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Ecco perchè è utile riscoprire i libri dell'infanzia e dell'adolescenza
di Marianna Tognini
03.04.2015
Il Piccolo Principe, di Antoine de Saint-Exupéry
Metafora del passaggio all’età adulta, questo libro – che racconta in un certo senso quella che potremmo definire un’«educazione sentimentale» – ha insegnato a intere generazioni che crescere significa diventare responsabili, e che per raggiungere questo grado di consapevolezza occorre viaggiare, coltivare l’amicizia e non perdere mai la speranza.
La citazione: «Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.»
The Phantom Tollbooth di Norton Juster
Una delle storie d’avventura preferite da molti ragazzi, racconta l’amicizia tra il protagonista Milo e il saggio e corpulento Tock, il cane gigante che lo aiuta a fuggire dalla tristezza e lo accompagna lungo il suo viaggio attraverso «le Terre di là». La fedeltà di Tock si dimostrerà incrollabile: egli infatti non abbandonerà mai il suo compagno, nemmeno quando verranno entrambi arrestati e imprigionati in Dictionapolis.
La citazione: «Non bisogna mai pentirsi degli errori commessi, almeno finché si riesce a imparare qualcosa da essi. Spesso infatti impariamo di più sbagliando per la ragione giusta, che non agendo rettamente per la ragione sbagliata.»
Nelle pieghe del tempo, di Madeleine L’Engle
Si presenta come un racconto di fantascienza – come suggerito dal titolo – ma in realtà è di più, perché il viaggio nello spazio-tempo è solo una scusa per raccontare mondi paralleli e personaggi magici. È anche un romanzo di formazione, una sorta di Alice nel paese delle meraviglie, una serie di bislacchi incontri e avventure nelle quali sembra che non sia in gioco la vita quanto piuttosto la crescita personale, l’ingresso nell’età matura, i valori universali dell’amore, della famiglia, dell’amicizia.
La citazione: «Non lo capisco meglio di quanto possa fare tu, ma una cosa che ho imparato è che non dobbiamo necessariamente capire le cose affinché loro esistano.»
Nel paese dei mostri selvaggi, di Maurice Sendak
Il titolo originale in inglese di questo libro – Where the wild things are – è sicuramente più preciso e suggestivo: le wild things sono infatti la zona d’ombra del protagonista Max, il suo lato oscuro, il luogo remoto che partorisce la sua rabbia e che nasconde le sue paure. I mostri illustrati da Sendak rappresentano quindi una metafora del timore della solitudine, dell’angoscia provocata dal distacco dai genitori e del pentimento per le proprie malefatte.
La citazione: «Max li domò con il trucco magico di fissarli negli occhi gialli senza battere ciglio e quelli ebbero paura e proclamarono che lui era più mostro selvaggio di tutti e lo fecero re di tutti mostri selvaggi.»
Le avventure di Winnie the Pooh, di A.A. Milne
Molto più che semplici giocattoli, l’orso Pooh e i suoi amici sono capaci di vivere memorabili avventure, come catturare quasi un Guzzo, incontrare un Effalumpo, perdere la coda e ritrovarla, compiere gli anni e ricevere due regali, scoprire il Palo Nord, restare contemporaneamente circondati dalle acque e infine andare tutti alla festa in onore dello stesso Pooh. Libro di culto tra gli adulti e i bambini, senza limiti di età anche grazie alla diffusione del personaggio della Disney.
La citazione: «Che giorno è oggi?», chiese Winnie the Pooh.
«È oggi», squittì Pimpi.
«Il mio giorno preferito», disse Pooh.
Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, di Lewis Carroll
Il processo di crescita e formazione di Alice, che attraverso le esperienze nel mondo delle meraviglie metterà in crisi e in discussione tutte le sue precedenti esperienze, facendole incontrare la possibilità che ci sia anche un altro modo di vedere e vivere le cose, da generazioni fa sognare – e riflettere – milioni di bambini, ma anche di adulti.
La citazione: «Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, che però seguiva raramente».
Attraverso lo specchio, di Lewis Carroll
Nato come seguito del fortunato Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, si tratta di un altro classico della letteratura che offre chiavi di interpretazioni differenti – ma sempre entusiasmanti – a seconda che a leggerlo sia un bambino o un adulto. In ogni caso, a prescindere dall’età dei lettori, «la favola che essi ascolteranno non sarà mai finita finché il mondo di Alice sogneranno».
La citazione: «Allora si battono per niente?»
