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Penso ancora all’ex e mi chiedo perché

Ripensare all'ex anche quando la storia è finita, magari con un nuovo compagno al fianco, nasconde un disagio. La metà delle coppie torna addirittura insieme. Perché? Ha senso? L'esperta risponde

«Cara Daniela, mi ricapita spesso di pensare all’ex, anche se ho un nuovo compagno. Mi chiedo se questo sia il segnale di qualche cosa che non va» (Roberta)

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«CARA Roberta tante volte succede di ripensare a quanto stavamo bene con l’ex. Si va dall’abbraccio con l’attuale compagno che ci fa pensare: «Non è come mi stringeva lui-lei…» all’ennesima lite a cui segue il pensiero di richiamare il vecchio amore: «Lui sì che mi capiva».

Si spera che il partner cambi e la metà delle volte si torna insieme

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Social Psychological and Personality, metà delle coppie dà una seconda chance al partner sperando che cambi”. Perché succede questo?

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Ripensare all’ex anche se la storia è finita male fa sentire sicuri

Nella memoria il legame ricompare forte, indelebile, profondo. Una relazione in cui ci siamo sentiti particolarmente accolti, riconosciuti, sostenuti e amati. Ci dava la sicurezza che abbiamo forse sperimentato solo da piccoli, quando eravamo indifesi. Che significato ha il fatto di tornare con il pensiero dall’ex, magari dopo storie che non hanno funzionato?

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Per risparmiare energie usiamo sempre un copione

In Analisi Transazionale usiamo il termine copione per definire un comportamento che si ripete all’infinito in modo automatico come strategia di sopravvivenza appresa nell’infanzia. Diciamo che, in condizioni di stress, tendiamo ad usare quel copione perché è il più economico in termini di energia psicologica e quindi in un certo senso più comodo, apparentemente. Ma è una strategia che a un certo punto non funziona più, perché noi siamo cresciuti e le condizioni di vita sono diverse.

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Dobbiamo smettere di avere una mente giudicante

Anche nella coppia bisogna crescere e cominciare a contrattare, da adulti, quello che va e non va. Talvolta, fermarsi e chiedersi: chi nella mia testa mi suggerisce che l’ex è sempre meglio del compagno attuale? Talvolta scopriamo che la nostra tendenza a fare paragoni è frutto di una posizione critica e giudicante. C’è sempre qualcosa di meglio, qualcosa che manca e questo ci impedisce di vedere fino in fondo la persona per quello che è. Magari con le sue risorse, le sorprese che ci può riservare. Una mente giudicante vuole trovare solo ciò che già si aspetta e, se non lo trova, tende a considerare, in modo selettivo, solo gli aspetti funzionanti di un vecchio rapporto, idealizzandolo. Se invece c’è la consapevolezza che la relazione attuale sia insoddisfacente, potremmo trovare il coraggio di chiedere al compagno di fare insieme un cambiamento.
(testo raccolto da Anna Scarano)

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