infondere coraggio al team, ragazze che lavorano in squadra

Come si fa a infondere coraggio a un team scettico e demotivato?

  • 07 06 2021
Ridare motivazione a un team dai lunghi mesi di pandemia e carichi di lavoro intensi può essere l’unico modo per rinsaldare i rapporti tra i colleghi. È il difficile compito di ogni buon capo, certo, ma ogni collaboratore dovrà fare la sua parte

Infondere coraggio al team di lavoro richiede un certo talento per le persone. Spesso il consiglio migliore che si può dare a un buon capo è quello di evitare che le energie del gruppo si trovino sul punto di esaurirsi, ma a volte questo non è possibile.

Un team scettico e demotivato è la diretta conseguenza di un ambiente di lavoro difficile, dove gli obiettivi non sono chiari. Risulta inevitabile, dunque, sentirsi come se non si fosse mai arrivati da nessuna parte.

Fare team è l’unico modo che, in un’azienda, permette di raggiungere risultati concreti. Ecco perché la squadra è il miglior asset di una struttura lavorativa organizzata, e come ogni altra risorsa dev’essere curato e preservato. Rendere possibile tutto ciò significa motivare e incoraggiare ogni membro del team singolarmente, e anche nell’insieme.

Infondere coraggio al team fissando obiettivi chiari e concisi

Non esiste team motivato senza un chiaro senso della destinazione. Infondere coraggio al team significa trasmettere ad ogni suo elemento gli obiettivi, chiari e fissi. Gli obiettivi all’inizio del progetto vengono cristallizzati nel piano di lavoro, trasmessi al gruppo e infine raggiunti. Puoi motivare una squadra solo se riesci a dirle dove sta andando. Assicurati che tutti i membri del tuo team, quando sei il capo, abbiano un’idea chiara di quali sono gli obiettivi da conseguire.

Solo così si potranno raggiungere risultati importanti. Sentirsi scettici e demotivati è una conseguenza fisiologica per tutti coloro che non hanno chiaro lo scopo del duro lavoro. Quando ogni tua fatica sembra ripagata da date incerte e risposte criptiche, senti di dover mollare. O comunque perdi interesse. Meglio accordarsi con tutti e fissare obiettivi semplici, chiari e trasparenti.

Offrire opportunità per lo sviluppo individuale

Un team demotivato non conosce la sua direzione, e viceversa. Questo è altrettanto vero quando si pensa al singolo individuo. Un collaboratore che sente di essere bloccato in un lavoro senza sbocchi, senza futuro, risulterà assai demotivato. È normale: succede a chiunque. E se da una parte è vero che la motivazione viene da dentro di sé, è il compito di un buon capo quello di trasmettere un senso di crescita.

Dimostrare ai propri colleghi che il lavoro non ha mai cessato di essere stimolante richiede qualche accorgimento. Fornisci al team tutto il training e i corsi di aggiornamento di cui hanno bisogno per sentirsi parte di un grande progetto. Un progetto che investe su di loro perché crede nelle loro capacità. Organizzare corsi, workshop retribuiti e sedute di coaching li renderà più qualificati e bendisposti nei confronti del team.

Infondere coraggio al team rendendolo davvero felice

Può sembrare un’ovvietà, ma un team felice è un team produttivo. Investire nel benessere e nella felicità dei propri dipendenti ripaga sempre. Infondere coraggio al team passa da un ambiente di lavoro ben arredato, confortevole e dotato di strutture che possono facilitare la vita al di fuori dell’orario. Assicurati che tutti possano accedere a una mensa di qualità, e abbiano un posto di lavoro dotato di tutte le attrezzature tecnologiche di cui hanno bisogno.

Anche l’atteggiamento può fare tanto. Un elemento negativo può contagiare tutti gli altri. Affronta i problemi di petto, e assicurati che i motivi di infelicità di un dipendente siano fondati, nell’eventualità in cui ti possa porre rimedio.

Un altro elemento che incide sulla felicità del gruppo è quello del fallimento. Tutti sbagliano, chi più e chi meno. Quando l’errore è grave ed è guidato da una scarsa motivazione o attenzione, bisogna porvi rimedio. Quando lo sbaglio viene da un errore umano dovuto al carico di lavoro, è sempre meglio affrontarlo con il giusto peso. Tutti commettono errori, è vero, ma dall’errore si può imparare qualcosa di importante. Nel momento in cui un membro del team commette un errore in buona fede, è giusto farglielo notare, ma mai punirlo.

Evita di organizzare tutto al centesimo di secondo

Gli ambienti di lavoro in cui il capo organizza ogni attività al centesimo di secondo sono quelli meno produttivi. A nessuno piace sentirsi dire come dovrebbe lavorare, e come fare a svolgere un compito che ha già fatto mille volte.

Una volta che hai assegnato obiettivi chiari al tuo team, lascialo libero di lavorare e di raggiungere il traguardo come meglio gli compete. Nessuno si muoverà esattamente come faresti tu, ma non per questo non sarà in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Infondere coraggio al team aiutandolo a lavorare in santa pace

Quante di noi hanno ricevuto in regalo la celebre tazza con scritto “Sono sopravvissuta a un’altra riunione che avrebbe dovuto essere un’e-mail?”. Ecco. Un team lavora bene quando il capo lo lascia fare, ma soprattutto quando l’organizzazione non gli fa sprecare tempo.

Le riunioni fanno bene quando sono davvero necessarie. Alcuni calcoli, però, stimano che ogni dipendente spreca circa 4 ore a settimana in riunioni del tutto non necessarie. Ore che avrebbero potuto essere impiegate per qualcosa di davvero produttivo. Crea un piano delle riunioni con buon anticipo e fai partecipare solo chi, davvero, dovrebbe essere presente.

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