comunicazione passiva

Come riconoscere ed evitare la comunicazione passiva

Fai fatica a condividere le tue opinioni, eviti i confronti e non riesci mai a esprimere le tue necessità, anche se poi ti senti ignorata e frustrata? Forse segui lo stile di comunicazione passiva: ecco di cosa si tratta e come puoi cambiare il tuo modo di vivere con ansia i rapporti

Cos’è la comunicazione passiva

La comunicazione passiva è uno stile in cui eviti di dire direttamente ciò che pensi o che davvero vuoi; spesso è accompagnata anche da un linguaggio del corpo (non verbale) che indica disagio.
Ci sono tre modelli di comunicazione, che sono quella assertiva, quella aggressiva e quella passiva, appunto: in genere questo terzo tipo è piuttosto frequente nelle persone con ansia sociale.

Il disturbo d’ansia sociale (SAD) è il secondo disturbo d’ansia più comunemente diagnosticato nelle persone, pare colpisca prevalentemente le donne. La caratteristica principale della fobia sociale è la paura di agire, di fronte agli altri, in modo imbarazzante o umiliante e di ricevere giudizi negativi. Chi ne soffre, infatti, tende a evitare la maggior parte delle situazioni sociali, per paura di comportarsi in modo “sbagliato” e di essere giudicatio male. In parole povere, si tende a mettersi da soli in un angolo, come se la propria opinione non conti niente.

Se soffri di ansia sociale, probabilmente gli incontri sociali, sia quelli lavorativi sia quelli personali, ti mettono in difficoltà, poiché implicano l’incontro con altre persone, a volte nuove, e magari il confronto. Una delle aree chiave che possono essere influenzate dall’ansia è la comunicazione, che spesso infatti segue il modello passivo.

Esempi di comunicazione passiva

Se soffri d’ansia, in genere fai fatica a condividere le tue opinioni, non riesci a essere assertiva e a soddisfare i tuoi bisogni.
Ci sono vari esempi di comunicazione passiva: se ti riconosci in qualcuno di questi, potresti considerare l’idea che, forse, anche tu segui il modello di comunicazione passiva.

  • Tendi a girare intorno al nocciolo della questione. Per esempio, dici «Vorrei che qualcuno si ricordasse di portare fuori la spazzatura», senza chiedere direttamente a qualcuno in casa di farlo. Il risultato è che spesso questo tuo desiderio passa inosservato e arrivi a risentirti doppiamente, perché non hai raggiunto il suo scopo e, per di più, ti viene indirettamente confermato che sei una persona da ignorare.
  • Preferisci parlare a voce molto bassa o hai spesso un tono di scusa. Anzi, chiedere scusa, di frequente e ancora prima di parlare, è un po’ il tuo marchio di fabbrica. Addirittura, tendi a chiedere scusa in anticipo per le tue opinioni o sminuisci a priori le tue affermazioni. Ad esempio, se viene richiesto un tuo intervento, dici: «Questa potrebbe essere una domanda stupida, ma hai considerato il problema da questa prospettiva?». Praticamente, metti tu stessa in dubbio il valore del tuo pensiero. Questo perché manchi di fiducia in te stessa e hai paura di risultare supponente o troppo dura se esprimi direttamente la tua opinione, soprattutto se è un po’ discordante da quella degli altri.
  •  Eviti i conflitti in tutti i modi e, per eccesso, vivi con ansia anche i confronti più blandi.
  • Sei poco o per niente propositiva, anche quando le proposte degli altri non vanno incontro ai tuoi interessi o gusti, perché non li esprimi. Per esempio, sei vegetariana e i colleghi, che non lo sanno, organizzano la cena in un ristorante di carne o che comunque ha poche alternative per te non dici che sei vegetariana (quindi, condividere una cosa tua, che ritieni possa “disturbare” gli altri) né proponi un’alternativa. Ti rassegni a trovare qualche scusa al momento, per esempio che hai poco appetito o non stai bene.
    Quando si tratta di organizzare con le amiche, non fai mai proposte, ma accetti qualunque cosa arrivi dagli altri.
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Come puoi sentirti

Se hai uno stile di comunicazione passiva, oltre all’ansia che ti porta a fare così, rischi di sviluppare anche maggiore disagio. A lungo andare, infatti, sarai sempre più ansiosa, perché ti sembrerà di non avere il controllo sulla tua vita.

Potresti anche diventare depressa, dal momento che tu per prima non riconosci valore alla tua persona e alle tue opinioni, rinunciando anche a condividerle con gli altri. Potresti anche imbatterti in personalità più aggressive che, a maggior ragione, aumenteranno il tuo senso di inferiorità. Al contempo, mentre la tua autostima cola a picco, potresti anche accumulare del risentimento verso gli altri in generale. I tuoi bisogni, del resto, non vengono mai soddisfatti né recepiti: in realtà sei tu stessa a non esporli, ma in qualche modo speri che vengano comunque compresi.

Puoi “esplodere”

Se soffri di ansia sociale ed eviti i conflitti, la comunicazione passiva può causarti ancora più disagio. Poiché non affronti i conflitti (o anche solo i confronti) quando esssi si verificano e permetti alle tue lamentele di passare inosservate, la tua irritazione, la tua ansia e la tua frustrazione non possono che aumentare.

Alla fine, arriverai a un punto di saturazione e potresti esprimere questi sentimenti in modo così esplosivo da lasciarti sorpresa e, soprattutto, da danneggiare le tue relazioni. In seguito, potresti sentirti tremendamente in colpa, rendendoti ancora più passiva in futuro: questo può portare a un’ansia sociale ancora maggiore quando interagisci con gli altri o cerchi di far valere te stessa. Insomma, si innesca un circolo vizioso che può perpetuarsi a lungo se non intervieni.

Come evitare la comunicazione passiva

Come detto all’inizio, ci sono altri due modelli di comunicazione. Quella aggressiva, che in pratica è l’opposto di quella passiva – entrambe, come tutti gli estremi, non sono gli stili più efficaci e sani di comunicazione. E poi quella assertiva. La comunicazione assertiva è il modello che tutti dovremmo perseguire, poiché il più efficace e permette di far valere i propri pensieri senza negare quelli degli altri.

Se segui il modello di comunicazione passiva, è probabile che tu soffra d’ansia o, comunque, tu abbia dei problemi di autostima. Questo, naturalmente, non è colpa tua, ma dovresti anche pensare di chiedere aiuto. Imparare a praticare l’assertività non è qualcosa che può accadere dall’oggi al domani; tuttavia, non devi scoraggiarti.

Un buon terapista può aiutarti a comprendere le cause della tua ansia e della tua bassa autostima. In caso, può suggerirti il percorso migliore per “aggiustare” il tuo modo di affrontare gli incontri sociali e perfino correggete la tua comunicazione passiva.

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