Terme di Saturnia: vacanze benessere da sola

In vacanza da sola: 10 fughe all’insegna del benessere (fisico e mentale)

Senti il bisogno di staccare la spina, di allontanarti dalla routine quotidiana e concederti dell'ottimo tempo di qualità? Se vuoi partire alla ricerca di te stessa e non ti accontenti di una semplice villeggiatura, qui trovi 10 possibili vacanze all'insegna del benessere fisico e mentale

Il bioritmo della città non lascia respirare e alle volte può essere davvero frustrante gestire tutti gli impegni. Quante volte ci siamo sentite esauste a fine giornata e magari anche insoddisfatte? La vita ci pone davanti a periodi stressanti e gli effetti a lungo termine sulla nostra psiche (ma anche sul nostro corpo) si fanno sentire. 

Una buona soluzione per staccare un po’ e vivere in pace mentale è sicuramente quella di concedersi un viaggio. Non per forza un viaggio extra luxory in un resort alle Maldive, e nemmeno una gita fuori porta al parco dietro casa con tutta la prole al seguito. 

Quello che vogliamo suggerire è un viaggio in solitaria, un ritiro fisico e mentale dove concedersi giornate di puro relax e tempo per pensare, per meditare, per respirare di nuovo a pieni polmoni.

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1. In cammino

Il primo suggerimento per scacciare via i pensieri e vivere qualche ora con la mente leggera è proprio quello di camminare. Camminando soli con i propri pensieri ci si costringe a fare della sana e importante introspezione.

Il percorso più famoso in questo senso è il Cammino di Santiago ma non è certo l’unico. Percorrere una parte di via Francigena è un’ottima soluzione per chi è alla scoperta o alla ricerca di sé stesso. Storia e natura si fondono in un paesaggio reale ma incantato, soggiogato dal passare dei secoli e dalla bellezza naturalistica. L’antica via che porta da Canterbury (UK) a Roma e poi scende sino alla Puglia è oggi meta di molti viaggiatori in solitaria che vogliono godere della bellezza dei panorami e dell’accoglienza di chi lungo la strada si dedica all’accoglienza.

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2. In ritiro laico

La contemplazione è il convitato di pietra di questi luoghi isolati spesso immersi nella natura. Sentieri polverosi di campagna attraversano file di cipressi lungo antichi eremi, casolari e ville dove calma e pensiero si siedono all’imbrunire.

Chi medita in silenzio non vive il ritiro come una clausura, una privazione, ma come un momento di calma e appagamento, un esercizio dello spirito per ripulirsi delle ansie e dello stress dimenticato nelle tasche della vita quotidiana.

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3. Ospite in un luogo sacro

Ritirarsi in un monastero gestito da una comunità di monaci o frati locali significa vivere un’esperienza spirituale secondo i canoni tradizionali più classici, ascoltare la propria fede e parlare interiormente alle proprie paure e ai propri dubbi.

In questi luoghi le attività quotidiane svolte spesso non si limitano alla sola preghiera, ma si cerca di instaurare una vera e propria routine in cui attività manuali (come la cura dell’orto e l’erboristeria) si fondono a momenti spirituali.

L’esperienza in più? Si può scegliere di ritirarsi in luoghi spirituali di altre religioni, fedi che non sono per nascita e cultura la nostra. La chiave di volta sarà in questo caso sarà l’ascolto, l’osservazione e la pratica della meditazione.

Il più famoso luogo di questo tipo in Italia è il Lama Tzong Khapa, il monastero tibetano sito a Pomaia, vicino a Pisa. Aperto a tutti coloro che cercano pace e quiete, è popolato da monaci che vivono nel silenzio della contemplazione e nel rispetto, senza eccezione, di rigide regole di condotta. Pare che soggiornarci sia un’esperienza pressoché mistica.

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4. Nel deserto

Nella notte, nel deserto, sei solo con i tuoi pensieri sotto un cielo disegnato da milioni di stelle. Fuori sibila il vento, ma nella tenda è solo quiete e buio, il respiro calmo della terra. I dromedari chini dormono in fila sotto la duna di sabbia illuminata dal bagliore opaco della Luna. Il fuoco è spento, un rivolo di fumo esce pallido dalle braci ancora incandescenti.

Un’esperienza di una o due notti nel deserto è sicuramente una avventura ma anche un modo per rimanere soli con i propri pensieri. C’è chi nel deserto ha trovato idee geniali e chi ha invece rivoluzionato la sua filosofia di vita. Quando si è fuori da tutto, si ha tempo per guardarsi dentro.

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5. Alle terme naturali

Chi, oltre alla pace e al relax, cerca anche un senso di piacere rigenerante, oltre ad essere in cerca di un luogo in cui dedicarsi alla cura dello spirito necessita di un ritiro che metta a disposizione degli strumenti per la cura del corpo. Le terme naturali solitamente offrono un’esperienza completa con percorsi d’acqua, fanghi termali e saune naturali capaci di lavare le brutture della vita quotidiana da mente e fisico.

