Nei casi più severi di ITSO i rapporti umani, interattivi e reali sono ridotti. La fantasia può essere inoltre imprigionata dal computer, che per giunta procura fastidio e stanchezza agli occhi e non da ultimo – ammettiamolo – non ci fa sentire sempre intelligenti.
Sembra un quadro allarmante. Suggerimenti?
“Molte aziende suggeriscono ‘pace & serenità‘, come se fosse un mantra catartico. Qualcuna, soprattutto in USA, arriva ad imporre il monito con più determinazione: ‘Non toccare i computer almeno la sera, fuori dall’ufficio’ – chiarisce il prof. Pani.
Alcune aziende infine si stanno finalmente rendendo conto della pericolosità per i loro dipendenti di essere sempre connessi, vivere il lavoro 24 ore su 24 sette giorni su sette.
Non si tratta di uno scherzo purtroppo: chi è affetto da ITSO non ce la fa proprio a staccare, neanche un attimo. Se lo smartphone emette un segnale, ogni pensiero, azione e movimento sono immediatamente sospesi per verificarne contenuto e mittente”.