Ragazza fissa lo schermo del tablet al buio

Che cos’è l’invecchiamento digitale della pelle e come affrontarlo?

  • 06 05 2023
Le ore passate davanti agli schermi dei nostri device possono apportare diversi danni alla nostra epidermide. Hai mai sentito parlare di invecchiamento digitale della pelle? Ecco in cosa consiste e come prevenirlo

Sappiamo bene quanto sia importante proteggere la nostra pelle dai filtri solari. Ogni giorno, per prendercene cura nel migliore dei modi, applichiamo su viso, collo e décolleté la nostra protezione solare con SPF mai inferiore a 15. Si tratta di uno step di skincare fondamentale per prevenire macchie, iperpigmentazione e in generale danni alla pelle grazie alla schermatura dai raggi UVA e UVB. Ma poniamo altrettanta attenzione nei confronti della luce blu dei nostri dispositivi tecnologici? Probabilmente no, ed è proprio questa la causa dell’invecchiamento digitale della pelle.

Ma che cos’è l’invecchiamento digitale della pelle? Noto anche come digital aging, l’invecchiamento digitale riguarda tutti quei cambiamenti del derma del viso dovuti all’utilizzo prolungato di smartphone, pc, tablet e tutta quella serie di dispositivi elettronici che emettono la cosiddetta luce blu. Come affrontare il problema e prevenire questa tipologia di invecchiamento tipica del nuovo millennio? Lo scopriamo subito.

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Perché la pelle del viso invecchia?

Prima di scoprire cos’è la luce blu e a cosa ci si riferisce quando si parla di invecchiamento digitale della pelle, è bene capire perché la pelle del viso, con il passare degli anni, invecchia. I fattori che incidono sono diversi: la perdita di elasticità, l’esposizione ai raggi solari (e anche alla luce blu, per l’appunto), la forza di gravità che ‘spinge’ verso il basso i tessuti superficiali, la secchezza dell’epidermide che aumenta con il passare del tempo e la diminuzione del grasso sottocutaneo. La luce blu, quindi, è solo uno dei tanti aspetti che contribuiscono all’invecchiamento dell’epidermide facciale.

Cos’è la luce blu

In ufficio, all’università, nel tempo libero, abbiamo costantemente a che fare con una moltitudine di device. Da quando ci svegliamo a quando andiamo a dormire, i nostri occhi e la pelle del nostro viso vengono colpiti in maniera massiccia e prolungata dalla luce blu degli schermi di questi dispositivi. Ed è proprio la luce blu la causa dell’invecchiamento digitale. Ma in cosa consiste nello specifico? Potremmo parlare della luce blu come della controparte digitale della luce solare. Dei danni dei raggi UVA e UVB siamo però, fortunatamente, perfettamente consapevoli, dei danni della luce blu, invece, non lo siamo abbastanza.

Conosciuta anche come luce ad alta energia visibile o luce HEV, la luce blu causa importanti danni alla pelle portando a un invecchiamento cutaneo prematuro. Considerando che, secondo studi recenti, gli italiani passano in media quasi 5 ore al giorno davanti al pc e quasi 4 ore a fissare lo schermo degli smartphone, capiamo bene quanto la protezione da luce blu risulti necessaria. Ma quali sono, nello specifico, gli effetti di questi “raggi digitali” sulla nostra pelle?

Che cos'è l'invecchiamento digitale della pelle e come affrontarlo?

