Cos’è il diabete: sintomi, valori e conseguenze

Il diabete è una malattia metabolica causata dalla scarsa produzione di insulina che non permette di mantenere nel sangue il giusto valore dei livelli di glucosio

Diabete cos'è

Il diabete è una patologia che viene comunemente identificata con l'impossibilità, da parte della persone che ne soffre di mangiare dolci e alimenti zuccherini. Questa è almeno una parte della verità sul diabete, che è purtroppo una malattia metabolica ben più complessa, di cui ne esistono diverse tipologie. Il diabete si presenta quando l'insulina, ormone prodotto dal pancreas, viene prodotta in quantità insufficiente e non riesce quindi a tenere sotto controllo i livelli di glucosio (cioè lo zucchero) presenti nel sangue alterando dunque la glicemia (concentrazione del glucosio nel sangue). Ecco perché l'aspetto più riconoscibile del diabete è l'astensione dagli zuccheri. Non esiste un'unica cura per il diabetico, molto dipende dal tipo di diabete che si sviluppa, anche se chiaramente la questione della glicemia resta centrale.

Valori del diabete: come leggerli

  • Glicemia uguale o minore di 6 mg/dl: ipoglicemia
  • Glicemia 60-99 mg/dl a digiuno: valore normale
  • Glicemia 100-125 mg/dl a digiuno: alterata
  • Glicemia maggiore o uguale di 126 mg/dl a digiuno: diabete
  • Glicemia maggiore o uguale di 200 mg/dl stabile: diabete (anche dopo prova di carico)

Questi sono i valori da tenere d'occhio nelle analisi per il diabete, ricavate da analisi del sangue, ma è importante sottolineare come in nessun momento sia consigliabile fare un'autodiagnosi, ma ci si debba recare con la propria cartella delle analisi dal medico di base o dal diabetologo, se ce ne hanno già indicato uno preventivamente. Attenzione ad equilibrare bene gli alimenti per evitare un calo di zuccheri.

Cause del diabete

  • Predisposizione
  • Obesità
  • Età oltre i 45
  • Intolleranza al glucosio
  • Diabete gestazionale
  • Ipertensione

Come si diagnostica il diabete?

La diagnosi del diabete si fa attraverso le analisi del sangue, e quindi il prelievo con siringa, verificando i livelli di glicemia e effettuando prove sia a digiuno che con "carico" glicemico in casi in cui i risultati siano meno dirimenti. Ci sono una serie di sintomi che possono suggerire che il paziente soffra di diabete, o magari insospettire il paziente stesso al punto da spingerlo ad andare dal medico. Stanchezza, spossatezza, calo di peso improvviso e immotivato, sete costante, minzione frequente sono dei campanelli d'allarme che sarebbe importante non ignorare, ma che da soli non possono essere sufficienti  a diagnosticare il diabete.

Tipologie di diabete

  • Tipo 1
  • Tipo 2
  • Mellito
  • Monogenico
  • Secondario
  • Gestazionale

Conseguenze e rischi

Purtroppo il diabete può avere delle conseguenze molto gravi, anche quando è correttamente trattato. L'alto livello di glucosio nel sangue può danneggiare l'apparato circolatio e i capillari degli occhi, provocando una retinopatia e causando nei casi più gravi la cecità. Il sistema nervoso viene compromesso a sua volta e per questo è particolarmente importante individuare tempestivamente eventuali tagli ed escoriazioni che possono altrimenti trasformarsi in vere e proprie ulcere e, sempre nei casi più gravi, rendere necessaria l'amputazione della parte interessata. Subiscono le conseguenze di una maggiore quantità di glucosio  anche i reni (nefropatia diabetica) e tutto l'apparato cardiocircolatorio, per cui chi soffre di diabete è maggiormente predisposto a ictus, infarti o problemi di ipertensione. Bisogna anche aprire una piccola parentesi sul diabete gestazionale, quello che si verifica durante una gravidanza, perché può influoire anche sullo sviluppo del feto. Per le donne la menopausa precoce è uno dei fattori che può far insorgere il diabete. Fra le conseguenze e i rischi del diabete c'è anche l'infertilità.

Diete e alimentazione per il diabete

La dieta è fondamentale per chi soffre di diabete, soprattuto diabete di tipo 2, che è quello che non necessita l'uso di insulina (a differenza del diabete di tipo 1 che viene identificato come insulino dipendente). Un ruolo determinante lo svolgono i carboidrati che dovrebbero essere consumati in una quantità non inferiore ai 130 gr e non superiore ai 300 gr per giorno, meglio se in versione integrale e non raffinata. Bisognerebbe preferire le carni bianche, mangiare pesce due volte alla settimana, attenersi alle 5 porzioni di frutta e verdura consigliate, senza esagerare con la frutta che ha un indice glicemico più alto. E' importante tenere sotto controllo il consumo delle bibite alcoliche, spesso molto zuccherine ed evitare ogni tipo di bibita o cibo con zuccheri aggiunti; meglio non bere più di mezzo bicchiere di vino rosso a pasto. Zucchero e dolci sono assolutamente banditi, bisogna fare attenzione anche ai rischi dei dolcificanti per il diabete, così come il burro, lo strutto e altri condimenti grassi: meglio usare l'olio d'oliva.

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