AGGIORNAMENTO DEL 5 MARZO 2018

C’è tempo fino al 31 marzo per integrare le domande incomplete per il bonus asilo nido

C’è tempo fino al 31 marzo per integrare le domande per il bonus asilo nido 2017, nel caso non sia stata spedita in tempo utile tutta la documentazione richiesta per avere il contributo. Lo rende noto l’Inps, a fronte di numerose richieste di riesame delle pratiche bloccate. La possibilità di completare le istanze carenti  – e di accedere al beneficio  – è data agli utenti che non hanno allegato  le ricevute delle rette di tutti o parte dei mesi di frequenza compresi tra settembre e dicembre 2017. Rientrano in gioco anche le richieste inizialmente respinte per la mancanza delle “pezze d’appoggio”. I documenti relativi alle spese sostenute  lo scorso anno possono essere inviati all’Istituto di previdenza solo per via telematica,  utilizzando la nuova funzione attivata sul portale ufficiale (inps.it). Il genitore interessato potrà inserire le mensilità “aggiuntive” attraverso l’area riservata, accedendo al menù “allegati domande”. Dopo aver selezionato la domanda da integrare e la tipologia di documento da inserire (es: fattura), saranno visibili, oltre a tutti i mesi già richiesti in domanda, i mesi (“settembre”, “ottobre”, “novembre” e “dicembre”) non inseriti all’atto della domanda (in rosso), dando così la possibilità di allegare la documentazione di spesa.  Per inserire le mensilità aggiuntive,  con riferimento a domande che risultino già nello stato di “respinta”, sarà necessario inviare una motivata richiesta di variazione tramite la funzione “allega nuovo documento su respinta”, presente nel menù “invio richiesta di variazione”.  Una volta ripristinato lo stato “da istruire”, il richiedente potrà allegare la documentazione relativa ai mesi non indicati in domanda con le modalità sopra descritte. Non sarà necessario recarsi agli uffici territoriali Inps, ai quali competono le istruttorie.  Gli addetti vedranno la documentazione online.
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È operativo anche per il 2018 il “bonus nido”, uno dei nuovi incentivi di sostegno alla maternità previsto dalla legge di Bilancio (è stato introdotto nel 2017). Il contributo economico, pari a mille euro l’anno, può essere richiesto all’Inps a partire dal 29 gennaio 2018. Non ci sono limiti di reddito. Ma attenzione. La cifra messa a disposizione per l’intero 2018, e per tutti i genitori potenzialmente interessati, si ferma a 250 milioni di euro. Potrebbe non bastare. E non sarà cumulabile con le detrazioni dal 730 relative alla frequenza all’asilo nido. E non può essere fruito in mensilità coincidenti con quelle del bonus infanzia (il contributo per nidi e baby sitter che sostituisce il congedo parentale).

Per che cosa si potrà richiedere il bonus

Il bonus consiste in un contributo complessivo annuo di 1.000 euro destinato a sostenere due tipi di spese per i figli più piccoli:

– il pagamento delle rette per la frequenza di asili nido, pubblici e privati;

– il pagamento di forme di supporto domiciliare a favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.

L’erogazione del bonus avverrà con cadenza mensile e in 11 “rate” per gli asili nido (sempre che non ci sia un arretrato da recuperare) e in unica soluzione per il supporto domiciliare. Il contributo non potrà comunque superare la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta. Nel caso in cui la retta mensile sia inferiore a 90,91 euro, tradotto in soldoni, si avrà un contributo pari alla spesa sostenuta (ad esempio: una retta mensile di 80 euro darà diritto ad un contributo mensile di 80 euro).

A chi spetta il bonus asilo nido

Il premio spetta ai cittadini italiani o comunitari, residenti in Italia, genitori di minori nati o adottati dal primo gennaio 2017. Spetta anche ai cittadini extracomunitari residenti in possesso del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo o di una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione Europea. Ai cittadini italiani sono equiparati i cittadini stranieri con lo status di rifugiato politico o con la protezione sussidiaria.

A richiedere il bonus dovrà essere il genitore che ha affrontato la spesa per l’iscrizione all’asilo nido. Nel caso di agevolazione per supporto domiciliare, il richiedente dovrà essere anche convivente con il figlio malato. 

Come richiedere il bonus asilo nido

La domanda andrà presentata online, a partire dal 29 gennaio ed entro il 31 dicembre 2018, con una delle tre modalità fissate dall’Istituto di previdenza: tramite il portale Inps, accedendo ai servizi telematici ad hoc, con il Pin, lo Spid o  la Carta nazionale dei servizi; utilizzando il Contact center integrato (numero verde 803.164 gratuito da rete fissa al numero 06164.164 da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante); rivolgendosi a un patronato.

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