Pellet di qualità: come riconoscerlo

1/8 – Introduzione

Il pellet è un particolare tipo di combustibile, ricavato dalla segatura e successivamente compattato in elementi dalla forma cilindrica. Questo combustibile viene venduto a un costo molto inferiore rispetto alla classica legna, proprio perché viene prodotto dagli scarti della lavorazione del legname. Inoltre, la pressatura della segatura permette di aumentare il potere calorifico del pellet, che può arrivare fino al doppio rispetto ad un pezzo di legno della stessa dimensione. Tuttavia, in funzione del tipo di segatura utilizzato per la produzione del pellet e in base al tipo di pressatura, potremo avere dei poteri calorifici differenti e quindi dei pellet di diversa qualità. Nei passi seguenti vedremo come riconoscere il pellet di buona qualità.

2/8 Occorrente

  • Pellet

3/8 – Conoscere il pellet

Il pellet deriva dalla compressione di residui di segatura vergine, derivante dalla lavorazione del legno. Quando viene prodotto con l’uso di appositi impianti, nei quali si sfrutta un componente proprio del legno, definito lignina, perché i residui si compattino, allora è definibile di alta qualità. La pressatura garantisce l’aumento del potere calorifico rispetto al legno naturale, dunque l’aumento della densità energetica e della capacità comburente. Un pellet, invece, prodotto con scarti uniti tra loro attraverso l’uso di colle, è non solo incapace di fornire l’attesa produzione di calore, ma è anche tossico per la salute e dannoso per le stufe.

4/8 – Controllare la confezione

Il primo passo è quello di controllare, al momento dell’acquisto, la confezione, scartando quelle non completamente integre o che appaiono gonfie e irregolari, perché possono contenere pellet impregnato d’umidità. Tale condizione fa perdere al prodotto gran parte del potere calorifico e al contempo aumenta i fumi emessi durate la combustione.

5/8 – Leggere l’etichetta

Leggere l’etichetta è il secondo importante passo. Essa deve riportare almeno il contenuto di cenere, l’origine del legno, il potere calorifico, la durabilità e l’eventuale presenza di leganti, nonché loro qualità e concentrazione. Il potere calorifico indica la quantità di energia termica che si riesce a sviluppare da un’unità di peso dello specifico prodotto. Tale valore deve attestarsi mediamente sui 4,5 kWh/kg, o ancora meglio sui 5,5 kWh/kg e oltre. Un potere calorifico molto alto, però, non è sempre da preferire perché potrebbe nascondere la presenza di plastiche.

6/8 – Controllare il colore

Il tipo di legno utilizzato incide molto sulla qualità del pellet, il migliore è quello composto da segatura vergine di faggio e di abete, riconoscibile facilmente dalla colorazione chiara. E’ sempre meglio controllare i dati apposti sulle etichette e preferire le confezioni che, oltre alla composizione, riportino anche le certificazioni di qualità, le quali garantiscono che il pellet non presenti composti nocivi come collanti e formaldeide. Per concludere, ricordate che è importante acquistare il prodotto presso un rivenditore serio e qualificato, in maniera tale che il negoziante stesso possa fornirci tutte le indicazioni e le caratteristiche del pellet.

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8/8 Consigli

  • Controlliamo bene l’etichetta e orientatiamoci sempre su confezioni che riportano le certificazioni di qualità.
  • Acquistare il pellet presso un fornitore di fiducia
  • Chiedere consigli al rivenditore
  • Osservare le caratteristiche del prodotto
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