lavoro per donne ipertecnologiche

Non solo programmatrici: 5 lavori per donne ipertecnologiche

Non solo codici e numeri. Amare la tecnologia, infatti, non significa solo questo. Ecco, allora, quali sono i lavori per donne ipertecnologiche più richiesti sul mercato e che richiedono competenze (e doti) diverse dalla solita programmazione.

Anche se negli ultimi anni sembra che la tendenza stia cambiando, è ancora uso comune pensare che la tecnologia sia una prerogativa del sesso maschile. E in particolare le professioni in questo settore. Sfatiamo di nuovo questo mito (e pregiudizio), non è così. I lavori per donne ipertecnologiche esistono e sono tanti. E ce lo dimostrano personalità del calibro di Ada Lovelace (1815-1852), colei che scrisse il primissimo algoritmo informatico o Hedy Lamarr (1914–2000), che inventò il wireless (e per cui tutto il mondo ringrazia).

Donne che sono passate alla storia per la loro bravura, competenza e determinazione in ambito tecnologico. E che hanno aperto nuove porte e opportunità a tante giovani dopo di loro. Pensiamo, per esempio, a professioniste come Sheryl Kara Sandber, Direttrice Operativa di Facebook o all’italianissima Barbara Cominelli, Direttore Commercial Operations & Digital di Vodafone Italia. O ancora Susan Wojcicki, CEO di YouTube. Tutte personalità femminili di rilievo ai vertici di alcune delle più grandi aziende di settore.

Perché se è vero che (forse) dietro agli schermi questo mondo è ancora dominato dagli uomini, è vero anche che lavorare nella tecnologia non significa necessariamente ed esclusivamente programmare. Ma comprende tantissime altre opportunità, competenze e capacità. Ecco, allora, cinque lavori per donne ipertecnologiche, diversi, innovativi e, soprattutto, molto richiesti.

Product manager

Una delle professioni più ricercate e che non richiede doti tecniche di programmazione, è quella del product manager (o CEO del prodotto). Ovvero colui (o colei) che ha la responsabilità del prodotto durante tutto il suo ciclo di vita.  I suoi compiti vanno dalla definizione degli obiettivi commerciali, fino all’analisi delle diverse strategie di marketing da adottare per raggiungere ciò che ci si è prefissati.

Ma non solo. Deve anche coordinare le diverse professionalità in gioco (designer, ingegneri, sviluppatori, grafici o venditori) dalla progettazione, alla produzione. Fino anche alla promozione e alla vendita effettiva del prodotto. Il tutto andando a comprendere e interpretare le aspettative del cliente. Traducendo le sue esigenze in decisioni finali. Una figura chiave e centrale che, conoscendo ogni dettaglio del prodotto e del suo ciclo di vita, è in grado di accorciare le distanze tra domanda e offerta.

Customer success manager

Un’altra possibilità di lavoro per donne ipertecnologiche può essere quella di intraprendere una carriera come customer success manager. Tradotto, una figura di supporto che si occupa di migliorare l’esperienza del cliente col prodotto stesso (software). Aiutandolo a ottenere il massimo da ciò che ha comprato o che desidera comprare. Secondo alcuni studi, infatti, acquisire nuovi clienti costa molto di più che mantenerne uno già presente. Per questo, la figura del customer success manager, è essenziale per agevolare il rapporto e la soddisfazione del cliente verso l’azienda stessa. Facilitando il processo di compra/vendita.

Come un venditore quindi? Assolutamente no. Tra i suoi compiti, infatti, il customer success manager si occupa anche di parlare in modo individuale con i clienti. Organizzando e tenendo, in prima persona, webinar di gruppo e ogni tipologia di materiale volto alla formazione. Dimostrando così anche una completa conoscenza dell’articolo (requisito chiave per svolgere la professione con successo e uno stimolo in più per portare avanti la propria passione).

Digital marketer

In un mondo in continua evoluzione e che fa del web la sua arma di maggior competizione è indispensabile affidarsi alle mani esperte di una figura competente. Con una salda preparazione tecnica e tutte le conoscenze necessarie per muoversi con leggerezza e successo dentro al vortice dell’online. Parliamo del digital marketer (anche digital marketing specialist), lavori per donne ipertecnologiche, creative e con abilità comunicative non indifferenti.

Una figura che, interagendo sia con il proprio team che con i diversi potenziali utenti, si occupa di aiutare le aziende a migliorare le vendite, i servizi e i prodotti offerti. Andando a rispondere in modo mirato ed efficace alle esigenze dei consumatori finali. Un’esperta nella comunicazione digitale (con competenze di SEO, SEM, Social Media Marketing, Video Content, Google Analytics, ecc.). E che, tra le altre, progetta e gestisce le attività di web marketing, gli obietti e la mission dell’azienda, elabora strategie, definisce il budget e monitora i dati. Il tutto sfruttando abilmente le opportunità offerte direttamente dal web. Luogo che per una buona digital marketer non solo non ha segreti, ma rappresenta un contenitore ricco di opportunità di crescita e di successo.

UX designer

Quando si parla di lavori e donne ipertecnologiche non si può non citare una delle professioni più richieste del mercato, l’UX Designer. Ovvero il/la responsabile della User Experience, l’esperienza di un utente riguardo all’utilizzo di un prodotto digitale (app, sito web, software, ecc.). Compito principale dell’UX Designer, è quello di progettare in ogni sua parte (dall’inizio alla fine) un’interfaccia che consenta all’utente di “provare” in anticipo l’esperienza relativa al prodotto che andrà poi ad acquistare.

Una figura dalle molteplici competenze che vanno dall’analisi e ricerca sui comportamenti del cliente (anche tramite user test), alla vera e propria progettazione. Passando per la realizzazione di prototipi e sketch del prodotto, focalizzati su studi preliminari. Il tutto grazie alle sue abilità di osservazione, comunicazione, empatia e spirito d’iniziativa. Oltre alle sue competenze di disegno e progettazione e alla passione in ambito tecnologico.

Sale development representative

Lavorare nel settore della tecnologia non significa solo saper scrivere codici. È necessario (e fondamentale) anche che qualcuno sappia vendere ciò che viene creato. Ed è qui che entra in gioco il sale development representative o sales representative. Un lavoro per donne ipertecnologiche, portate al contatto con il cliente. Con grandi doti comunicative e di negoziazione. E con una profonda conoscenza e passione per il settore di riferimento.

Una buona sales representative, infatti, dovrà essere in grado di descrivere tutte le diverse caratteristiche del prodotto. Rispondendo (anche in anticipo) a ogni possibile domanda del potenziale cliente. Favorendo così la decisione di acquisto e trovando anche la soluzione più adatta per soddisfare ogni esigenza. Non delle semplici venditrici, quindi, ma professioniste che accompagnano ogni utente, passo dopo passo, verso la soluzione migliore e più adatta per lui.

Tante possibilità diverse e stimolanti per entrare nel mondo della tecnologia con professionalità e competenza. Potendo dare libero sfogo alla propria passione in una veste nuova. Più in linea con le proprie abilità o interessi e senza rinunciare alla possibilità di mettersi in gioco facendo ciò che si ama.

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