Se state creando un giardino tutto vostro o un terrazzo fiorito e non volete rivolgervi ad un giardiniere esperto, allora potrebbero tornarvi utili alcuni consigli. Quello che vi mostreremo in questa guida è una raccolta di quelle che sono, a nostro avviso, le più belle piante rampicanti che potreste decidere di inserire nel vostro angolo di verde. Vediamo insieme quali sono e secondo quali criteri sceglierle.

Le migliori piante rampicanti

Le piante rampicanti sono un ornamento molto interessante, differente dalle solite siepi. Oltre ad essere molto belle, presentano molteplici vantaggi e grandi utilità. A causa della loro estensione, possono infatti isolare la casa dall’inquinamento atmosferico ed oscurare molte zone dell’esterno creando una certa privacy. Inoltre, non consentono ai raggi solari di battere direttamente sulle pareti: ciò porta ad evitare il surriscaldamento e a tenere la casa sempre fresca d’estate. In commercio esistono tantissime specie di piante rampicanti. Nella seguente guida, passo dopo passo, approfondiremo l’argomento elencando le migliori piante rampicanti e come sceglierle.

Le migliori piante rampicanti: il gelsomino

Se vogliamo coprire ringhiere di balconi o di terrazzi esposti sia a est che a ovest, scegliamo piante che vivano preferibilmente caldo e in piena luce solare. Uno degli arbusti che cresce bene sia nelle zone settentrionali che meridionali italiane è il gelsomino. Esso comprende circa duecento specie. Si adatta a qualsiasi tipologia di clima, poiché è una pianta piuttosto rustica.

È una pianta sempreverde, con poche esigenze, ha solo bisogno di alcune ore di luce al giorno, presenta un’infiorescenza bianca e molto profumata, cresce anche in fioriere di grandi dimensioni, “arrampicandosi” sui grigliati, alternando ai fiori bianchi del gelsomino il bosso, otterremo delle composizioni originali e molto belle. Nelle zone più fredde, però, bisogna tenere il gelsomino al riparo dalle gelate. Per poter migliorare lo sviluppo, bisognerà potare la pianta nei mesi invernali: ciò porterà alla nascita di bellissimi fiori bianchi. Per far arrampicare il gelsomino bisogna prima di tutto slegare i rami e dividerli, tagliare i pezzetti di spago naturale e poi legare i rami al graticolo senza stringere troppo. Col tempo poi dovrebbe arrampicarsi da solo. 

Gelsomino

Le migliori piante rampicanti: il plumbago

Coltiviamo anche i fiori settembrini, dalla forma simile alla margherita, per godere dei loro colori in settembre o il plumbago, un rampicante perenne dai fiori azzurri come il cielo. Non ha bisogno di molte cure, ha solo bisogno di innaffiature regolari e quotidiane durante la stagione estiva. Va rinvasata circa una volta ogni due anni, sempre scegliendo un vaso leggermente più grande del precedente. Unica precauzione: proteggerla dai geli invernali. Piantiamola in piena terra addossata possibilmente al muro, dove è più protetta o sotto a qualche grigliato ricoperto da arbusti rampicanti. Manteniamo al coperto i vasi durante l’inverno. Il nome “plumbago” deriva dalla credenza che questa pianta potesse guarire dagli avvelenamenti da piombo.

Le migliori piante rampicanti: l’edera

L’edera è senza dubbio una delle piante rampicanti più diffuse: chi non conosce questa pianta rampicante sempreverde che avvolge balconi, finestre e tronchi d’albero? Il motivo di tale diffusione è la facilità con la quale si coltiva. Non necessita di cure particolari e conserva la sua bellezza per tutto l’anno, anche di inverno. Viene molto usata per garantire la privacy e per fare ombra. L’edera è una pianta che presenta una pianta maschile e una pianta femminile. L’edera maschile presenta una foglia a forma palmata sia per quanto riguarda il contorno che le nervature. La parte femminile invece presenta una forma cuoriforme. Entrambe le piante fioriranno, ma i frutti saranno prodotti solo dall’edera femmina.

