Come liberare le emozioni positive e aumentare l’autostima

Le emozione positive non sono qualcosa che ci casca in testa per caso: la verità è che a positività come approccio alla vita va coltivata.

Richard J. Davidson, professore di psicologia e psichiatria presso la University of Wisconsin–Madison, ha verificato gli effetti delle emozioni sul cervello. Il risultato?

L’emisfero celebrale sinistro sembra essere collegato a immagini positive, mentre le emozioni negative e stressanti portano a un incremento dell’attività cerebrale destra, collegata alla sfera più creativa.

La gestione dei sentimenti è il risultato di un equilibrio delicatissimo. Neurotrasmettitori come dopamina, associata al piacere e più concentrata nell’emisfero sinistro, e serotonina, presente in quantità maggiori nel cervello destro, producono un effetto anche sul funzionamento del sistema immunitario, come spiegano gli ultimi studi nell’ambito delle neuroscienze. Quando ci deprimiamo e lasciamo andare alla negatività senza modificare i motivi del nostro stress facciamo del male a noi stessi e danneggiamo la nostra salute.

Quando siamo di cattivo umore tendiamo a concentrarci maggiormente sui dettagli, al contrario uno stato d’animo positivo aiuta a tenere in maggior considerazione la visione d’insieme: il pensiero appare più consapevole e in grado di tener conto di ulteriori varianti, aumentano le risposte creative.

L’attitudine alla felicità è stata strategica per l’evoluzione dei nostri antenati: a spiegarlo è Barbara Fredrickson, professoressa di Psicologia presso l’Università della Carolina del Nord, negli Stati Uniti, e capo del laboratorio di ricerca sulle emozioni positive. Coltivare il buon umore ha effetto sulla lucidità mentale, aumenta l’immaginazione e ci aiuta a reagire di fronte ai brutti colpi della vita. Si tratta di imparare a vedere il bicchiere mezzo pieno? Sì, ma non è solo questione di ottimismo.

Usa le tue risorse e la tua forza contro gli eventi negativi

Le emozioni positive aiutano lo sviluppo della personalità e favoriscono l’autostima, perché permettono di rispondere agli eventi negativi con più forza e lucidità.

Non è solo questione di ottimismo: il termine mindfullness, oggi sempre più diffuso, indica uno stato mentale di consapevolezza. Vivere con maggior attenzione verso ciò che accade intorno e dentro di noi significa imparare a decodificare meglio i nostri bisogni. Grazie a questa attitudine migliora la nostra capacità di scelta, si sviluppa una maggior capacità di immaginazione e aumenta la capacità di resistere alle difficoltà.

Ogni essere umano ha in sé incredibili risorse, si tratta di iniziare a percepire la forza, immensa e misteriosa, che abbiamo dentro. Gratitudine, gioia, speranza fanno parte della resilienza naturale che ci rende in grado di superare i momenti negativi e andare oltre il semplice stimolo alla sopravvivenza, verso un’esistenza generosa e piena.

Non preoccuparti del futuro, concentrati sul presente

La paura costituisce un campanello d’allarme essenziale per la sopravvivenza. È grazie alla paura se riusciamo a evitare i rischi che possono mettere in pericolo la nostra salute e adottare strategie utili elaborando soluzioni adeguate nel più breve tempo possibile.

Dagli studi emerge che le emozioni negative sono importanti perché attivano una risposta veloce a problemi immediati. Le difficoltà subentrano quando lo stato di allerta è continuo e la mente appare focalizzata su un senso di preoccupazione costante. Quando ti preoccupi eccessivamente il livello di stress si alza e finisci per esasperare i tuoi timori immaginando verso qualcosa che potrebbe non avvenire mai.

Imparare a concentrarsi sul momento presente è il primo passo per ritrovare una profonda leggerezza e un senso di calma a livello interiore.

emozioni

Allenati a “sentire le emozioni”

Un musicista che ascolta una sinfonia analizzando mentalmente lo spartito stimola la parte sinistra del cervello! Viceversa quando ci lasciamo cullare dal piacere della musica è l’emisfero destro a essere attivato. Lo psicologo americano Arthur Janov ha definito la parte destra del cervello “emisfero dell’amore“. Durante l’infanzia siamo piccoli esseri emozionali e impariamo attraverso l’elaborazione di immagini mentali che organizzano la coscienza di sé attraverso l’impatto emotivo. È stato dimostrato che fin dai primi mesi di vita la musica insieme al contatto della pelle e la stimolazione vocale attivano l’attenzione del bambino stimolando una risposta a livello neuronale.

L’emozione nasce da uno stato fisiologico in grado di modificare il tuo stato fisico e mentale. Il cuore batte più veloce, si sentono “le farfalle nello stomaco”, le guance arrossiscono: sentiamo qualcosa che ci tocca dentro, nel profondo. Un allenamento che ci insegna a sentire, senza giudizio, perché ogni attimo è unico e vale la pena di essere vissuto.

Inizia a fare spazio alle emozioni positive in grado di aggiungere alla tua giornata un pizzico di luce, ispirazione e gioia.