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Ecco perché in amore non è detto che l’esperienza insegni

L'esperienza insegna davvero a non commettere gli stessi passi e/o errori passati? Pare proprio di no e il motivo è molto semplice, scopriamolo insieme

Quante volte ci siamo sentiti dire la classica frase “l’esperienza insegna”. E quante volte, allo stesso modo, ci si è ritrovati vivere le stesse identiche situazioni nonostante ci si fosse già passati? Come se fosse la prima volta e stupendosi di esserci ricascati?

Beh, sicuramente a molti sarà capitato, nella vita come in amore. E questo perché non è assolutamente detto che l’esperienza insegni, soprattutto se non si fa tesoro delle esperienze vissute e se non le si comprende a pieno. Crescendo con loro e vivendo passo dopo passo con maggior consapevolezza di sé e di ciò che si desidera a livello personale e all’interno della coppia. Ma quali sono i motivi reali per cui non è detto che l’esperienza in amore insegni vivere meglio le relazioni future?

Perché non è detto che il passato insegni qualcosa

Tutti noi, chi più chi meno, ha un passato fatto di esperienze di vita, dal lavoro ai rapporti di amicizia fino agli amori. Un passato che comprende gioie e dolori e da cui, si spera, si possa imparare qualcosa. Quando però, ciclicamente, si finisce a vivere le stesse dinamiche, soprattutto nelle relazioni sentimentali, appare chiaro che qualcosa non va. O che, sarebbe meglio dire, l’esperienza vissuta non ha lasciato nessuna traccia di insegnamento da cui ripartire per non rivivere le stesse situazioni e commettere gli stessi errori. Il motivo? La mancata elaborazione di ciò che è stato e la reale comprensione di sé. Di ciò che ci ha portato a vivere determinate situazioni e, di conseguenza, l’assenza di consapevolezza di ciò che è bene non ripetere o cambiare.

In poche parole, quindi, non può esistere nessun insegnamento se si vive passivamente la propria vita. E questo si manifesta in modo lampante in amore e nel modo in cui si vivono le relazioni. La poca fiducia nell’altro, l’eccessiva gelosia, la mancanza di sufficiente autostima, l’accettazione di comportamenti del partner che vanno oltre il rispetto e che calpestano la dignità personale. Ma anche la scelta di partner sempre “uguali” con le stesse caratteristiche e con cui, inevitabilmente, si finisce per stare male arrivando alla conclusine della storia, ecc., sono tutti aspetti di uno stesso modus operandi che nasce dalla mancanza di comprensione di sé.

Dalla mancanza di ascolto e consapevolezza dei propri bisogni, desideri ma anche di tutti quei dolori e/o traumi che ci si porta dietro e che non si è elaborato a sufficienza (o per nulla). E che, come un film che si ripete, portano a vivere le stesse situazioni. Dimostrando che no, dal passato non si è imparato e che no, l’esperienza non ha insegnato ciò che avrebbe dovuto.

Come fare per imparare dall’esperienza vissuta

Un circolo vizioso che è bene fermare. E non solo per evitare di imbattersi in storie che non fanno per noi o che causano dolore. Ma anche per permettere ai rapporti giusti e agli amori con la A maiuscola, di poter vivere e crescere senza intoppi. Senza quelle zavorre che ci si porta dietro dal passato e che, non avendoci insegnato nulla, non fanno altro che caricare la storia che state vivendo di un trascorso che non gli appartiene e che è bene eliminare per lasciare posto a tutto il nuovo e bello che deve arrivare. Come?

Fermandosi e imparando a osservare le situazioni che si vivono con occhi esterni, imparando a farsi delle domande in grado di metterci in contatto con chi si è davvero, con la parte più profonda di sé, per comprendersi e per capire esattamente cosa si sta vivendo. Imparare a riconoscere la realtà e come noi stessi ci comportiamo e viviamo nelle diverse situazioni, infatti, è il modo migliore per fare tesoro dell’esperienza vissuta. Individuando le cose che no, non fanno parte di voi e di ciò che volete nelle relazioni sentimentali che vivete e diventando consapevoli di voi stessi, del perché le avete permesse o attuate. Analizzando ogni situazione o comportamento avuto e liberandovi dei motivi che li hanno generati.

Una liberazione che deve avvenire anche nei riguardi delle storie che si sono vissute e che sono finite. Imparando a lasciarle andare come un qualcosa che si è vissuto ma che è finito, prendendone solo il buono e lasciando scivolare via il resto. Senza che questo vi condizioni nel futuro e facendo tesoro delle esperienze passate come monito e punto di partenza per quelle future.

Un aspetto che è bene imparare a fare in generale, prendendo coscienza di sé e diventando padroni della propria vita sentimentale (e non solo). Permettendovi di fare tesoro degli “errori” e di lasciare che questi vi insegnino come vivere al meglio ciò che verrà senza ripetervi in un film già visto e che non vi è piaciuto. Ma vivendone uno tutto nuovo all’insegna del lieto fine.

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