L’edera non sta a rappresentare una sola pianta ma diverse specie. Queste si differenziano per la loro grandezza e per la forma delle foglie: solitamente hanno 3/5 punte, di un verde uniforme, ma possono anche essere maculate di gallo oppure di bianco. I fiori dell’edera sono generalmente piccoli e sono di color panna. L’edera si arrampica molto facilmente su qualsiasi superficie ed è piuttosto resistente sia al clima freddo che a quello caldo.

Le foglie e i frutti sono tossici, quindi fate molta attenzione a non ingerirli. Ha bisogno di un terreno fertile e permeabile, da concimare ogni 20 giorni nel corso della stagione primaverile. Per evitare che diventi invasiva e parassitaria, però, dovrete potarla spesso, intervenendo con una forbice o una cesoia. L’edera si avvolge su se stessa ed è per questo motivo che, nella fantasia comune, è paragonata all’amore di due amanti che si avvolgono travolti dalla passione. 

Le migliori piante rampicanti: il glicine

Il glicine è tra le piante rampicanti più conosciute e coltivate. Si tratta una pianta tipica dell’Estremo Oriente. Ha radici e fusti robusti per cui è una pianta rampicante resistente e durevole. La caratteristica principale del glicine sono le infiorescenze a grappolo (pendono fino a 90 cm), di colore violetto (anche se le diverse specie presenti in commercio permettono di estendere la gamma cromatica), che si formano tra marzo e aprile; è per questo motivo che viene scelto generalmente per decorare il pergolato. Questa pianta preferisce le zone soleggiate ma si adatta facilmente a tutti i climi.

L’annaffiatura, pertanto, non deve essere eccessiva ma moderata e solo se il terreno è secco. Bisogna anche concimarlo con un fertilizzante granulare. Per poter usufruire degli splendidi fiori bisognerà, periodicamente, potarla. Il glicine va in riposo vegetativo da novembre a febbraio. In questo periodo è quindi opportuno effettuare le potature. Il glicine è dunque una pianta rampicante particolarmente consigliata, a causa del profumo delicato e del bellissimo colore dei suoi fiori. Il glicine ci ricorda un po’ i giardini inglesi: riesce a creare un’atmosfera romantica e con il suo profumo inebrierà tutto il circondario.

Le migliori piante rampicanti: la clematis

È una pianta che ha uno sviluppo poderoso e spettacolare. Infatti, essa durante il suo sviluppo sembra una parete vegetale. Esistono diverse varietà di Clematis: l’Apple Blossom, la Napaulensis, la Litte White Charm e l’Armandii. Quest’ultima presenta foglie coriacee e, tra i mesi di aprile e maggio, fiori bianchi ricchi di sfumature rosate. La Clematis richiede innaffiature regolari; bisogna cioè mantenere il terreno umido. Il concime deve essere liquido. Infine, la potatura va fatta a fine inverno.

Le migliori piante rampicanti: la passiflora

Questa pianta è chiamata comunemente fiore della passione. La Passiflora è un rampicante di origine Sud Americana. È una pianta che ben resiste al freddo e ai climi rigidi anche se predilige il caldo.  Le fronde della pianta si sviluppano velocemente e si arrampicano su qualsiasi superficie verticale. Per la sua particolare forma, quasi geometrica, si adatta molto bene ad ornare recinzioni, cancelli ma anche balconi. Occorre tuttavia ripararla dal vento. Per fare ciò è consigliabile piantare la pianta in prossimità di un muro che la protegga. Necessita di innaffiature regolari.

La pianta produce i suoi fiori da giugno a settembre. Al centro dei fiori ci sono degli organi vegetali verdi con variegature viola oppure blu-violaceo. All’apice il fiore è di un giallo acceso abbastanza appariscente.

Passiflora

Le migliori piante rampicanti: la bignonia

La bignonia è una pianta ornamentale rampicante che viene apprezzata per le sgargianti fioriture. I suoi fiori sono di colore arancione ed hanno la forma di una grande trombetta. Essi cominciano a svilupparsi a luglio e restano sulla pianta fino a settembre. La bignonia ha bisogno di un suolo ricco di sostanze nutritive. Per questo motivo è fondamentale concimarla con prodotti specifici per piante da esterno. Il concime deve contenere estratti vegetali per garantire un corretto apporto di sostanze utili.

