Prendiamoci cura del nostro seno: tutte le cose da sapere (e da fare)

Una guida per prenderti cura del seno a 360°: dal beauty al fitness, passando per la salute e l'alimentazione. Senza dimenticare la scelta del reggiseno giusto

La salute del seno è fondamentale e spesso sottovalutata: si tratta infatti di una parte del nostro corpo importante e molto delicata, ma sei sicura di dedicargli le giuste attenzioni?

Immagina di prenderti cura del tuo seno come faresti con il viso, cioè con una metodica specifica. Il seno, infatti, ha una struttura unica formata da ghiandola mammaria e tessuto adiposo e muscoli pettorali, il tutto “avvolto” da una pelle delicatissima.

Ciò vuol dire che le cure da destinare al seno riguardano vari ambiti:

  • skincare
  • attività fisica
  • salute

Non da ultimo, anche la scelta del reggiseno ha il suo ruolo e, ovviamente, l’alimentazione. Curiosa della guida sulla cura del seno – è proprio il caso di dirlo – a tutto tondo? Prosegui la lettura.

Come mantenere il seno sodo e tonico

Il primo passo per mantenere il seno sodo e tonico è idratare la pelle con costanza: in questa parte del corpo la cute non è solo molto delicata, ma svolge anche un’importante funzione di sostegno. Questo vuol dire che è particolarmente esposta alla forza di gravità. Preservare l’idratazione cutanea vuol dire garantire alla pelle elasticità e compattezza, cioè i punti chiave della forma stessa del seno. Se non ci sono segni di cedimento, va benissimo l’abituale crema che usi per il corpo. In alternativa, puoi optare per creme specifiche dall’azione rassodante.

Come rassodare il seno

Il tuo seno sta per cedere o comincia ad apparire svuotato? Uno dei rimedi più efficaci per rassodarlo consiste nelle docciature di acqua fredda. Il freddo, infatti, ha un effetto vasocostrittore che, restringendo i vasi sanguigni, stimola l’irrorazione di sangue in superficie e rassoda pelle e muscoli. Il seno, quindi, diventa più sodo e pieno. Fai così: con il telefono della doccia esegui dei lenti movimenti circolari sempre più ampi partendo dal capezzolo e via via salendo verso il collo. In alternativa, puoi acquistare dei supporti specifici per le docciature per il seno da applicare al rubinetto della doccia: si trovano nei negozi di articoli sanitari oppure online.

Le creme rassodanti per il seno

Le creme specifiche per rassodare il seno sono formulate con principi attivi che migliorano l’elasticità cutanea, come il collagene e l’elastina. Si tratta di due proteine naturalmente presenti nel derma che hanno la funzione mantenere la tonicità e la compattezza dei tessuti.

Alcuni prodotti cosmetici per il seno contengono fitoestrogeni, sostanze che hanno un’azione simile a quella ormonale, senza effetti collaterali. Aiutano a mantenere la forma del seno, regalando un effetto lifting (anche se temporaneo).
Come si applicano le creme per il seno? Attraverso un massaggio circolare dal basso verso il collo, evitando di toccare il capezzolo. Questo movimento serve a stimolare la microcircolazione e a favorire l’assorbimento dei principi attivi.

Fitness: gli esercizi per allenare i pettorali

Carichi eccessivi di pesi rischiano di far sembrare il seno più piccolo di quello che è, perché potrebbero rendere ipertrofici i muscoli pettorali nei “punti sbagliati”. Allo stesso modo, non si può sperare che l’allenamento in sala pesi alle macchine per i pettorali lo faccia aumentare di una taglia. Quel che è certo è che un’attività fisica regolare contribuisce a mantenerlo alto e sodo. Il motivo? Allenare – nella giusta misura – i muscoli pettorali aiuta a sostenere tutti i tessuti di cui è composto il seno, pelle compresa.

Gli sport più indicati sono il nuoto e l’acquagym, dove l’acqua agisce come resistenza. Altrimenti, puoi eseguire esercizi a corpo libero da praticare anche a casa. Qualche esempio? I piegamenti sulle braccia da eseguire appoggiando le ginocchia al pavimento, per agevolarti nell’esercizio.
Un’altra idea è quella di stringere i palmi delle mani l’uno contro l’altro, tendendo i gomiti paralleli e all’altezza del seno.