«E non è sempre così?» – disse il Re – «Tutti si battono per niente. Non hai studiato la storia? I soldati combattono per la corona, è vero, ma in senso puramente simbolico. La corona resta al Re che naturalmente non combatte.»
Una serie di sfortunati eventi, di Lemony Snicket
Ciclo di romanzi scritto da Lemony Snicket (pseudonimo di Daniel Handler) ed illustrato da Brett Helquist, la serie narra le sfortunate vicende di tre orfani Baudelaire che, persi i genitori in un incendio, vengono affidati alle cure del tutore Conte Olaf, il quale si rivela però un personaggio malvagio che vuole impossessarsi del loro vasto patrimonio. La fuga dal loro antagonista dà inizio alle peripezie affrontate dai tre fratelli per difendersi e scoprire i misteri collegati alla morte dei genitori, aiutati solo dal loro impegno, dalle doti naturali e dai trigemini Pantano, un altro gruppo di orfani che condivide una storia simile a quella dei Baudelaire.
La citazione: «Quando qualcuno sta piangendo, la cosa più nobile da fare è consolarlo. Ma se qualcuno sta cercando di nascondere le lacrime, è altrettanto nobile far finta di non averlo notato.»
L’albero, di Shel Silverstein
Il libro illustrato scritto da Shel Silverstein è in realtà una delle opere più controverse scritte nel Novecento. La trama – infatti – è ricca di contenuto simbolico, e si presta a molte e variegate interpretazioni riguardo al legame d’amicizia e sfruttamento tra i due personaggi principali, a seconda della fase della vita in cui avviene la lettura.
La citazione: «C’era una volta un albero… che tanto amava un bambino.»
Peter Pan, di J.M. Barrie
Frainteso e semplificato dal mondo dei cartoni animati disneyani, contaminato da una serie di infedeli trasposizioni cinematografiche, il “Peter Pan” di Barrie ha certamente elementi fiabeschi e si rivolge alla sensibilità di un bambino, tuttavia non è affatto un’opera elementare e nonostante l’evidente accessibilità linguistica e una apprezzabile comprensibilità, nasconde simbolismi e significati complessi da riscoprire in età adulta.
La citazione: «Nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, cessate anche di essere in grado di farlo.»
Le cronache di Narnia, di C.S. Lewis
Famosissima serie di sette romanzi fantasy scritti da C.S. Lewis, da cui sono stati tratti gli omonimi film, narrano le avventure di un gruppo di bambini che giocano un ruolo centrale nella storia del reame di Narnia, dove gli animali parlano, la magia è comune ed il Bene è in lotta con il Male. Oltre alle numerose tematiche cristiane, la saga prende in prestito anche personaggi e idee della mitologia greca e romana, come pure dai racconti tradizionali britannici e dalle fiabe irlandesi. I libri sono celebri anche per le illustrazioni di Pauline Baynes.
La citazione: «Ridete e non abbiate timore. Ora che non siete più muti e privi d’intelletto, non avete bisogno di essere seri. Perché la burla, come la giustizia, va di pari passo con la parola.»
Giuseppe di Redwall, di Brian Jacques
Pubblicato in Inghilterra nel 1986 col titolo Redwall , e destinato all’origini esclusivamente a ragazzi non vedenti, ebbe poi un grosso apprezzamento sia di pubblico che di critica, a tal punto da spingere l’autore a dar origini a un’intera saga basata sul tema, che a tutt’oggi conta più di dodici romanzi con illustrazioni di Gary Chalk.
La citazione: «Chi lo sa, amico mio? Magari la spada è magica. O forse lo è il guerriero che la brandisce.»
Harry Potter, di J.K. Rowling
Spendere altre parole sul successo planetario avuto dalla saga di Harry Potter è ormai superfluo: una delle cose certe è che si tratta di uno dei rari casi in cui il favore del pubblico adulto è stato quasi superiore rispetto a quello dei piccoli lettori ai quali il libro era inizialmente destinato.
La citazione: «Certamente sta succedendo tutto nella tua testa, Harry, ma perché mai ciò dovrebbe significare che non è reale?»
Piccole Donne, di Louisa May Alcott
La storia della quattro sorelle Jo, Amy, Beth e Meg continua ad appassionare intere generazioni di grandi e piccoli, che non perdono occasione di identificarsi nei messaggi di amicizia e unione tra le protagoniste, nonché nei consigli dispensati sempre oculatamente dalla vigile madre, che osserva attenta tutto ciò che avviene tra le mura domestiche, sempre capace di lasciare spazio alle sue figlie dando loro la libertà più importante: quella di scegliere.
