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Quali sono le informazioni che non devi mettere necessariamente nel cv?

Non tutto ciò che credi va obbligatoriamente scritto: ecco alcune informazioni che non devi mettere necessariamente nel cv e i motivi per cui sono facoltative

Cercare lavoro è un processo lungo e talvolta frustrante, per questo è bene sapere quali sono le informazioni che non devi mettere necessariamente nel cv. Conoscere ciò che è facoltativo ti aiuta a stendere un curriculum più snello e intuitivo, dove a regnare sono le informazioni pregnanti.

Sì, perché di base ciò che rende perfetto un curriculum vitae è l’essenzialità: incasellare le proprie abilità, specificare le proprie esperienze, senza fronzoli e con il giusto linguaggio.

Il resto, a dire la verità, può essere superfluo. E se vogliamo dirla tutta, a essere superflue possono essere anche delle informazioni che pensavi fossero assolutamente necessarie. Vediamo quali sono.

Data di nascita

Ebbene sì: la data di nascita non è obbligatoria quando scrivi un curriculum. In primis, per una questione anti-discriminante: a parità di esperienza e formazione è (tristemente) logico che i candidati più “anziani” vengano scartati.

Poi, perché il curriculum è e resta sempre un documento che deve essere utile e che deve farti sentire bene. Deve farti brillare, mettere in mostra la parte migliore di te e al contempo fornire informazioni che servono ai recruiter per contattarti.

Dunque, sì al nome, al cognome, al numero di telefono e all’indirizzo mail. La data di nascita, invece, va messa solo se può esserti d’aiuto o qualificarti in qualche modo.

Indirizzo di casa

Anche qui, può sembrare strano ma l’indirizzo di casa rientra tra le informazioni che non devi mettere necessariamente nel cv. Anzi, per non fare errori sul cv è bene non metterlo, dato che non è un’informazione pregnante.

Per intenderci, nessuno verrà mai a farti un colloquio di lavoro a casa né tantomeno è interessato alla via in cui risiedi. In più, a dire la verità, nessuno deve spedirti nulla.

La cosa necessaria è la città di domicilio, specie se coincidente con il luogo dove si vuole lavorare. Un futuro datore di lavoro, infatti, non deve sapere dov’è situata casa tua per sceglierti. Deve semplicemente sapere se puoi raggiungere facilmente la sede, se sei disposta a spostarti e, soprattutto, guardare le tue qualifiche.

Informativa sulla privacy

In passato, inserire l’Autorizzazione al Trattamento dei Dati Personali all’interno del curriculum vitae era necessario. In sostanza si dava a chi riceveva il documento l’autorizzazione a trattare e usare dati coperti e tutelati dalla legge sulla Privacy italiana e dal Regolamento Generale sulla Protezione Dati.

A partire dal 2018, però, la privacy è rientrata tra le informazioni che non devi mettere necessariamente nel cv. Ciò significa che ogni candidato può scegliere in modo del tutto personale se inserirla o non inserirla.

I candidati che non inseriscono l’autorizzazione riceveranno dal futuro datore di lavoro (qualora fosse necessario) una chiamata o una comunicazione per l’uso dei loro dati, con tanto di spiegazione del motivo per cui tali dati dovrebbero essere utilizzati.

Firma

Anche la firma è uno dei dati che non vanno necessariamente inseriti nel cv. Considerando che i formati sono del tutto digitali, la firma è superflua a meno che non si intenda lavorare nel pubblico.

Quando questi elementi vanno messi nel cv?

Data di nascita, indirizzo, informativa sulla privacy e firma sono informazioni che non devi mettere necessariamente nel cv, a meno che, attenzione, non siano espressamente richieste.

Questo tipo di dati, infatti, possono essere chiesti da aziende e datori di lavoro che, per esempio, hanno bisogno della data di nascita perché stanno assumendo persone in un certo range d’età (per esempio under 40) o con una certa quantità di esperienza (a esempio, 5 anni in un certo settore).

Lo stesso vale per l’indirizzo, che può essere richiesto qualora una piccola impresa decida di privilegiare persone immediatamente più vicine rispetto a persone più lontane.

Abbiamo poi già detto che la firma è obbligatoria per il pubblico, mentre riguardo alla privacy potrebbe essere richiesta nel caso in cui il curriculum debba passare da un grande dipartimento delle Risorse Umane, che potrebbe decidere di smistarlo in maniera diversa rispetto a quella designata dal candidato.

Cosa, invece, non va mai inserito nel cv?

Ci sono, invece, delle cose che non vanno mai inserite nel curriculum, che possono anche coincidere con delle domande spinose in sede di colloquio. Non è necessario specificare se si è nubili o sposate: oltre a essere un’informazione superflua, non è affare di nessun datore di lavoro qual è la tua situazione sentimentale.

Per nessuna ragione bisogna motivare lunghi periodi senza lavoro: se dovesse essere necessario, al colloquio si potrà liquidare la domanda in maniera secca e non dettagliata.

Lo stesso vale per il numero di figli che si ha o per la mancanza di questo o quel titolo di studio: per intenderci, se non si è in possesso di una laurea, non serve che nel curriculum si scriva che si erano iniziati gli studi e che si sono poi troncati all’improvviso.

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