L'attore Timothée Chalamet

Timothée Chalamet diventa Edgar Mani di Forbice: lo spot del Super Bowl

In uno spot per il SuperBowl Timothée Chalamet interpreta Edgar Mani di Forbice, il figlio del protagonista del celebre film di Tim Burton

Timothée Chalamet diventa Edgar Mani di Forbice ma no, non è il sequel del cult movie firmato da regista americano Tim Burton, anche se tutti i fan del regista ci hanno sperato almeno un po’.

Si tratta, invece, di una pubblicità dal sapore agrodolce mandata in onda in occasione del Super Bowl: una delle tante sorprese del grande show sportivo che ha consacrato la vittoria dei Tampa Bay Buccaneers di Tom Brady.

Edgar, il figlio di Edward Mani di Forbice

Timothée Chalamet, la star più promettente di Hollywood (per charme e carisma) ci ha riportate indietro di 30 anni, all’interno del magico mondo di Edward mani di forbice.

L’attore è diventato il figlio del poetico personaggio immaginato dal genio visionario di Burton. E non è tutto qui: al suo fianco c’è anche Winona Ryder, nuovamente eterea e bionda come allora.

Il risultato? Un turbinare di emozioni cinematografiche che hanno lasciato senza fiato i nostalgici che prima del fischio di inizio del Super Bowl 2021 sono rimasti incollati allo schermo durante la presentazione del breve spot di un’auto elettrica della Cadillac. Ovviamente tutti speranzosi nel vedere quello che potrebbe essere il preludio di un secondo capitolo della fortunata pellicola, uscita nel 1991, che a distanza di anni non smette di sedurre tantissime persone.  

Lo spot green

Nello spot, diretto da David Shane sotto la supervisione di Tim Burton, il giovane attore è Edgar che ha lo stesso identico aspetto del padre Edward con cesoie e lame al posto delle mani, interpretato nel film originale da Johnny Depp. Al suo fianco ritroviamo Kim, il personaggio di Winona Ryder, affettuosa e bionda mamma.

Come per suo padre anche la vita di Edgar non è facile. Ogni giorno deve affrontare molte difficoltà a causa delle sue taglienti mani: giocare con gli amici, spostarsi in autobus o seguire le lezioni sono attività molto complicate. Fino a quando la madre gli regala una nuova e meravigliosa auto elettrica che in pratica si guida da sola (grazie al cruise control). Da quel momento la sua vita prende una nuova strada.

La benedizione di Burton

Una pubblicità omaggio che ha avuto il plauso e l’apprezzamento anche del regista dalla potente immaginazione, soddisfatto del figlio della sua fantastica creatura che affetta un ananas e buca un pallone da rugby con le sue lame, prima di mettersi al volante:

«È raro che un lavoro di cui sei orgoglioso continui a vivere e ad evolversi con i tempi, anche dopo trent’anni. Sono contento di vedere Edgar affrontare il nuovo mondo. Spero che sia i fan che coloro che si ritrovano al cospetto di Edward Mani di forbice per la prima volta si divertano»

Così ha dichiarato Burton in un comunicato stampa.

Edward mani di forbice, una parabola sulla diversità

Uscito nel dicembre 1990, il film è una romantica fiaba dark che riflette sul ruolo del diverso nella società. Artista anticonformista, Tim Burton, si è sempre sentito vicino agli outsider. «Mi piacciono le persone che hanno un aspetto strano, non so perché», aveva dichiarato anni fa al Festival di Venezia, premiato con il Leone d’Oro alla carriera. Dopo il successo di Batman, il regista di Burbank immagina il suo Frankenstein rimasto incompiuto.

Edward, interpretato da Deep, è particolare. Una creatura che ad ogni movimento rischia di fare male a qualcuno o bucare un materasso ad acqua con le sue lame taglienti. Adottato dalla famiglia Boggs si innamora della dolce Kim (Winona Ryder) ma dovrà fare i conti con una comunità perbenista e piena di pregiudizi che lo considera un mostro. Edward mani di forbice che ha festeggiato da poco i 30 anni dall’uscita in sala fu anche la consacrazione per Depp e la Ryder. Sul set i due iniziarono una storia d’amore durata sino al 1993.

La carriera di Timothée Chalamet

Timothée Chalamet, perfetto nel ruolo, conferma di essere l’attore del momento. A soli 24 anni, vanta una carriera dal futuro brillante. Una laurea in antropologia culturale alla Columbia University e l’arte nel sangue, suo nonno era lo sceneggiatore Harold Flender.

Con una serie di successi, messi a segno uno dietro l’altro, si è imposto prepotentemente nel panorama cinematografico, ed oggi è richiestissimo dai registi più influenti. Nel 2017, a 22 anni, è candidato come miglior attore protagonista per Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, perfetto nel ruolo di Elio, un diciassettenne alle prese con le prime esplorazioni sessuali.

È nata una star

Da stella nascente, Guadagnino lo lancia definitivamente nel firmamento. Da quel momento si susseguono solo ottimi ruoli che mettono in luce il suo talento cristallino. È nel cast di Ladybird e Piccole donne di Greta Gerwig. Nella pellicola Un giorno di pioggia a New York di Woody Allen dove interpreta l’indeciso protagonista.

Poi è il coraggioso Enrico V in The King, in attesa di vederlo nei panni dell’eroe fantascientifico nell’epico Dune di Denis Villeneuve, appena la pandemia lo permetterà, è stato scelto da Wes Anderson come interprete principale del suo The French Dispatch. Tra i suoi progetti futuri Guadagnino lo dirigerà nel film Bones & All, una storia d’amore a tinte horror.

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