Se preferisci usare i manubri puoi eseguire questo esercizio: sdraiati sul letto posizionando un cuscino sotto la schiena. Con in mano 2 pesi da 2 chili ciascuno, apri le braccia lateralmente, e poi chiudi i pesi sul petto, cercando di tenere i gomiti leggermente flessi.

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L’alimentazione per il seno svuotato

Innanzitutto, per non svuotare il seno, è fondamentale evitare i digiuni o seguire un’alimentazione povera di proteine. Ricorda: il collagene e l’elastina, che rendono la pelle soda, sono delle proteine! Poiché il seno risente delle variazioni di peso, se hai bisogno di perdere qualche chilo, evita il fai-da-te, ma chiedi la consulenza di un dietologo: ti prescriverà una dieta sì ipocalorica, che però non ti sciuperà il décolleté.

Per mantenere la forma soda e compatta consuma alimenti contenenti fitoestrogeni come: cereali integrali, legumi, germogli di soia, semi di zucca, di lino o di girasole, finocchi, e tutti gli ortaggi a foglia verde.

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Come scegliere il reggiseno

Il reggiseno giusto è quello che senti comodo e che non senti il bisogno di togliere una volta entrata in casa. Tutto dipende dalla taglia e dalla tipologia: le esperte di corsetteria assicurano che c’è un modello per ogni forma di seno.

Prima di addentrarci nella scelta del reggiseno giusto, sappi che la fascia sottoseno e le parti laterali delle coppe sono ciò che danno il vero sostegno al seno, e non le spalline, come comunemente si crede.

Per non sbagliare taglia, quando acquisti un reggiseno nuovo, chiudilo al gancetto più largo. Questo ti consentirà di regolarlo meglio quando gli elastici si allenteranno con il tempo. Se la fascia sottoseno scivola verso l’alto sulla schiena, probabilmente è troppo larga. Dovresti scegliere una misura di reggiseno più piccola e aumentare la misura della coppa. Per esempio, passare dalla 34A alla 32C.

Per quanto riguarda le coppe del reggiseno, devono abbracciare i seni senza comprimerli né lasciare spazi vuoti. In caso contrario, o sono piccole o troppo grandi. Quindi, mantieni la taglia di reggiseno, cambiando quella delle coppe. I modelli con ferretti devono adattarsi bene alle costole e allo sterno.

Molto importante è anche la parte centrale anteriore del reggiseno, cioè quella che poggia tra i due seni: se la taglia è giusta aderisce al corpo. Infine, le spalline: una volta regolate, non devono cadere dalle spalle né lasciare segni sulla pelle. Ed evita di comprare reggiseni in cui devi intervenire con operazioni di taglio e cucito. La prova finale che stai acquistando il capo corretto? La fascia che abbraccia l’intera spalle (sia laterale che posteriore) deve essere parallela al pavimento, e mai tendere verso l’alto o il basso.

Nei reggiseni sportivi il discorso cambia poiché va scelto in base all’attività sportiva: più è intensa più richiede una maggiore capacità di sostegno, che di solito è indicata sulle confezioni.

Dolore al seno

Può capitare di avvertire indolenzimento o tensione al seno: cosa vuol dire? Ci si deve preoccupare? Il dolore al seno può avere origini differenti: molto spesso questa sensazione è collegata all’arrivo delle mestruazioni, ma può essere anche un sintomo di gravidanza.

Il dolore al seno può essere collegato anche a una serie di patologie (come spiega l’Istituto Superiore di Sanità): per questo se verifichiamo che il dolore non è legato al ciclo mestruale o alla gravidanza è bene parlarne con il medico.

Gli esami per preservare la salute del seno

Quando si parla di esami del seno ci si riferisce a quelli per la diagnosi precoce del cancro. I fondamentali per la prevenzione sono l’ecografia e la mammografia.

  • L’ecografia impiega ultrasuoni per rilevare la presenza di un nodulo e ne studia la consistenza, solida o liquida, definendone la natura benigna, dubbia o maligna. Dovrebbe essere eseguita ogni anno a partire dai 30 anni.
  • La mammografia è la radiografia della mammella, è utile per scoprire la presenza di noduli, microcalcificazioni o altri segni indiretti di un tumore. Si basa sui raggi X che, attraversando il seno, imprimono su una lastra un’immagine in scala di grigio. Si esegue a partire dai 40 anni, ogni anno o ogni due anni.
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