Sara Morganti, specialista del dressage

Alle Paralimpiadi concorrerai per vincere una medaglia nel dressage. Sei una  donna di grande esempio per tante altre, soprattutto per quelle che si  trovano ad affrontare una  malattia così impegnativa. C’è qualcosa che vorresti dire alle donne che fronteggiano sfide così difficili nella vita di ogni giorno?

Se dovessi dare un consiglio sarebbe quello di andare giorno per giorno  ponendosi sempre un obiettivo futuro da raggiungere. Con una malattia come la mia a volte l'obiettivo non si raggiunge e in quel caso dobbiamo puntare a un altro obiettivo. Questa è la vita. Ci sarannno alti e bassi, ma se abbiamo un progetto e cerchiamo di costruirlo sempre concentrandosi su ciò che va bene alla fine si possono anche realizzare  dei sogni come quello che sto per realizzare io. Se qualcuno mi avesse detto al momento della diagnosi che avrei un giorno partecipato alle Paralimpiadi non ci avrei mai creduto e invece eccomi qua sulla strada per Londra.

La disciplina in cui gareggi prevede un partner, nel tuo caso  un cavallo, che compete assieme a te per vincere. Che rapporto c’è con  questo compagno di squadra decisamente speciale?

Il  rapporto che ho con la mia Royal Delight va ben al di là delle nostre  performance sportive. Tra noi si è creato un legame molto stretto.  Appena mi sente arrivare in scuderia mi chiama e già sono contenta. Mi   piace passare il tempo con lei e coccolarmela. Quando mi è possibile la   porto con mio marito a brucare l'erba. E poi si lavora. Le chiedo  molto, anzi moltissimo, ma quando monto cerca sempre di comprendere le  mie  richieste "speciali". Speciali perché le strategie con cui devo   ottenere una determinata risposta dal cavallo sono, a causa della mia  disabilità, differenti da quelle che mette in atto un cavaliere  normodotato. Grazie al feeling che ogni giorno è sempre più grande, la  cavalla trova sempre la strada per esaudire le mie richieste anche se  volte con un po' di pigrizia.

Sara Morganti, la forza della passione

L'intervista alla stella della squadra italiana di dressage paralimpico, che ha superato le difficoltà dovute alla sclerosi multipla con grande tenacia ed è pronta per partire per le Paralimpiadi di Londra 2012. Scopri cosa ci ha raccontato

L'atleta Sara Morganti

È in partenza per Londra l’atleta toscana Sara Morganti.

Classe 1976, ha sempre avuto una passione, quella per l’equitazione, e un grande sogno, partecipare alle Olimpiadi.

Specializzata nella disciplina del dressage, Sara ha raggiunto il suo obiettivo: ha ottenuto la qualifica per le Olimpiadi Paralimpiche di Londra 2012.

Nonostante la diagnosi di sclerosi multipla che a 19 anni le ha stravolto la vita, è riuscita a superare le difficoltà e con tenacia e grande forza si è dedicata alla sua passione, l’equitazione. Non solo, si è sposata, lavora part-time ed è a metà del  percorso di studi della laurea specialistica in lingue.

Una vera donna moderna!

Sara Morganti, specialista del dressage

Alle Paralimpiadi concorrerai per vincere una medaglia nel dressage. Sei una  donna di grande esempio per tante altre, soprattutto per quelle che si  trovano ad affrontare una  malattia così impegnativa. C’è qualcosa che vorresti dire alle donne che fronteggiano sfide così difficili nella vita di ogni giorno?

Se dovessi dare un consiglio sarebbe quello di andare giorno per giorno  ponendosi sempre un obiettivo futuro da raggiungere. Con una malattia come la mia a volte l’obiettivo non si raggiunge e in quel caso dobbiamo puntare a un altro obiettivo. Questa è la vita. Ci sarannno alti e bassi, ma se abbiamo un progetto e cerchiamo di costruirlo sempre concentrandosi su ciò che va bene alla fine si possono anche realizzare  dei sogni come quello che sto per realizzare io. Se qualcuno mi avesse detto al momento della diagnosi che avrei un giorno partecipato alle Paralimpiadi non ci avrei mai creduto e invece eccomi qua sulla strada per Londra.

La disciplina in cui gareggi prevede un partner, nel tuo caso  un cavallo, che compete assieme a te per vincere. Che rapporto c’è con  questo compagno di squadra decisamente speciale?

