Il diabete è una malattia del metabolismo caratterizzata dal cattivo utilizzo del glucosio, a causa di carenza parziale o totale di insulina, un ormone secreto dal pancreas oppure a causa del cattivo funzionamento del pancreas stesso.

Il nome deriva dal greco "diabetes" che significa "passare attraverso", infatti un segno distintivo del diabete è la presenza di zucchero nelle urine che vi giunge attraverso il rene quando la sua concentrazione nel sangue supera un certo valore. A questo termine è stato aggiunto quello di "mellito" perché le urine del diabetico sono dolci e, anticamente non c'era altra possibilità diagnostica che assaggiarle!

Nelle prossime pagine i segnali ai quali è bene fare attenzione, e che dovrebbe indurre il medico a fare gli esami del sangue, perché può sospettare una diagnosi di diabete.

N.B. Ci si riferisce al diabete di tipo 2 e ai sintomi iniziali, per i dubbi consultare il medico.

Astenia

Uno dei primi sintomi del diabete non ancora diagnosticato è una pesante stanchezza difficile da fronteggiare. Il paziente si sente eccessivamente spossato e affaticato lungo tutto l'arco della giornata. Il motivo dipenda dal fatto che il glucosio non riesce a raggiungere le cellule dell'organismo, impedendo loro di ricevere il nutrimento e l'energia necessarie.

Bisogno urgente di bere

La sete eccessiva è un altro sintomo che deve mettere in allerta. Il diabetico ha la sensazione di non riuscire mai a dissetarsi a sufficienza perché sente la bocca e tutto il cavo orale perennemente arsi. Così è portato a bere continuamente, conseguenza dell'aumentato bisogno di urinarie, un ulteriore sintomo che vedremo nella pagina successiva.

Bisogno di urinare spesso, soprattutto di notte

La quantità di urine nell'organismo aumenta (il termine medico è poliuria) e con essa il bisogno di espellerle. Ciò darà poi origine all'aumento della sensazione di sete. Questi sintomi sono dovuti ad un glucosio troppo alto nel sangue, talmente alto che il rene non riesce a trattenerlo e viene perso con le urine, portandosi dietro acqua.
Perdendo glucosio si perdono calorie. Anche mangiando molto (polifagia) il glucosio viene perso con le urine, con conseguente senso di stanchezza e perdita di peso.

Calo di peso immotivato

La frequente necessità di urinare e l'incapacità dell'organismo di assorbire gli zuccheri può condurre ad una perdita di peso elevata nel giro di poco tempo, pur mangiando normalmente. Il calo di peso è dovuta al fatto che, in carenza o assenza di insulina, le cellule non possono sfruttare il glucosio nel sangue come fonte di energia per tutte le attività e suppliscono utilizzando fonti energetiche alternative, come le proteine muscolari e i grassi di deposito.

Fame intensa

Il progressivo consumo delle riserve a disposizione fa insorgere una sensazione di fame intensa, mentre la notevole perdita di energia è causa di un'intensa stanchezza anche in condizioni di riposo. Il consumo di grassi utilizzati come fonte energetica “di seconda mano” provoca l'accumulo di scorie, i cosiddetti ”corpi chetonici”, che vengono eliminate attraverso il sangue, le urine o nell'aria espirata (per esempio l'acetone).

Vista offuscata

Compare in chi ha già livelli alti di glicemia: le persone affette da diabete (ma che ancora non hanno ricevuto diagnosi) possono accusare vista offuscata o appannata. A causa del diabete, anche il nervo ottico può risultare danneggiato.

Formicolio ai piedi

Chi soffre di diabete può riscontrare una sensazione di intorpidimento e di formicolio agli arti inferiori, soprattutto ai piedi. Si tratta di segnali che possono indicare un danno a livello dei nervi o dei vasi sanguigni che trasportano verso di essi il nutrimento necessario.

Le persone più a rischio

Il diabete è una malattia insidiosa e silenziosa spesso diagnosticata in ritardo. Si suggerisce quindi di eseguire periodicamente un esame della glicemia a digiuno e dopo un carico orale di glucosio a tutte le persone a rischio, in particolare:

- i familiari di soggetti diabetici;
- le donne già affette da diabete gestazionale o che abbiano partorito bimbi di peso superiore ai 4 kg;
- gli obesi oppure le persone che hanno accumulato grasso sul girovita;
- gli ipertesi;
- chi ha il colesterolo alto o i trigligeridi alti

Diabete: i sintomi principali

Sete intensa, aumentato bisogno di urinare, soprattutto di notte ed estrema stanchezza tra i sintomi più comuni del diabete

Due tipologie diverse di Diabete

Diabete di tipo 1
È tipico, ma non esclusivo dell’età infantile ed adolescenziale, conseguente alla distruzione delle insule pancreatiche (o isole di Langerhans, costituiscono la parte endocrina del pancreas) indotta da un processo autoimmunitario.

Diabete di tipo 2
Comprende il 90% di tutti i casi, colpisce prevalentemente chi ha più di 40 anni ed è associato all’obesità. La sua origine è nella resistenza dell’organismo all’azione dell’insulina. È una forma di diabete che si cura con la dieta e con ipoglicemizzanti orali e che aumenta con l’età: al di sopra dei 65 anni, oltre il 10% della popolazione soffre di diabete per l’invecchiamento dell’organismo che si riflette anche sulla funzionalità del pancreas.

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Quando si parla di diabete?
La diagnosi si basa su livelli di glicemie superiori a 126 mg/dl o di emoglobina glicata (emoglobina associata al glucosio) superiori a 6.5%.

Tra 100 e 126 si parla di pre-diabete, ed è una condizione che non deve essere trascurata, anzi è bene sottoporla al medico, che ha il compito di studiarla a fondo.

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