Le migliori piante rampicanti: la bouganville

La Bouganville è una pianta rampicante di origine brasiliana ma che si è ormai sparsa in tutto il mondo. Sono adatte ai climi caldi. In Italia il clima è abbastanza favorevole, anche se prolifera meglio al meridione. Per chi le coltiva in vaso basta effettuare una piccola accortezza d’inverno, ovvero avvicinare la pianta ad un muro in modo da proteggerla dal clima rigido. Grazie ai suoi splendidi colori come il rosa, il fucsia o il viola, ci può davvero regalare cascate di fiori e un profumo incredibile. Le diverse varietà permettono di ottenere una gamma di colori davvero notevole.

Le migliori piante rampicanti: la dipladenia

La Dipladenia è una pianta sempreverde rampicante originaria dell’America centrale. Solitamente è coltivata in vasi appesi oppure su graticci o tutori. Non richiede particolari attenzioni per quanto riguarda il terreno, l’importante è mantenerlo umido, soprattutto durante l’estate preferendo innaffiature profonde ma sempre evitando ristagni d’acqua nella zona delle radici.

Le migliori piante rampicanti: la lonicera caprifoglio

La Lonicera Caprifoglio è una pianta che non sfigura in giardino grazie alla sua spettacolare infiorescenza. Il nome volgare di “abbracciabosco”, usato in molte zone per indicare questa caprifogliacea, è dovuto al suo portamento rampicante che spesso causa la morte della pianta ospite. È conosciuta fin dall’antichità e i greci ne facevano uso terapeutico. Si narra infatti che un decotto fatto con le sue foglie sia d’aiuto per le vie urinarie, e che i fiori abbiano proprietà antisettiche, antireumatiche e antinfiammatorie. È invece sconsigliabile l’uso dei frutti perché contenenti delle tossine. È perfetta per ornare muri, cancelli e grate.

Le migliori piante rampicanti: la Clementis Armandii

La Clementis Armandii è una pianta che ha grosse radici e, stranamente, preferisce non il sole ma l’ombra. È sempreverde, con delle foglie molto dure e la sua fioritura va da aprile a giugno, con dei bellissimi fiori bianchi che hanno delle sfumature di rosa incredibili.

Le migliori piante rampicanti: la vite

Chi non conosce la vite? Anche se molto spesso si appezzano solo i suoi frutti e i vini che ne derivano, la vite è una pianta rampicante sempreverde con delle grandi foglie che riescono a regalare dei pergolati incredibili. Tanta ombra nelle giornate più calde e profumi inebrianti di fragoline e di sottobosco.

Quali piante scegliere per il terrazzo

Come scegliere le piante per il terrazzo

Dopo aver visto le migliori piante rampicanti per balconi e giardini, vediamo ora quali sono i criteri da seguire per scegliere le piante da mettere sul terrazzo, di qualsiasi specie si tratti.

L’orientamento

Innanzitutto si deve considerare l’orientamento del terrazzo. Da questo dipende il numero di ore di luce di cui le piante godranno. Incide anche sulla variazione delle temperature durante le quattro stagioni. Per le esposizioni ad est e ad ovest si prestano meglio le sempreverdi da mezz’ombra. Per quelle a sud le piante da pieno sole. Infine, per il nord optare per quella da ombra.

Il terrazzo più difficoltoso da arredare è senza dubbio quest’ultimo. La maggior parte dei vegetali necessita di molta luce per svilupparsi correttamente in ogni fase della crescita. Come piante che preferiscono l’ombra vi sono la camelia e il rododendro, che assicurano fioriture rigogliose molto apprezzabili. A sud si può ottenere un effetto scenografico con la strelitzia ed il cisto, entrambe con efflorescenze molto importanti.

Il clima

Per scegliere le piante per il terrazzo, è molto importante anche la fascia climatica. Per climi con gelate frequenti e temperature invernali molto rigide, non esistono piante in vaso da lasciare in terrazzo durante l’inverno. Fa eccezione l’erica, che è un arbusto fiorito abituato ai climi alpini. Il ficus ed il fior di cera, cresceranno rigogliosi in terrazzi meridionali dove non si scende sotto i 5 gradi. Nelle città del nord, si possono mettere a dimora le clematis e il vaniglione.

