto la felicità sia uno stato interiore, un modo di vedere il mondo che può prescindere da tutto ciò che accade fuori, dalle parole e dai giudizi degli altri, dalle pretese e dai fallimenti in cui ciascuno di noi inevitabilmente incorre.

A sorridere ed essere felici, dunque, si può anche imparare. Il buon umore viene da dentro, perciò la prima mossa furba è iniziare ad ascoltare le proprie emozioni senza soffocarle. Il fatto che si possa decidere di essere più felici è una potenzialità enorme, che può infondere un’incredibile energia, a sua volta portatrice di gioia. Ed ecco come la felicità diventa un incontrollabile circolo virtuoso, nonostante l’imprevedibilità dell’esistenza.

O proprio grazie alla natura dinamica della vita stessa: fluttuare nei cambiamenti, concentrandosi sul presente, è la filosofia giusta per vivere più felicemente.

Ma come si fa a essere di buon umore?

– Chi ben inizia…

Il buon umore comincia dal momento del risveglio. Se ci si sveglia pensando a tutti gli impegni e le eventuali difficoltà della giornata, sarà poi molto difficile far virare l’umore verso il sereno. Il segreto è alzarsi dal letto pensando che sarà una splendida giornata. E si continua per tutto il giorno, godendosi il presente, pensando meno al futuro.

–  Non pianificare tutto nel dettaglio.

L’eccessiva organizzazione, infatti, porta stress e frustrazione, nel caso non si riuscisse a mantenere il ritmo di impegni programmato. E, ammettiamolo, a volte si tratta di un susseguirsi di attività davvero insostenibile. Sarebbe importante, quindi, sfoltire le agende. Un’agenda più vuota, spesso, corrisponde a un cuore più felice perché si lascia la porta aperta all’imprevisto.

Ridete, anche senza un motivo.

Avete presente quando i bambini ridono a crepapelle, senza un motivo apparente, e si contagiano a vicenda? Ecco, questo è l’esercizio quotidiano prescritto a chi desidera conquistare il tanto desiderato buon umore. Dunque, impariamo a ridere anche senza una causa scatenante e, soprattutto, impariamo a essere autoironiche.

– Taglia i rami secchi.

Un gesto necessario, quando si vuole imparare a essere più felici. Ciò significa cercare di circondarsi e interagire con persone positive. Positività non significa perenne sorriso. Le persone positive sono quelle che riescono a imparare dalle difficoltà, che si rialzano, che festeggiano i successi degli amici, che non si lamentano in continuazione ma che sono disponibili a mettersi sempre in gioco e in discussione.

– Ama comunque.

L’amore, si sa, è un detonatore di buon umore e pensieri belli. Però, se non corrisposto o infelice, l’amore può condurre verso tristezza e disperazione. Forse, in questo caso, il segreto risiede proprio nella capacità di amare in modo incondizionato. Questo tipo di amore è caratteristico dei genitori o dei fratelli. Lo è decisamente meno nelle relazioni sentimentali-amorose.

– Piccole, grandi gioie.

Le persone più felici sono quelle che si sanno godere i piccoli, grandi piaceri della vita. Per esempio: una colazione al sole, un pranzo all’aperto, una nuotata nel fiume o un abbraccio inaspettato. Per migliorare l’umore, è importante spezzare la routine e introdurre nella quotidianità, alcune pause all’insegna della gioia pura.

Si sa, il cibo può contribuire molto al benessere psico-fisico. Dunque, perché non cambiare le stoviglie scegliendole colorate? O, ancora, concedersi sontuose colazioni a letto. Ovviamente, all’insegna dei cibi precursori del buon umore: cioccolato fondente, frutta e verdura multicolore, salmone, caffè, spezie, creme al profumo di vaniglia… E a fine giornata: un aperitivo con le amiche, un bagno caldo con i sali, una tisana davanti al film preferito, una serata hot con il partner…

Ciò che conta è attivare tutti i cinque sensi e anche un po’ di sana incoscienza. A proposito, perché non inviare quel messaggio che non si è mai avuto il coraggio di scrivere?

– Muoviti!

L’attività fisica, infatti, stimola la produzione di endorfine e rende euforiche ma, al contempo, anche rilassate. La mente si vuota ed è così più facile vivere finalmente il presente, senza rifugiarsi nel passato o costruirsi aspettative dettagliate per il futuro. E, se proprio non si è capaci di vivere alla giornata, che il futuro sia pensato attraverso sogni bellissimi e non con preoccupazione.

Le attività fisiche della felicità? Correre insieme, camminare nel verde con le amiche, sciare, i giochi di squadra, gli sport estremi ma anche l’equitazione. Ciò che conta è non restare immobili: le occasioni felici vanno anche rincorse.

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