Arrivano le zanzare: sai come proteggerti? Segui i nostri consigli

  • 28 04 2013

E’ iniziata la stagione delle zanzare: Claudio Venturelli, esperto entomologo, ci spiega cosa possiamo fare per proteggerci da questi fastidiosi insetti

Dottor Venturelli, le punture delle zanzare sono fastidiose, per grandi e piccini: c’è qualcosa che possiamo fare per prevenire l’invasione di zanzare nelle nostre case, tipica di questa stagione? I nostri comportamenti possono essere fondamentali nella riduzione delle zanzare che ci circondano e ci infastidiscono nei nostri giardini. Innanzitutto è necessario considerare le zanzare come animali che condividono gli spazi con noi, ovunque si vengano a creare situazioni favorevoli al loro sviluppo, ovvero dove è presente acqua stagnante. Noi per loro siamo una risorsa fondamentale in quanto forniamo alle femmine di queste specie le proteine necessarie per far maturare le loro uova proprio attraverso il sangue che, con le loro punture, le femmine ci succhiano. Per coloro che le studiano (gli entomologi), è interessante vedere le zanzare anche nel loro ruolo ecologico, cioè facenti parte di quella catena alimentare che regge l’intero ecosistema. Le zanzare sono cibo per molte altre specie animali sia da adulte sia nei diversi stadi giovanili. Nella loro vita acquatica (quando sono larve) sono anche utili: sono piccole ma efficaci “biofiltratrici”, insomma mentre mangiano filtrano le sostanze organiche, batteri, alghe ecc, presenti nell’acqua. Capisco che ciò non sia sufficiente a rendercele simpatiche ma almeno ci diamo una motivazione sul perché non vorremmo (né potremmo, d’altronde!!) sterminarle tutte.


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Da cosa bisogna cominciare? Può darci dei consigli pratici su cosa fare, ad esempio per chi ha giardini o terrazzi?

Abbiamo appena detto che le larve vivono in acqua, questa fase dello sviluppo delle zanzare è quella più semplice da controllare ma direi da considerare per trasformare i nostri buoni propositi in  “buone azioni” quotidiane. La prima azione, in termini di efficacia, è quella di non lasciare ristagni d’acqua in giro, svuotare eventuali contenitori che si siano riempiti a causa di piogge, irrigazioni o altro. Trattare adeguatamente ovvero con prodotti che si possono acquistare in farmacia, nelle ferramenta ma ormai anche nei banche di negozi e supermercati definiti “larvicidi” tutti i ristagni d’acqua non eliminabili, come ad esempio le caditoie di raccolta dell’acqua piovana, grigliati, ecc., evitando di ricorrere a fili di rame, monetine da 1, 2 o 5 centesimi, perché del tutto inutili e senza alcuna efficacia.

La prevenzione va fatta solo in questa stagione o, anche in inverno, si può fare qualcosa ?

La prevenzione che ha maggiore efficacia è quella fatta in questa stagione in quanto le condizioni meteo climatiche sono le più favorevoli allo sviluppo di colonie di zanzare. Va considerato che in Italia ne esistono circa 70 specie diverse delle circa 3.200 presenti nel mondo. Di queste 70 alcune svernano come adulte negli scantinati, nei sottotetti e in altri luoghi protetti, contro queste si potrà intervenire con forme preventive mettendo reti anti-insetto alle finestre (le classiche zanzariere) utili anche in estate. Altre specie, come la Zanzara Tigre (Aedes albopictus), svernano come uovo che cade in una sorta di letargo ma che alla primavera successiva quando si hanno le condizioni a loro favorevoli (T° > di 10° C., 11,5 ore luce, presenza di acqua)schiudono originando le nuove popolazioni che nel giro di poche settimane possono raggiungere numeri davvero incredibili. Basti pensare che da una coppia di zanzare nata in aprile, se non intervenissero fattori di contrasto al loro sviluppo (malattie, disinfestazioni, predazione, ecc.) ad ottobre potremmo contare ben 2.500.000.000.000.000.000 di individui (duemilacinquecentomilioni di miliardi), non c’è male vero!!

Le zanzare in Italia possono essere pericolose?  

Alcune specie di zanzare lo sono sicuramente. Per esempio, lo è a pieno titolo la Zanzara Tigre da quando nel 2007 in Emilia-Romagna si è sviluppata la prima epidemia causata dalle punture di queste zanzare. Dobbiamo stare tranquilli, però, è stato un caso isolato che ha visto scattare immediatamente un sistema di lotta in grado di interrompere in pochissimo tempo l’espandersi della malattia. Allo stesso tempo dobbiamo rimanere sempre in allerta, soprattutto se andiamo in viaggio nei paesi dove sono presenti malattie trasmissibili dalle zanzare e non trascurare malesseri che dovessimo riscontrare al nostro rientro. Soprattutto, però, dovremo adottare tutta una serie di precauzioni per evitare di essere punti qualora nel Paese dove andiamo in vacanza o per lavoro, sia accertato il rischio.

Si ringrazia il Dottor Caludio Venturelli, entomologo presso la AUSL di Cesena

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