La citazione: «Non mi spaventano le tempeste, poiché mi insegnano a navigare la mia nave.»
Mary Poppins, di Pamela Lyndon Travers
La maggior parte di noi la ricorda per essere la protagonista dell’omonimo film targato Disney, ma in realtà la versione originale fatta di carta e inchiostro poco somiglia a quella interpretata dalla bravissima Julie Andrews. Ecco perché riprendere in mano questa opera può essere una bella occasione per indagare le discrepanze tra il mondo cinematografico e letterario, che si rivela essere a volte più credibile, verosimile e tangibile.
La citazione: «Non lo sapevi che tutti hanno il proprio paese delle fate?»
Matilde, di Roal Dahl
Matilde ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. Quando comincia a frequentare la prima elementare, si annoia talmente che l’intelligenza – pur uscirle da qualche parte – le esce dagli occhi, a loro volta diventati incandescenti. Da essi si sprigiona un potere magico che l’avrà vinta sulla perfida direttrice Spezzindue, la quale per punire gli alunni si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o li usa per allenarsi al lancio del martello olimpionico, facendo roteare le bambine per le trecce e lanciandole lontano. L’intelligenza e la cultura – sembra dirci Roal Dahl – sono le uniche armi che un debole può usare contro l’ottusità, la prepotenza e la cattiveria.
La citazione: «I padri e le madri sono tipi strani: anche se il figlio è il più orribile moccioso che si possa immaginare, sono convinti che si tratti di un bambino stupendo. Niente di male: il mondo è fatto così. Ma quando dei genitori cominciano a spiegarci che il loro orrendo pargolo è un autentico genio, viene proprio da urlare: Presto, una bacinella! Ho una nausea tremenda!»
La storia infinita, di Michael Ende
Romanzo del 1979 che ha venduto oltre 10 milioni di copie nel mondo ed è stato adattato in una varietà di media diversi, racconta i tentativi del protagonista Bastiano e del suo amico Atreiu di salvare Fantàsia, un magico mondo fantastico minacciato dall’espansione di una forza misteriosa chiamata Nulla, che causa la sparizione di regioni sempre più estese del regno.
La citazione: «È più facile dominare su chi non crede in niente.»
Il Mago di Oz, di Frank Baum
Il viaggio di Dorothy verso la Città di Smeraldo in compagnia dello Spaventapasseri, del Taglialegna di Latta e del Leone Codardo – rispettivamente alla ricerca di cervello, cuore e coraggio – altro non è che una chiara e potente metafora del fatto che tutti dobbiamo essere più consapevoli delle nostre possibilità, dato che si tratta di doti che già possediamo.
La citazione: « Non c’è nessun posto come la propria casa.»
Pippi Calzelunghe, di Astrid Lindgren
Potere dell’immaginazione, amicizia, anticonformismo sono solo alcuni tra gli ‘ingredienti’ che rendono il libro (apparso nel 1945) della pluripremiata autrice svedese, ancora così attuale e divertente. Il mondo di Pippi racchiude tutti i sogni e i desideri di ogni bimbo: la gioia di esprimere se stessi in qualsiasi momento, senza il controllo (e le regole, a volte, soffocanti) dei genitori; in più, la vivace ragazzina può essere considerata l’antesignana di tutte quelle donne che si ribellano ai valori preconfezionati e agli stereotipi imposti dalla società.
La citazione: «Aveva nove anni e se ne stava lì completamente sola; non aveva né mamma né papà, e in fin dei conti questa non era una cosa atroce se si pensa che così nessuno poteva dirle di andare a dormire proprio quando si divertiva di più o propinarle l’olio di fegato di merluzzo quando invece lei desiderava delle caramelle.»
Il giardino segreto, di H. Frances Burnett
Il rapporto tra la piccola Mary e il burbero zio Archibald sono al centro di questo romanzo, il cui messaggio principale sembra proprio essere che, nella vita, la speranza torna sempre: la bambina restituisce la vita al giardino e riesce a colorare quella dello zio, che ritrova il rapporto con il figlio. Ma cambia lei stessa: scopre l’amicizia, gli affetti e la gioia di condividere qualcosa di importante.
La citazione: «Se permettiamo che un pensiero negativo alberghi e metta radici dentro di noi, corriamo il rischio di non liberarcene più per tutta la vita.»
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