Nadya Okamoto

“Orecchini assorbenti” sul red carpet: il motivo

Per essere degli attivisti, portare avanti le proprie battaglie e farsi portavoce di alcuni valori femministi, possono bastare anche dei semplici bijoux. Lo conferma quanto fatto dalla giovane imprenditrice Nadya Okamoto

Un po’ attivista, un po’ provocatrice e un po’ femminista: è per questo motivo che Nadya Okamoto, imprenditrice americana fondatrice di Period Inc. e ora CEO di August, ha scelto di indossare (con completa disinvoltura) un paio di orecchini dalla forma di assorbenti. È così che ha deciso di farsi portavoce di una battaglia tutta femminile: ecco di cosa si tratta.

Gli orecchini a forma di assorbenti contro la tampon tax

Se in fatto di gioielli e di gusti stravaganti pensi di aver visto tutto, forse ti stai sbagliando. Però per giudicare gli orecchini indossati da Nadya Okamoto, non limitarti al mero gusto estetico. Dietro a un paio di bijoux sicuramente originali e probabilmente unici, c’è un tema importante che la giovane imprenditrice ha voluto porre sotto l’attenzione di tutti. E quale modo migliore se non il red carpet della serie tv “Dear Ringers”?

Nadya Okamoto

Nadya Okamoto è fondatrice ed ex direttrice esecutiva di Period Inc., un’organizzazione senza scopo di lucro impegnata a distribuire prodotti per l’igiene mestruale e sconfiggere la tampon tax. Ora è CEO di August, brand di lifestyle che a sua volta ha a cuore il tema delle mestruazioni, ed è autrice del libro “Period Power: A Manifesto for the Menstrual Movement”.

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Proprio sul red carpet, l’imprenditrice americana ha scelto un look che non poteva passare inosservato… Se l’outfit total black, impreziosito dalle piume ai polsi, è fine ed elegante, a colpire sono inevitabilmente i due assorbenti interni imbevuti di sangue che le pendono dai lobi. Niente di vero, sia chiaro: si tratta di orecchini a forma di assorbente appositamente indossati per sensibilizzare sul tema tanto dibattuto della tampon tax. Che il red carpet possa fare da sfondo a provocazioni pungenti è evidente: è così che la Okamoto ha presentato al pubblico i suoi ideali femministi, suscitando però un certo disappunto.

Nadya Okamoto

Infatti, se da un lato c’è chi difende l’imprenditrice per la scelta coraggiosa, dall’altro c’è chi ritiene sia un’idea di poco gusto. I suoi orecchini avrebbero urtato la sensibilità di alcuni, provocando una certa irritazione. Come a dire, buona la causa ma forse avrebbe potuto optare per un’altra forma di attivismo. Insomma, il fine non giustifica i mezzi. È certo però che se l’obiettivo era concentrare l’attenzione sul tema della tampon tax, Nadya Okamoto ci è riuscita.

Nadya Okamoto

Il dibattito sulla tampon tax in Italia

In seguito all’insediamento del Governo di Giorgia Meloni e con anni di ritardo rispetto agli altri Paesi europei, anche l’Italia si impegna ad abbattere la cosiddetta “tampon tax”. Se con Draghi al Governo l’IVA sugli assorbenti è stata abbassata dal 22 al 10%, ad aver fatto un ulteriore passo in avanti è stata la nuova premier. Il nuovo esecutivo, infatti, ha dimezzato l’IVA, che è passata così al 5%.

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Quale potrebbe essere il prossimo step? Seguire l’esempio della Svezia, che dal 2020 fornisce accesso gratuito ai prodotti mestruali.

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