errori conversazione

Quali sono le cose che non dovresti mai fare durante una conversazione?

Non entrare a gamba tesa nella sfera più intima delle persone e lasciare che siano gli altri ad aprire le danze su argomenti delicati

Essere troppo egoriferiti e dare l’impressione di scarso interesse nei confronti del nostro interlocutore, così come argomenti delicati ed insidiosi e tono di voce esageratamente alto, possono rendere la conversazione una esperienza da dimenticare. O almeno da interrompere. Ecco, dunque, le cose da non fare durante una conversazione.

Affrontare temi delicati

Gli argomenti di conversazione, si sa, vengono di norma affrontati a seconda del tipo di rapporto e di confidenza instaurato con l’interlocutore. Difficilmente ci si confiderà su temi intimi e delicati con una persona conosciuta da poco. Ecco dunque che lanciarsi in domande particolari relative alla sfera strettamente personale di chi ci sta davanti, può rivelarsi un errore.

Tra le cose da non fare durante una conversazione, c’è proprio quella di affrontare argomenti spinosi, che possono risultare talmente invadenti da rendere sgradevole la chiacchierata. Attenzione all’affabilità dell’interlocutore: non è detto che se una persone ci sembra tranquilla e non presenti segni di disagio, lo sia davvero. Potrebbe essere tutta una questione di mera cortesia che, alla lunga però, potrebbe sfociare in chiusura e risentimento. Sempre bene osservare anche il linguaggio del corpo per comprendere quanto ci si può spingere con le domande.

Quando conosciamo qualcuno e ci troviamo a conversare per la prima volta, o il grado di confidenza non è tale da voler entrare a gamba tesa nella sua vita, evitiamo di scandagliare relazioni passate e presenti. Capitolo delicato quello della situazione sentimentale: chiedere a qualcuno se ha una relazione, da quanto tempo sta con il proprio partner, i motivi che hanno portato ad una rottura, o se sta pensando alle nozze, o ad una gravidanza, quando non si ha ancora un buon livello di confidenza. È sempre meglio aspettare che sia la persona con cui ci relazioniamo a confidarsi e ad imbastire determinati discorsi.

Allo stesso modo, anche l’orientamento sessuale di una persona non potrà essere un argomento delle prime conversazioni, a meno che non venga affrontato dall’altro.

Essere i protagonisti della scena

Apriamo il capitolo che riguarda gli egoriferiti. Persone che, nei loro discorsi, tendono più o meno consapevolmente a mettersi al centro della scena. Qualsiasi essa sia, usano il pronome di prima persona. Parlare troppo di sé è tra le cose da non fare durante una conversazione, un errore che può anche causare l’interruzione della stessa. Interagendo in questo modo, a senso unico, non si risulta di certo simpatici e interessati alle altre persone. In una conversazione piacevole bisogna soprattutto saper ascoltare per costruire scambi significativi. I monologhi dei tuttologi sono davvero irritanti.

Non c’è niente di peggio, infatti, che parlare a lungo di cose che non possono interessare ai presenti: è semplicemente noioso. Tutta questione di egocentrismo: avere un’opinione su tutto, poter vantare esperienze più interessanti ed importanti di altri, sfoderare finta cultura, mette in soggezione i nostri interlocutori.

Non chiedere opinioni altrui

Tra le cose da non fare durante una conversazione c’è senza dubbio il non chiedere l’opinione altrui. Anche in questo caso di rientra nel monologo da evitare: è sempre piacevole essere interpellati per dire la nostra su un argomento, e condividere il nostro pensiero. Significa, essenzialmente, che chi abbiamo davanti è interessato a ciò che pensiamo, così saremo felici di continuare a parlare.

Chiedere, sempre nel perimetro delle cose concesse in base al grado di intimità con l’interlocutore, consentirà di concentrarsi maggiormente sull’ascolto di quello che ha da dire l’altra persona. L’azione più a fuoco durante una conversazione deve essere ciò che fa il tuo interlocutore prima di qualsiasi altra cosa tu stia facendo.

Distrarsi al cellulare

Comune, anzi, quasi scontato: il cellulare è sempre presente. In mano, nel taschino che si illumina, sul tavolo a cena. Notifiche e suonerie sono fonti di disturbo fastidiose durante la maggior parte delle conversazioni. Tutto questo, ossia un fenomeno vero e proprio, ha un nome: si chiama phubbing. Quando guardiamo i nostri telefoni, spesso lo facciamo per collegarci con qualcuno attraverso i social network. Questa azione banale e assai diffusa, però, può turbare gravemente i rapporti personali.

Tutta questione di distrazione. Lo sguardo non è più puntato sul nostro interlocutore ma sullo schermo dello smartphone. L’attenzione si perde, vaga, così come la concentrazione, non solo visiva. Dall’altra arte, ossia chi si trova davanti una persona che parla ma guarda il telefono e magari scrive messaggi o guarda le notifiche, si percepisce mancanza di ascolto, disinteresse, senso di essere ignorati. Anche solo avere il telefono sul tavolo durante una conversazione interferisce con il senso di connessione con l’altra persona e sulla qualità della conversazione.

Parlare di altri alle spalle

Tra le cose da non fare durante una conversazione è spettegolare in maniera malevola. Il pettegolezzo, contrariamente a quanto si possa pensare, è pure consentito dal galateo, sempre quando si tratta di argomenti divertenti e innocui. Un modo piacevole e leggero di divertire durante una chiacchierata. Ovviamente bisogna evitare che il chiacchiericcio nei confronti di una persona non presente, sia fortemente negativo o, ancor peggio, lesivo nei suoi confronti. Parlare alle spalle o ascoltare maldicenze sono errori da evitare.

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