Renato Pozzetto

Lei mi parla ancora, Renato Pozzetto emoziona: di cosa parla lo struggente film di Pupi Avanti

Una storia che commuove, una pellicola diretta da Pupi Avati e un inedito Renato Pozzetto: ecco perché Lei mi parla ancora è un film assolutamente da non perdere

L’amore, quello che non finisce mai. Quello che dura per sempre, che cinge in un eterno abbraccio due persone, a dispetto della morte: è quello che troviamo nel film Lei mi parla ancora, tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi.

La pellicola, disponibile su Sky da lunedì 8 febbraio, è diretta da Pupi Avati. La storia che racconta è sospesa tra la dolcezza e la malinconia, tra la nostalgia e la consapevolezza che neanche l’ultimo respiro può scacciare dal nostro cuore chi ci ha vissuto, rallegrandolo e facendolo pulsare.

Lei mi parla ancora, la trama

La storia comincia quando Nino (Renato Pozzetto) è costretto a dire addio a Caterina (Stefania Sandrelli), l’amore della sua vita. Nessuno è mai preparato all’ultimo saluto alla propria metà, nessuno sa mai bene come superare un lutto così straziante.

Nino e Caterina erano sposati da 65 anni e il loro era il vero amore, quello che arriva e cambia tutto. Tra i due c’era stato il colpo di fulmine, poi sono arrivati il matrimonio, una casa, i due figli Vittorio ed Elisabetta e lo riscoprirsi grati e saggi insieme.

La loro relazione era di quelle che facevano scuola, di quelle da manuale, che si dovrebbero raccontare come una fiaba. Non stupisce, dunque, che la morte di Caterina lasci Nino sconfortato, alla deriva, stanco. La sua scintilla vitale sembra essersi spenta insieme alla donna che amava.

Eppure, all’improvviso, arriva l’idea che cambia le cose. La figlia Elisabetta presenta al padre Amicangelo (Fabrizio Gifuni). È un editor di professione e un aspirante scrittore dalla penna affilata. Il suo compito? Raccogliere le memorie di Nino, divenire il suo ghostwriter.

Il rapporto tra Nino e Amicangelo è centrale in Lei mi parla ancora, ed è secondo solo alla forza del sentimento per Caterina che Nino continua a esaltare con una forza straordinaria.

Amicangelo diventa, per Nino, confidente e avversario. Confidente perché è a lui che consegna le sue memorie più preziose, avversario perché, almeno all’inizio, non le comprende a pieno. I due, infatti, hanno caratteri opposti: Amicangelo è disincantato, Nino è sentimentale e innamorato.

Ciononostante, con il passare dei giorni, i due realizzeranno che l’essersi incontrati è un dono, che, per altro, darà vita eterna all’amore di Nino e Caterina.

Lei mi parla ancora, il libro di Giuseppe Sgarbi

Come abbiamo accennato, Lei mi parla ancora è basato sull’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi, padre del critico d’arte Vittorio Sgarbi e della sorella Elisabetta. Non si tratta di un romanzo, ma di un vero e proprio memoir che somiglia a una lettera d’amore tanto pacata quanto strappalacrime.

Giuseppe Sgarbi iniziò a scriverlo nel 2015, a 93 anni, poco dopo la morte della sua Caterina Cavallini, amorevolmente chiamata Rina. La pubblicazione arrivò nel 2018 e lasciò a bocca aperta migliaia di lettori.

La storia raccontata, infatti, è come una carezza data con una mano estremamente fredda: è dolcissima ma allo stesso tempo tagliente per via del potente senso di mancanza che trasmette. Esemplari sono le parole:

Il nostro è un amore che vive anche adesso che tu non vivi più. Per questo il dolore è così grande. ‘Finché morte non vi separi’ è una bugia. Il minimo sindacale. Un amore come il nostro arriva molto più in là. E il tuo lo sento anche da qui.

D’altronde lo scrittore e la sua Rina hanno attraversato di tutto insieme: la guerra, la fase di ripresa, l’avvio di una farmacia, un’alluvione, la vecchiaia, le malattie.

Pupi Avati ha preso questo intensissimo memoir e l’ha trasformato in una pellicola toccante, che, per altro, pare lo abbia segnato: durante la presentazione ufficiale ha infatti affermato che si tratta di uno dei suoi film più personali.

Renato Pozzetto, straordinario in Lei mi parla ancora

A rendere Lei mi parla ancora una pellicola imperdibile tra quelle disponibili su Sky nel 2021 è anche la performance di Renato Pozzetto. L’attore ottantenne si cimenta in un ruolo drammatico, per la prima volta dopo ben 70 film comici.

E la riuscita, diciamocelo, è perfetta anche perché Pozzetto si è immedesimato nella storia. L’attore e Pupi Avati si sono incontrati e confrontati e già in quell’occasione sono nate le prime emozioni: entrambi si sono commossi.

Pozzetto ha era preoccupato per questo “debutto”. La sua comprensione del personaggio, però, è andata oltre. L’attore ha infatti perso undici anni fa la moglie, Brunella Gluber, di cui era profondamente innamorato.

Dove vedere (e rivedere) Lei mi parla ancora

A partire da lunedì 8 febbraio Lei mi parla ancora sarà disponibile su Sky. Sarà trasmesso, per la precisione, su Sky Cinema alle 21.15 e potrà contemporaneamente essere visto on demand e su Now Tv.

La pellicola è stata realizzata da Bartlebyfilm e Vision Distribution in collaborazione con la storica Duea Film dei fratelli Avati, prodotto da Antonio Avati, Luigi Napoleone e Massimo Di Rocco per Vision Distribution e Bartleby film in collaborazione con Duea Film.

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