50 sfumature di polemica

La trilogia erotica del momento, Cinquanta sfumature, sostiene che alle donne piace essere sottomesse. Ma come fa una donna a scrivere queste cose? Abbiamo girato la domanda a una delle più note scrittrici italiane, Lidia Ravera

Lidia Ravera, autrice di Porci con le ali

Ma come fa una donna a scrivere queste cose? Abbiamo girato la domanda a una delle più note scrittrici italiane, Lidia Ravera, che al suo esordio, con Porci con le ali, fece scandalo per l’alto tasso di eros. La sua risposta? Solo una donna poteva scriverle. Il porno è per i maschi. Noi abbiamo bisogno di una storia. Se è una fiaba, meglio. Come i libri di E.L. James: al contrario di quello che credono gli uomini, questi romanzi non hanno successo per le dettagliate descrizioni sadomaso, ma perché uniscono sesso, romanticismo e l’eterna favola di Cenerentola.

Cinquanta sfumature di rosso di E.L. James

Evitiamo di tirare in ballo il postfemminismo. Evitiamo le interpretazioni nostalgiche, tipo: com’era bello quando gli uomini comandavano. Oppure: come è sexy fare la calza mentre lui ti succhia l’alluce. O magari: che ebbrezza tacere e obbedire. Le donne che sono corse a comperare questo formidabile esemplare di “chick-lit” (letteralmente: letteratura per pollastre) l’hanno fatto, al 90 per cento, per leggere una storia d’amore in salsa piccante, invece che la solita, ormai stucchevole, glassa al miele rosa. Noi, perché negarlo, ci siamo sempre eccitate sessualmente con l’amore. Agli uomini basta una figurina scollacciata, un’immagine, la fotografia di una con le cosce spalancate e uno che ci si intrufola con un membro eretto. Il porno è per loro. Noi abbiamo bisogno di una storia, l’eros è per noi.

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