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INTERROGARE L'INCONSCIO
Rivivere le vite passate e liberare la memoria emozionale: è davvero possibile? Brian Weiss, psichiatra e scrittore, racconta di essersi imbattuto nel fenomeno oggi noto come ipnosi regressiva quasi per caso, grazie a una paziente. È il 1980, quando Catherine, durante una seduta, inizia a narrare avvenimenti che nulla hanno a che fare con la sua vita attuale: sebbene il contesto delle vicende sia lontano nel tempo, i dettagli sono precisi. L'esperienza confluirà nel libro Molte vite, un solo amore, che racconta lo strano caso di una memoria antica condivisa da un uomo e una donna, entrambi pazienti di Weiss senza saperlo. Negli ultimi anni i libri di Brian Weiss hanno creato sempre più dibattito intorno a un tema, l'ipnosi regressiva, su cui non è possibile dare risposte certe. Ambito affascinante, perché coinvolge una parte oscura e antica di ciò che siamo: l'inconscio. Negli ultimi annni anche in Italia sono stati pubblicati diversi libri sul tema, tuttavia è bene ricordare che essa si situa, in generale, nell'ambito dell'ipnosi. Emanuele Oscar Crestani del Centro di Ipnosi Medica e Medicina Psicosomatica di Genova spiega: «In Italia la figura professionale che può impiegare l'ipnosi a fini psicoterapeutici è unicamente quella dello Psicoterapeuta, il quale è un medico, o uno psicologo, regolarmente iscritti ai loro rispettivi albi professionali, che ha svolto una formazione post laurea della durata di almeno 4 anni presso una scuola riconosciusta dal Miur. Anche altre figure professionali posso utilizzare l'ipnosi a fini sanitari, ma non in senso stretto psicoterapici (es.nella gestione del dolore) come gli odontiatri o i ginecologi». Ecco le cose da sapere.