Multe più salate nel nuovo Codice della strada

Il provvedimento di modifica del Codice della Strada è ancora in lavorazione ma ci sono importanti novità: ecco cosa cambia e cosa resta rispetto a quello precedente

Cambia di nuovo il testo provvisorio del provvedimento di modifica del Codice della Strada in lavorazione alla Camera. Salvo altri cambiamenti (il testo è ancora in discussione), sparisce l’innalzamento della velocità a 150 km/h sulle autostrade a tre corsie, la possibilità per le biciclette di andare contromano e il divieto di fumo alla guida. Compaiono però alcune novità.

Le proposte sparite

Tra le disposizione annunciate e poi cassate, per ora, ci sono l’innalzamento a 150 chilometri orari del limite di velocità sulle autostrade con almeno tre corsie e il divieto assoluto di fumare all’interno dei veicoli (che resterà in vigore se a bordo ci sono donne incinte o bambini).

Le proposte rimesse ai Comuni

Il via libera alle bici contromano e la creazione di uno spazio ad hoc per i ciclisti davanti agli stop o ai semafori – una fascia chiamata “casa avanzata” – verranno rimessi alle valutazioni e alle decisioni dei singoli comuni, non più calati dall’alto, ovunque. Ogni amministrazione locale deciderà per sé, e per il proprio territorio, con l’onere di garantire maggiore sicurezza a chi va in bicicletta. La “casa avanzata”, ad esempio, potrà essere realizzata nelle strada con il limite di velocità a 50 chilometri orari e dovrà essere raggiungibile grazie a una corsia riservata posta a destra delle auto, lunga almeno 5 metri.

Le novità

1. La strada scolastica

Una delle new entry assolute è una tipologia particolare di strada, la strada scolastica. I comuni dovranno “stabilire limitazioni alla circolazione almeno negli orari di attività didattica e di ingresso e uscita degli alunni”, adottando almeno una di queste misure: il limite massimo di velocità portato a 30 chilometri orari o ancora a meno, la delimitazione di zone a traffico limitato.

2. Scooter in autostrada

In autostrada e in superstrada, altra new entry, potranno viaggiare anche moto e scooter di cilindrata sotto gli attuali 150 cc, purché i guidatori siano maggiorenni.

3. Monopattini

Pattini a rotelle, skateboard e monopattini a spinta saranno autorizzati a circolare sulle piste ciclabili, nelle aree pedonali e sugli spazi riservati ai pedoni. Per le biciclette viene indicata la necessità che il sorpasso da parte dei veicoli sia fatto assicurando una “maggiore distanza laterale di sicurezza”, stabilita in almeno un metro e mezzo fuori dai centri urbani.

4. Uso di smartphone e tablet

Aumentano le multe per l’uso di “smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento della mani dal volante”: per la prima violazione la multa viene aumentata (salendo a un importo compreso tra 422 e 1.697 euro) e si prevede la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da 7 giorni a 2 mesi. Nel caso di recidiva – con due infrazione nell’arco di un biennio – è confermato il congelamento del documento di guida da 1 a 3 mesi, in aggiunta ad una sanzione maggiorata. E verrà raddoppiata la decurtazione dei punti patente (da 5 a 10 punti).

5. Guida sotto l’effetto di droghe

Per quanto riguarda la guida sotto l’effetto di droghe, ad oggi già perseguibile, “l’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope possa essere dimostrato attraverso gli accertamenti sulla saliva effettuati, nel rispetto dell’integrità fisica, presso laboratori accreditati, fissi o mobili”.

6. Aree di sosta per i disabili

Per chi sosta sugli spazi destinati ai disabili o parcheggia sui marciapiedi è previsto un aumento della decurtazione dei punti (da due a quattro) e l’aumento delle sanzioni amministrative. Le multe per gli automobilisti vanno da un minimo di 161 euro (non più 85) ad un massimo di 647 (non più 334), raddoppiata anche la cifra per i ciclomotori: la sanzione va dagli 80 ai 328. Prevista anche una decurtazione di 2 punti per la sosta su spazi riservati alla ricarica dei veicoli elettrici.

Attenzione, però. Il testo ballerino della legge di riforma potrebbe cambiare ancora. Per la presentazione degli ultimi emendamenti è stato fissato il termine del 3 giugno, dopodiché inizierà la discussione vera e propria. Poi si passerà al Senato, con altri giri di valzer da mettere in preventivo.

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