Elisa Macellari Donna Moderna 2021

Mi ha lasciata quattro anni fa e io ho ancora il cuore congelato

  • 06 05 2021
Dal 2015 la scrittrice Chiara Gamberale ha una rubrica su Donna Moderna dove si confronta con le lettrici sui problemi di coppia, sesso e relazioni affettive

Ogni settimana pubblichiamo le risposte di Chiara Gamberale alle domande delle lettrici, sia online che sulla carta. Per scriverle, manda una mail a lapostadelcuore@mondadori.it

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Salve Chiara,
sono una donna di 56 anni e sono divorziata. Qualche anno dopo la fine del mio matrimonio, mi sono innamorata di un uomo affascinante, mio coetaneo e anche lui divorziato. Abbiamo viaggiato, fatto tante cose insieme. Poi, mio figlio si è ammalato gravemente e lui mi ha lasciato dicendomi che non riusciva a starmi vicino in un momento così brutto. Da allora sono passati 4 anni, io non riesco a fidarmi più di nessuno, non m’innamoro più, ho il cuore congelato. Ho conosciuto altri uomini, ma non mi interessano.
Anonima

Mia cara amica,
a volte proprio non ce la facciamo. A volte scappiamo, perché ci pare la cosa più comoda, la più conveniente. Credo sia successo questo all’uomo di cui mi parli: che non abbia sostenuto il peso del tuo dolore e che, piuttosto che farsene carico, abbia preferito darti le spalle, non guardare. Non lo condanno, ma neanche lo giustifico. Vorrei, però, che la lucidità del tempo che intanto è passato ti mostri oggi un fatto lampante: non era lui. Non poteva essere lui. E per lui intendo la persona da avere accanto, con cui condividere i viaggi e la bellezza, certo, ma anche tutto il resto. Il tuo cuore è stato messo a dura prova, ed è giusto che tu gli dia il tempo che serve per scongelarsi, e poi scaldarsi, fino a tornare a battere senza paura. Ma intanto guarda avanti, con la forza del vantaggio che, tuo malgrado, hai guadagnato sul mondo: quello di sapere ciò che non vuoi più. Ovvero qualcuno che, invece di restare, scompare. Ricomincia da qui. Anzi, ricomincia da lì, dal futuro. Ti lascio questi versi di Franco Arminio, perché sembrano rispondere a una domanda un po’ bambina, ma che sempre ci facciamo: perché ci capitano le cose? Perché proprio a noi? Arminio risponde così: «Spesso gli uomini si ammalano per essere aiutati. Allora bisogna aiutarli prima che si ammalino». Che sia questo il metro, d’ora in poi, per capire a chi dare l’onore di starti vicino, ma anche per tenere aperta la porta della tua vita.

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Disegno di Elisa Macellari

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