A beneficio di chi sente il bisogno di solitudine e purificazione, le terme naturali nel nostro territorio si estendono dai fianchi nevosi delle Alpi fino alle isole siciliane. Le più famose? Le terme di Saturnia in Toscasna, un fiore all’occhiello del nostro Paese.

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6. In cima a una montagna

No, non stiamo consigliando di partire verso la vetta dell’Everest o del K2 (non è davvero il caso di farlo, soprattutto in solitaria) ma di scoprire le bellezze dei boschi obliqui tra le Alpi o sull’Appennino e lasciarsi coinvolgere dal sentimento di libertà che disegnano tutti i sentieri di montagna.

Chi trova la propria pace mentale fra i monti è un esploratore che cammina senza cercare. La salita alla vetta e le passeggiate ad alta quota sono forse il miglior modo per allenare mente e corpo insieme, una coordinazione continua fra gli scarponi che camminano pesanti e i pensieri che invece aleggiano leggeri come sussurri. 

Una leggenda Inuit dice che dove fa più freddo i pensieri congelano e prendono forma, ma si possono vedere solo se si è capaci di osservare. Forse proprio questo contraddistingue chi sente il bisogno di salire verso l’alto per inerpicarsi su i fianchi di una montagna: osservare lentamente il sole che tramonta oltre i boschi o la natura che si sveglia all’alba.

Soggiornare in malghe e alpeggi, in una baita o in un rifugio montano è come un ritorno alle origini. La bruma, insieme alle primi luci del mattino, avvolge le vallate, scatenando un sentimento di resa e pace su chi vuole solo osservare e lasciarsi incantare dal paesaggio suggestivo.

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7. Facendo backpacking

Un’avventura zaino in spalla è un’idea fugace per vivere un week-end di stacco da qualunque tipo di “dramma” settimanale. Basta assicurarsi di avere un luogo sicuro dove pernottare (anche un semplice ostello) e partire in treno, in bus, a piedi… come si vuole! Per un paio di giorni potremo fare ciò che più ci fa sentire bene in totale libertà.

Raggiungere la spiaggia più vicina, al mare o al lago, inerpicarci tra i sentieri di qualche bosco, girare tra le viuzze di un piccolo borgo medievale, attraversare le colline tagliando tra le vigne e godere delle tante meraviglie che rendono l’Italia un Paese ricchissimo.

Chi viaggia zaino in spalla ha infatti la grande soddisfazione di imparare a sentirsi indipendente, autonomo e capace di cavarsela in ogni situazione.

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8. In bicicletta fra le campagne 

Sottili strade di campagna si snodano lungo i canali dei terreni agricoli in tutta Italia, disegnando nel paesaggio geometrie inaspettate. Nel Nord Italia i ciclopercorsi possono condurre chi si sposta in bicicletta da Torino a  Venezia facendogli attraversare l’intera Pianura Padana sino al Delta del Po. Lungo la coste adriatica e tirrenica le ciclovie seguono i percorsi sinuosi di baie e insenature da Ventimiglia a Reggio Calabria, da Trieste a Lecce. Nelle isole i sentieri da mountain bike permettono di scalare dune per raggiungere alcune delle spiagge più belle del mondo.

Ciò che coinvolge nella pedalata è che non ha bisogno di essere finalizzata a al raggiungimento di una vera meta, si può semplicemente perdersi nel flusso dei propri pensieri e assecondare il ritmo del nostro respiro. Mantenersi in costante movimento è un modo per tenere impegnata la mente e non farsi catturare dalla negatività.

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9. In viaggio on the road

Un bel check alla macchina e via! Chi ama guidare e ha bisogno di prendersi del tempo per riflettere può trovare appagante salire in auto e percorrere quelle strade secondarie, meglio se poco frequentate, che percorrono in lungo e in largo i diversi paesaggi d’Italia.

Con l’auto si può decidere di andare via per il week-end senza prenotare, soggiornare in un camping (o in glamping) per una notte e godersi solitudine e autonomia. Oppure organizzarsi, e fare tante tappe.

Chi viaggia spesso in macchina conosce il piacere del rumore del motore che accompagna quello dei pensieri, quella appagante sensazione di avere la facoltà di andare ovunque si voglia. 

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10. A casa da sole

Se per molti viaggiare significa evadere e lasciarsi alle spalle la routine quotidiana, per altri invece è proprio il bisogno di casa che ogni tanto li costringe a fermarsi.

Fermarsi a casa (da sole!) e soddisfare quei minuscoli piaceri che procrastiniamo sempre è un modo piacevole di trascorrere del tempo di qualità e di evadere dalla realtà caotica della settimana per coccolarsi tra le quattro mura domestiche.

Dedicarsi all’arte, ascoltare musica, sistemare il giardino o sedersi sul balcone in compagnia di un buon libro, preparare un bagno rilassante e cucinare qualche ricetta sfiziosa. Molto spesso ciò che serve per distrarsi è più vicino di quanto si pensi. Perché in casa i nostri momenti si colorano proprio delle sfumature più personali e intime!

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