I TRE PATTI DA FAR RISPETTARE:

1. In caso di malattia

Niente rimedi fai da te. Le terapie del pediatra vanno seguite alla lettera. Spiega che cambiare cura sarebbe peggio per il bimbo.

I TRE PATTI DA FAR RISPETTARE:

2. Mai niente di nascosto

Al pomeriggio ha mangiato tre cioccolatini. Tu non lo sai, gliene dai un altro e finisce con il mal di pancia. Chiedi ai nonni di tenerti informata, ne va del bene del nipotino.

I TRE PATTI DA FAR RISPETTARE:

3. Sicurezza sempre

In casa, in auto, al parco, le precauzioni sono aumentate rispetto a un tempo, ma servono. Di’ ai nonni: «È noioso allacciare le cinture, però il bambino sarà più sicuro. E voi più sereni».

LE TRE LIBERTÀ DA CONCEDERE:

1. Rispetto per l’autonomia

Non chiamare per sapere se tuo figlio mangia, dorme, gioca. Come ti sentiresti se il tuo capo ti chiedesse un feedback ogni mezz’ora?

LE TRE LIBERTÀ DA CONCEDERE:

2. Sì a un cartone in più

Ricorda che la nonna di solito non è una ragazza nel fiore degli anni: un bambino richiede energie che potrebbero mancarle di tanto in tanto. Non pretendere che intrattenenga il nipotino come un’animatrice in ludoteca.

LE TRE LIBERTÀ DA CONCEDERE:

3. Ok ai cambiamenti

È importante rispettare le abitudini dei bambini, ma quelle anche dei nonni che se ne occupano: se in casa loro si pranza alle 12 invece che alle 13, va benissimo. Curare il nipotino non deve richiedere un sacrificio troppo grande.

Nipoti dai nonni: sì ma con le regole della mamma

Se è vero che in Italia il 33 per cento dei senior si prende cura dei nipotini, allora vale la pena andare d’amore e d’accordo! Qui trovi 6 suggerimenti infallibili

Quando si ha un bambino sono un grande supporto, pratico e affettivo: dei nonni ci fidiamo perché sono i familiari più vicini a noi e perché hanno già cresciuto dei figli. Ma il rapporto fra genitori junior e senior non è tutto rose e fiori. Le incomprensioni non mancano, perché l’esperienza dei più anziani può diventare un’arma a doppio taglio e il loro modo di fare consolidato entra in conflitto con il nostro. «Succede perché è cambiato il modo di essere genitori: oggi siamo portati a seguire non le tradizioni, ma regole che arrivano da figure esterne alla famiglia, come pediatri, maestre, psicologi» commenta Marina Zanotta, psicoterapeuta dell’età evolutiva. «Può essere difficile abituare a queste novità chi appartiene a un’altra generazione».

Ci si mettono persino le difficoltà “tecniche” a intralciare i rapporti: un test diffuso dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale dice che i nonni sono poco preparati su questioni come la sicurezza. Un esempio? Molti non sanno bene come sistemare il seggiolino per l’auto. C’è però un’altra faccia della medaglia. «Seguire alla lettera le regole degli esperti non è sempre un vantaggio. E in questi casi il senso pratico dei nonni aiuta a tornare con i piedi per terra. Su un punto però bisogna essere chiarissimi» prosegue Zanotta. «Le scelte di un genitore vanno sempre legittimate e le regole stabilite da mamma e papà vanno rispettate da tutti, nonni compresi». E bisogna cercare un equilibrio: «Il piccolo non deve scegliere chi è più brava, la mamma o la nonna: se fra le due parti ci fosse tensione, lui si sentirebbe colpevole».

Ecco 6 consigli su come evitare i conflitti e tenere il punto.

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