La crescita

Infine bisogna considerare il tipo di crescita che dovranno avere le piante. Rampicanti, erbose, arbustive vanno combinate anche in funzione dello spazio disponibile. Bisogna disporle in modo sinergico. Mettere le piante più alte o quelle tappezzanti in modo da tenere all’ombra il vaso di quelle che hanno bisogno di avere le radici al fresco. Per sempreverdi alte e coprenti, esistono molte varietà di piante da siepe perfette per lo scopo. Si possono tenere sul terrazzo alcuni alberi come la magnolia e l’ulivo, purché abbiano dimensioni contenute. Il gelsomino è rampicante e dà fiori in primavera, ma assicura una copertura di foglie della spalliera per tutto l’inverno.

Come disporre le piante sul terrazzo

Una volta scelte le piante, è importante capire come disporle sul terrazzo per assicurare loro benessere.

Come capire le esigenze delle piante

La prima cosa da fare per disporre le piante nel migliore dei modi è seguire le loro esigenze. Ogni pianta infatti ha bisogno di un certo quantitativo di luce e di ombra, di aria o di umidità. Individuate quindi in base ai punti cardinali e al sole quali sono le zone del vostro terrazzo che più frequentemente durante il giorno sono esposte alla luce del sole, all’ombra o alle correnti.

A seconda delle zone, poi, scegliete così le vostre piante. Quelle che più delle altre necessitano di maggior luce, sono la lavanda o le piante aromatiche (rosmarino, basilico, maggiorana) ma anche quelle dal colore intenso e vivace come la rosa o le buganvillee. In questo modo, accostando queste piante fiorite e profumate, riusciremo a creare un angolo di colore che risalterà piacevolmente all’occhio.

Dove posizionare le piante

Nel tenere conto dei criteri di luce e ombra, per disporre le piante sul terrazzo, dobbiamo sapere che d’altro canto esistono piante che possono benissimo stare all’ombra o addirittura esistono alcune che necessitano di essa. Se i vostri vasi di begonia, di verbena e di felce non sono esposti alla luce, infatti, rallegratevi, poiché queste cresceranno ancora meglio nell’ombra! Dedichiamo un angolo del nostro terrazzo anche alle piante rampicanti.

Se avete la possibilità di piantarle nel terreno ricordate che la passiflora e l’ortensia possono fare al caso vostro. Come dimenticare la scenografica edera? Richiede solo un angolo del terrazzo ben appartato e un’esposizione a nord. Infine potrete riempire intere arie del vostro terrazzo con piante pensili, cioè quelle i cui vasi si possono disporre a mezz’aria e lasciano ricadere verso il basso le loro foglie ed i loro fiori. In particolare la fucsia e la verbena sono molto adatte a questo tipo di coltura creando un effetto entusiasmante.

Come utilizzare i vasi per piante sul terrazzo

Ricordate che se non avete spazio per disporre le piante per terra potrete tranquillamente sistemare i vasi poggiandoli ad esempio su mobili vecchi o su sedie che non utilizzate. In questo modo avrete la possibilità di creare spazi compatti e ordinati, nascondendo tubi di irrigazione o cavi vari in giro per il terrazzo per guadagnare ancora di più sull’estetica finale. Dopo aver cercato di disporre le nostre piante sul terrazzo possiamo dedicarci anche a nascondere i vasi creando delle fioriere fai da te. L’effetto sarà così ancora più elegante. Prendiamo delle assi di legno con lo spessore di 40-50 circa e distanziamo ognuna dall’altra di 2-3 cm. Prendiamo poi due corde (quelle utilizzate per le tapparelle sono perfette) e inchiodiamole alle due estremità delle assi. Distendiamo quindi la fioriera lungo i vasi. È un modo semplice ed efficace di nascondere i vasi e dare maggior naturalezza al nostro giardino. Adesso potete godervi il vostro angolo natura.