Rappresentanti di classe: basta “questua” per la cassa comune

Il pagamento per le attività di classe come laboratori didattici e gite d’istruzione diventa digitale. Ognuno può pagare per sé o delegare il rappresentante. Tra i vantaggi la possibilità di portare le spese in detrazione

Tasse, laboratori didattici e gite d’istruzione, visite guidate e contributi volontari: da quest’anno dovremo dire addio ai versamenti in contanti per le spese scolastiche. Dalla scorsa primavera tutti i pagamenti in favore delle istituzioni scolastiche e universitarie devono infatti transitare su PagoPa, il sistema di pagamenti della Pubblica amministrazione. E adesso, con l’inizio del nuovo anno scolastico, è il momento di prendere confidenza con il nuovo sistema. Un sistema che tra le altre cose faciliterà non poco la vita dei rappresentanti di classe, fino a ieri costretti a raccogliere “a mano” le quote dai genitori della classe per poi versarli in un’unica soluzione alla scuola. Grazie alle nuove piattaforme informatiche, potranno evitare questa noiosa operazione.

Come funziona Pago In Rete

Tra gli strumenti digitali che le scuole possono utilizzare per far transitare i pagamenti c’è quella messa a disposizione dal ministero dell’Istruzione, “Pago In Rete”, adottata a oggi da circa il 37% degli istituti, in pratica una scuola ogni quattro. Grazie a questo sistema i genitori non ricevono più il vecchio bollettino cartaceo o la comunicazione della scuola, ma avvisi di pagamento digitale, che trovano direttamente sul sito istruzione.it/pagoinrete/, all’interno della loro area privata. Accedervi è semplice, perché dopo avere chiesto e ottenuto l’autorizzazione, la scuola invia ai genitori una notifica via email, e questi non devono fare altro che entrare nel portale usando le credenziali già utilizzate per l’iscrizione a scuola, lo Spid o la Carta d’identità elettronica.

Ognuno potrà pagare per sé

Pago In Rete ci dà una mano anche a velocizzare i pagamenti collettivi, come appunto i laboratori o le uscite didattiche. In questo caso, infatti, il rappresentante di classe non è più costretto a rincorrere i genitori per ottenere le singole somme, perché ciascuno di loro riceve il suo avviso, e potrà pagare direttamente l’istituto. Se invece la classe fa ancora la cassa comune, e, come fino ad oggi accade, il rappresentante ha già a disposizione la somma collettiva, gli altri genitori possono delegarlo per pagare in un’unica operazione tutti gli avvisi intestati ai singoli alunni, sempre tramite Pago In Rete. È sufficiente informare la scuola, che dovrà abilitarlo, dopodiché questi potrà versare il denaro mediante un “carrello di classe” gestito dal sistema. Ciascun genitore avrà a disposizione la sua ricevuta personale, che potrà scaricare per portare la somma in detrazione.

Bollettini virtuali o cartacei, come si paga

Se la tua scuola non ha aderito a Pago In Rete, significa che utilizza altre piattaforme digitali, sempre collegate al circuito PagoPa. In tutti i casi, ci sono due modi per saldare: subito online, tramite carta di credito o addebito sul conto corrente, oppure scaricando sul pc il bollettino virtuale. A quel punto si può versare la quota via homebanking o con la App della banca, inquadrando il QR code che si trova sul documento. Chi invece preferisce pagare di persona, può stampare il bollettino e saldarlo in banca, alle Poste, al Bancomat, o in un Tabacchi. È comunque possibile portare in detrazione la spesa, basterà conservare la ricevuta di PagoPa. Da novembre sarà possibile pagare anche dalla App IO.

La App per fare la cassa comune

Al di là del sistema usato dal singolo istituto, oggi esistono anche altre App e sistemi di pagamento che aiutano a velocizzare la raccolta delle quote di classe, gestire le spese scolastiche comuni da un solo conto ed effettuare i pagamenti sia singoli che collettivi. La prima nata si chiama ScuolaPay, App gratuita di peer to peer che consente di inviarsi denaro tra privati gratuitamente. Basta scaricarla sullo smartphone e ricaricarla gratuitamente dal proprio conto corrente. Il rappresentante o la persona delegata ai pagamenti di classe potrà creare una raccolta ad hoc o un evento e raccogliere le quote dai genitori, e infine pagarle alla scuola via PagoPa. Basta inquadrare dalla App il Qr code del bollettino virtuale, oppure inserire i dati del documento dal sito di ScuolaPay.

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