Gli effetti della luce blu sulla nostra pelle

Tra gli effetti negativi maggiormente riscontrati a seguito di un’esposizione più o meno prolungata del nostro viso davanti allo schermo di tablet, pc, smartphone, TV e tutta la serie di device LCD e LED, troviamo:

  • Iperpigmentazione
  • Arrossamento
  • Rughe
  • Secchezza oculare
  • Produzione di radicali liberi
  • Accelerazione dell’invecchiamento cutaneo

Tutto questo avviene perché la luce blu penetra più in profondità nel derma rispetto alla luce UV dei raggi solari. Ed è proprio in profondità che troviamo elastina e collagene, due fibre fondamentali per mantenere la nostra pelle elastica, compatta, luminosa, liscia e resistente. Quando la luce blu entra in contatto con queste fibre mina le loro funzioni e porta a un inevitabile e precoce invecchiamento della pelle del nostro viso. Sebbene gli HEV siano meno pericolosi dei raggi UV, sono anche meno visibili e questo porta a un altro grande problema.

Quando ci esponiamo al sole ci rendiamo perfettamente conto del fatto che i raggi stiano colpendo il nostro viso e che la pelle debba essere schermata da un filtro solare. Quando invece siamo esposti alla luce blu lo dimentichiamo. Perché il fatto che si tratti di una luce non visibile ci porta a sottovalutare i danni a cui sta andando incontro la nostra pelle. Uno stress ossidativo intenso che può danneggiare in maniera massiccia le funzioni protettive della pelle.

Perché la luce blu danneggia la nostra pelle?

Tutto questo avviene perché la luce blu penetra più in profondità nel derma rispetto alla luce UV dei raggi solari. Ed è proprio in profondità che troviamo elastina e collagene, due fibre fondamentali per mantenere la nostra pelle elastica, compatta, luminosa, liscia e resistente. Quando la luce blu entra in contatto con queste fibre mina le loro funzioni e porta a un inevitabile e precoce invecchiamento della pelle del nostro viso. Sebbene gli HEV siano meno pericolosi dei raggi UV, sono anche meno visibili e questo porta a un altro grande problema.

Quando ci esponiamo al sole ci rendiamo perfettamente conto del fatto che i raggi stiano colpendo il nostro viso e che la pelle debba essere schermata da un filtro solare. Quando invece siamo esposti alla luce blu lo dimentichiamo. Perché il fatto che si tratti di una luce non visibile ci porta a sottovalutare i danni a cui sta andando incontro la nostra pelle. Uno stress ossidativo intenso che può danneggiare in maniera massiccia le funzioni protettive della pelle.

Come rallentare l’invecchiamento

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Come affrontare l’invecchiamento digitale della pelle

Fortunatamente la ricerca cosmetica ha fatto passi da gigante e formulato prodotti specifici che servono proprio a proteggere il derma dalla effetti nocivi della luce HEV. Si tratta di una serie di cosmetici all’avanguardia consigliati dai dermatologi, che proteggono la pelle, favoriscono il rinnovamento cellulare e riparano le cellule dal danno ossidativo dovuto alla luce blu. Non solo, molti di questi prodotti creano una vera barriera protettiva sulla pelle impedendo alla luce degli schermi di entrare in profondità e contrastando in questo modo l’invecchiamento digitale.

Bisogna rivoluzionare la nostra skincare routine per prevenire il digital aging? Assolutamente no! Basta seguire alcuni piccoli accorgimenti e munirsi dei prodotti giusti. Ecco alcuni dei più consigliati:

Sieri e creme che aiutano sia in fase di prevenzione che in quella di riparazione e che vanno inseriti nella nostra skincare mattutina in modo da proteggerci durante tutta la giornata.

Come prevenire l’invecchiamento digitale

Oltre però ad affidarsi al mondo della cosmesi è possibile mettere in campo altri tips necessari per limitare i danni connessi all’invecchiamento digitale. Alcuni esempi? Munirsi di occhiali anti luce blu, limitare, quando possibile, il tempo trascorso davanti agli schermi dei nostri device e attivare il filtro luce blu su smartphone e pc.

Come abbiamo avuto modo di vedere, prima di una conference call, di una ricerca online o semplicemente di una videochiamata con le amiche è fondamentale pensare anche al benessere della nostra pelle e al suo stress ossidativo, proteggendola con cosmetici e soluzioni hardware e software mirate.

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