I falsi miti sull'alimentazione in gravidanza

Il confronto tra vecchie e nuove generazioni, sul tema della dieta in gravidanza, è sempre fonte di battibecchi interminabili. E anche molto stressanti...Infatti, ormai è noto quanto alcune credenze sull'alimentazione della donna incinta, siano assolutamente false e, anzi, addirittura potenzialmente dannose.

Uno su tutti, riguarda il presunto ruolo attivo di alcune bevande alcoliche nella produzione di latte materno. E, ancora, l'invito a mangiare per due, perché "il piccolo se non non cresce". Fortunatamente, oggi, l'attenzione all'alimentazione in gravidanza è molto alta ed è promossa dagli stessi medici, che controllano periodicamente la salute della futura mamma sia attraverso esami specifici (anticorpi della toxoplasmosi, glicemia...), sia attraverso il monitoraggio dell'aumento ponderale.

Primo falso mito da sfatare, immediatamente: le voglie alimentari non soddisfatte durante la gravidanza, non segneranno in alcun modo il benessere del bambino. Al massimo, innervosiranno un po' la futura mamma. Anche in questo caso, di fronte alla golosità, vincono sempre il buon senso e la giusta via di mezzo.

Gravidanza: i falsi miti sull’alimentazione

Le credenze popolari sull'alimentazione in gravidanza, sono dure a morire. Facciamo chiarezza su alcuni falsi miti che possono confondere le future mamme

 

L’alimentazione in gravidanza è sempre un tema scottante, soprattutto nel confronto tra vecchie e nuove generazioni. Esistono, infatti, molti falsi miti che riguardano la dieta della donna incinta. Si spazia dalla birra che farebbe venire il latte, sino ad arrivare alle mitiche voglie che, se non soddisfatte, potrebbero in qualche modo “segnare il bambino”. E cosa vogliamo dire dell’evergreen “mangia per due (per tre…)”? Per fortuna, oggi le future mamme sono maggiormente consapevoli riguardo all’alimentazione da seguire durante i nove mesi di attesa. E parte del merito va anche ai medici che monitorano costantemente l’aumento ponderale, evitando che questo diventi eccessivo e rischioso per la salute di mamma e bambino

Puoi e devi mangiare per due (o per tre...) - Falso

Attenta al peso

L’esortazione a prendere la terza porzione di lasagne o la seconda fetta di dolce, è un grande classico per le donne in gravidanza. Infatti, soprattutto nonne e parenti vari di una certa età, sono ancora convinti che la futura mamma debba mangiare per due, se non per tre in caso di gravidanza gemellare…Pena, rallentata crescita del feto.

E fino a non molto tempo fa, erano numerose le donne in dolce attesa convinte della veridicità di questa massima o, comunque, felici dell’esistenza di una credenza che desse il via libera a ogni tipo di eccesso alimentare e golosità. Invece, per fortuna, oggi l’educazione alimentare in gravidanza è promossa in primis dagli stessi medici che ne seguono il decorso. Ciò che di certo (e di vero) sappiamo, è che la futura mamma deve seguire una dieta varia, ricca di acido folico e il più possibile equilibrata.

Senza cadere in estremizzazioni (ricerca della magrezza in gravidanza), l’aumento ponderale non dovrebbe essere eccessivo poiché ciò causerebbe problemi soprattutto alla fine della gestazione (rischio di diabete e ipertensione) e nel momento stesso del parto.

Bere birra (o vino) fa venire il latte - Falso

No agli alcolici in gravidanza e in allattamento

Uno dei falsi miti più duri a morire, nonostante il divieto dei medici, è che la birra (e, per alcuni, il vino) concorrano ad aumentare la produzione di latte materno. Questo tipo di credenza popolare è ancora accolta soprattutto da quelle future mamme che temono di non riuscire ad allattare.

In realtà, le bevande alcoliche come la birra o il vino, sono dannose sia per la salute della futura mamma, sia per il corretto sviluppo del feto. Infatti, l’alcol interferisce (negativamente) con la crescita del bambino.

No, quindi, all’alcol in gravidanza e durante l’allattamento: questa sostanza, infatti, passa anche nel latte materno. Per incrementare la produzione di latte, occorre attaccare il piccolo sin dal momento della nascita e a richiesta.

È bene ricordare che le sole bevande funzionali alla produzione di latte materno, sono l’acqua e le tisane dedicate alle neomamme (finocchio, anice…).

Basta il bicarbonato per disinfettare la verdura cruda - Falso

Attenta all’igiene

In gravidanza, il rischio toxoplasmosi va arginato ponendo estrema attenzione alle misure igieniche utilizzate quotidianamente.

Innanzitutto, e non è così banale, occorre lavarsi spesso le mani con acqua e sapone. Poi, se non si è immuni alla toxoplasmosi (si stabilisce con i risultati delle prime analisi del sangue), è vietato consumare carne cruda (nonché salumi o carni lavorate crude). Anche il pesce crudo (per esempio, il sushi) sarebbe da evitare per il rischio di contrarre altri tipi di infezioni pericolose.

Per quanto riguarda la verdura cruda, via libera alle insalate a patto che gli ortaggi siano lavati alla perfezione. Occorre anche che la verdura cruda (soprattutto quella acquistata ancora da pulire) venga disinfettata con apposite soluzioni poiché bicarbonato o limone non sono sufficienti a debellare alcune tipologie di germi.

Idem per quanto riguarda la frutta, ricordando di lavare le fragole (che provengono dalla terra) facendo loro “la doccia” sotto il rubinetto.

Il caffè è da eliminare completamente - Falso e vero

Caffè e cappuccino in piccolissime dosi

Un’altra convinzione riguardante l’alimentazione in gravidanza, coinvolge una delle bevande più amate dalla donne, ovvero il caffè (e i suoi golosi “derivati”, quali cappuccio, latte macchiato…).

Ma davvero è necessario smettere del tutto di bere caffè? Non proprio, perché ne è concessa una tazzina al giorno. Per tutte le altre voglie improvvise di caffè, meglio optare per l‘orzo o il decaffeinato (senza esagerare per il rischio reflusso gastrico).

Inoltre, il caffè disidrata e, quindi, è bene non abusarne. Perché non approfittare della gravidanza per disintossicarsi un po’ dalla caffeina? Magari introducendo nella routine quotidiana qualche tisana benefica e rilassante.

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