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Meningite: è pronto un nuovo vaccino

Gli adolescenti rimangono la categoria più a rischio. Ecco come proteggere i nostri figli

La meningite è una delle malattie infettive più pericolose, poiché in molti casi è letale già a 24/48 ore dalla comparsa dei primi sintomi e può causare danni anche permanenti.
   
Questa infezione colpisce le membrane che rivestono l’encefalo e il midollo spinale e si manifesta con febbre alta, rigidità della nuca, alterazioni di coscienza e in alcuni casi con vomito, dolori muscolari e mal di testa.
 
Sebbene il trattamento non sia sempre efficace, ora è c’è una possibilità in più di proteggersi dalla meningite causata dal batterio Neisseria meningitidis.
Sarà infatti distribuito in Italia il primo vaccino tetravalente in grado di proteggere adulti e adolescenti dai quattro gruppi principali della meningite meningococcica (gruppi A, C, W135 e Y).
 
“Il nuovo vaccino è stato sviluppato utilizzando di nuovo la tecnologia della coniugazione, messa a punto per la prima volta a Siena per la realizzazione del vaccino coniugato contro il meningococco C, ampiamente in uso” dichiara Rino Rappuoli, responsabile della ricerca di Novartis Vaccines “Il nuovo vaccino coniugato tetravalente è in grado di garantire una protezione dalla meningite meningococcica maggiore e più duratura grazie all’utilizzo di una proteina che aumenta la risposta difensiva dell’organismo”.
 
I trial clinici hanno coinvolto 18.500 pazienti e dall’approvazione del vaccino la somministrazione è avvenuta in 300.000 casi.
“I benefici di questo nuovo vaccino sono stati confermati da studi clinici condotti su adolescenti tra gli 11 e 17 anni di età. I risultati hanno dimostrato come, a un anno dalla vaccinazione, una proporzione più alta degli adolescenti ai quali era stato somministrato il vaccino coniugato tetravalente conservava una risposta anticorpale protettiva maggiore rispetto a chi aveva ricevuto un normale vaccino polisaccaridico” afferma Rappuoli.
 
Come dimostrato da diversi studi, la categoria degli adolescenti è quella da proteggere con più efficacia, poiché lo stile di vita dei giovani (viaggi all’estero, frequentazione di luoghi affollati e chiusi come discoteche o palestre) li espone fortemente al contagio e il 25 per cento delle infezioni meningococciche negli adolescenti risulta fatale.
 
In Italia, la percentuale di decessi da Neisseria meningitidis è del 14 per cento, ma la prevenzione è molto importante.
 
Le statistiche rivelano una scarsa conoscenza del problema da parte della popolazione: il 67% delle mamme italiane non ritiene che i propri figli siano a rischio, il 60 per cento circa è  a conoscenza dell’esistenza di un vaccino antimeningococcico, ma solo un terzo ha effettivamente vaccinato i figli contro la malattia.
Il nuovo vaccino però non protegge dal sierotipo B, quello più comune in Italia.
Il modo migliore per limitare il rischio di meningite B è quello di abituarle i figli a seguire le regole igieniche di base (lavarsi spesso le mani, passare poco tempo in luoghi chiusi e umidi ecc.) e imparare a conoscere i sintomi che distinguono la meningite da una banale influenza in modo da contattare il medico nel più breve tempo possibile.
 
Solo con un intervento medico tempestivo è possibile infatti guarire dalla meningite senza subire danni a lungo termine.

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