Il  rapporto che ho con la mia Royal Delight va ben al di là delle nostre  performance sportive. Tra noi si è creato un legame molto stretto.  Appena mi sente arrivare in scuderia mi chiama e già sono contenta. Mi   piace passare il tempo con lei e coccolarmela. Quando mi è possibile la   porto con mio marito a brucare l’erba. E poi si lavora. Le chiedo  molto, anzi moltissimo, ma quando monto cerca sempre di comprendere le  mie  richieste “speciali”. Speciali perché le strategie con cui devo   ottenere una determinata risposta dal cavallo sono, a causa della mia  disabilità, differenti da quelle che mette in atto un cavaliere  normodotato. Grazie al feeling che ogni giorno è sempre più grande, la  cavalla trova sempre la strada per esaudire le mie richieste anche se  volte con un po’ di pigrizia.

Sara Morganti si prende cura di Royal Delight

A parte gli allenamenti quotidiani, quali sono i piccoli  grandi segreti che puoi rivelare per stare in forma e che tutte noi  possiamo mettere in pratica ogni giorno?

Essendo una  sportiva, consiglio a tutti di ritagliare del tempo per praticare uno  sport solo per il piacere di farlo. Lo sport ti permette di mettere i  problemi da una parte, incontrare persone che condividono una stessa  passione, passare nella maggior parte dei casi del tempo all’aria  aperta. Sicuramente ognuno può trovare uno sport che finirà per amare  fino a non poterne fare a meno. Ci sono un’infinità di discipline tra  cui scegliere e penso che non sia possibile non trovarne almeno una che  possa piacere. Lo sport deve sempre essere una cosa piacevole e il fatto  che poi il praticarlo abbia delle conseguenze positive oltre che sulla  mente anche sul fisico fa stare ancora meglio.

Come gestisci il tempo tra famiglia, amici, lavoro e l’essere una campionessa impegnata corpo e mente con gli allenamenti e le gare? Rinunci a qualcosa?

Onestamente è molto difficile coniugare tutte le cose. A volte alla fine della giornata sono letteralmente sfinita. La cosa che mi dispiace di più è  che, impiegando le ore che non passo a cavallo lavorando (faccio la segretaria part time) e occupandomi della casa, mi rimane pochissimo tempo per la famiglia e gli amici. Questa è la più grande rinuncia e anche se so che sono sempre tutti vicini a me, vorrei poterli vedere più spesso.

Qual è il tuo irrinunciabile peccato di gola e il tuo sistema vincente per  rimediare se hai esagerato a tavola? Se cucini, qual è l’asso nella manica per vincere anche ai fornelli?

Sono tanti i cibi che mi piacciono anche se vado a filoni, è difficile che io commetta dei peccati gola, anche perché prediligo alimenti senza zucchero, integrali e di origine biologica. Non lo faccio per mantenermi in forma, ma mi piace proprio il sapore degli alimenti sani. Essendo ormai abituata a non mangiare cose zuccherate non mi piacciono proprio più! D’inverno un po’ di cioccolata fondente non guasta, ma sempre a piccole dosi!

Sara Morganti e la campionessa di scherza Valentina Vezzali

Nonostante la tua vita sia estremamente densa di impegni trovi il tempo per essere protagonista nel sociale, come ad esempio nel tuo ruolo di testimonial del progetto Samsung Hope Relay. Ci racconti di cosa si tratta?

Samsung Hope Relay è un’applicazione che si scarica sullo smartphone. Si crea un Avatar e si comincia a correre: fino al 12/8/12 per ogni chilometro percorso, Samsung dona 1 euro in beneficenza all’associazione SOS Villaggi dei Bambini ONLUS. È possibile partecipare da soli o in gruppo, comporre messaggi audio per incoraggiare gli amici che stanno correndo ed è possibile inoltre condividere i propri successi tramite Facebook, Twitter, SMS e e-mail. Come parte del Team Samsung ci tengo particolarmente a promuovere  quest’iniziativa. Vi assicuro che è veramente semplice da fare, non costa niente, ma anzi dà la possibilità di aiutare i bambini in difficoltà camminando, correndo, andando in bicicletta o anche solo facendo una passeggiata. L’app tiene in considerazione i chilometri percorsi in qualsiasi modo a una velocità inferiore ai 40 km/h!
Solo per fare un esempio anche io ho donato alcuni euro grazie a mia sorella che mi ha portato a spasso per Milano spingendo la mia sedia a rotelle… quindi se lo posso fare io, lo può fare chiunque!

Sara Morganti, una vera donna moderna

Cosa significa per te essere una donna moderna?

Essere una donna moderna significa cogliere e assaporare i frutti di anni di battaglie condotte da donne forti e coraggiose. Io quei frutti gli ho colti! Ho la fortuna di poter lavorare, fare sport, essermi laureata e di condurre una vita pienissima che è possibile solo nel mondo di oggi!

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