Quando si può lasciare un bambino a casa da solo

A partire da quale età si può lasciare un bambino a casa da solo? Questo dubbio assale i genitori, quando ci si trova a dover svolgere una commissione e si pensa che, forse, potrebbe essere il caso di lasciare a casa i figli per quel poco tempo necessario. Ad esempio, se si ha bisogno di comprare qualcosa al supermercato, è inverno e fa freddo. Oppure, se è lo stesso ragazzino a non aver voglia di uscire e sembra essere pronto a poter stare in casa da solo. Premettiamo che la legge fissa, a tal proposito, un limite minimo di età: 14 anni.

Però, per prassi e abitudine, di solito è attorno ai 10 anni che un bambino può essere ritenuto pronto per stare a casa solo per un breve lasso di tempo. E i 10-11 anni sono, non a caso, anche l'età in cui i bambini iniziano ad andare a scuola (e a tornare) da soli.

Recenti e drammatici fatti di cronaca, però, hanno portato alla ribalta la questione: un bambino (già grandicello) in casa da solo per poco tempo è davvero al sicuro e al riparo da terribili pericoli? La risposta non è né universale né assolutamente certa. Le variabili da considerare, infatti, sono davvero molto numerose.

Bambini in casa da soli: a che età si possono lasciare?

È un dilemma che affligge molti genitori, indecisi tra la concessione di una maggiore indipendenza e il timore di non lasciare in sicurezza i figli. Le variabili da considerare sono, però, numerose e non esiste una regola valida per tutti i bambini

Capire quando lasciare a casa da soli i bambini, è una di quelle scelte definite difficili dai genitori. Infatti, se da una parte è giusto concedere autonomia e fiducia ai bambini a partire da una certa età, dall’altra le preoccupazioni (giustificate) sono davvero numerose e vanno prese in considerazione una a una. La legge dice che il limite di età per questa “conquista” è di 14 anni. La prassi e l’esperienza, invece, evidenziano che anche bambini di 10 anni possono tranquillamente aspettare a casa da soli i genitori, mentre questi ultimi sono ad esempio a fare la spesa. Così come, sempre attorno ai 10-11 anni i bambini iniziano ad andare a scuola da soli e possono uscire dall’edificio scolastico in autonomia. Le variabili da soppesare, in questo tipo di scelta, sono diverse e non vanno mai sottovalutate

L'età giusta

Da quando lasciarli in casa da soli

L’età giusta per lasciare un bambino a casa da solo, per poco tempo, è attorno ai 10 anni. Di solito è proprio a quest’età che si concede ai bambini l’autonomia di tornare da scuola da soli, oppure di passare a prendere l’amico del cuore a casa per andare insieme a giocare al parco vicino. O ancora, appunto, di aspettare la mamma mentre quest’ultima fa la spesa.

Però è anche vero che l’età giusta, in tal senso, è assolutamente soggettiva e dipende da molte variabili. Ciascun genitore può valutare l’opportunità (o meno) di lasciare a casa il figlio da solo prendendo in considerazione il carattere, la predisposizione, la sicurezza ma anche lo stesso desiderio del bambino. Infatti, esistono ragazzine e ragazzini che non si sentono pronti per aspettare i genitori a casa da soli. Così come ne esistono altri che fanno i salti di gioia quando mamma e papà concedono loro una tale autonomia (e anche questa euforia scatena enormi preoccupazioni nel genitore..).

Dunque, il primo step è osservare i propri figli e parlare con loro, con estrema chiarezza e sincerità.

Il telefono

La possibilità di comunicare

Uno dei presupposti imprescindibili per lasciare un bambino a casa da solo, è che esista per lui la possibilità di comunicare in qualsiasi momento con i genitori e, possibilmente, in più modi. Certamente, il telefono è il primo mezzo utile. Quindi, una delle prime cose da fare è insegnare ai bambini i numeri di telefono di mamma, papà e nonni.

E di memorizzarli sia sul telefono di casa, sia su un cellulare che si lascerà (carico) al bambino. La tecnologia giunge qui d’aiuto: ai telefoni, si possono aggiungere i tablet (settandoli sulla videochiamata) e il PC per i più grandicelli. Inoltre, vanno memorizzati anche i numeri di emergenza (oggi, per fortuna, riconducibili tutti a un solo centralino).

Mentre si è assenti, anche se per pochissimo, è bene chiamare il bambino per accertarsi che la situazione sia tranquilla. Nel caso in cui il quest’ultimo non risponda, è consigliabile tornare a casa (anche se, 9 volte su 10, non avrà sentito il dispositivo suonare) e, nel mentre, chiedere a una vicina di andare subito a controllare.

I vicini

Una risorsa immediata

Anche se spesso i vicini sono più un fastidio che una risorsa, in questo caso possono rivelarsi molto utili se non provvidenziali. Dunque, se si inizia a prendere in considerazione la possibilità di lasciare i figli a casa da soli, è consigliabile mantenere un ottimo rapporto con i vicini di casa.

E avere la fiducia necessaria per lasciare loro una copia delle chiavi di casa quando si esce. In questo modo, si avrà una risorsa in più per “vigilare” da lontano sulla sicurezza del bambino senza togliergli autonomia e possibilità di sperimentare.

Così come sarà utile spiegare ai figli che, in caso di bisogno o difficoltà (anche minime), potranno sia chiamare mamma e papà, sia suonare alla porta della vicina.

Fratellini & Co.

Con chi

Lasciare un ragazzino a casa da solo per le prime volte, è un conto. Lasciarlo a casa da solo con un fratellino o una sorellina più piccoli a cui badare, è un altro. Quest’ultima situazione va assolutamente evitata. Prima di tutto, perché è importante che il bambino in un momento così particolare e nuovo, abbia modo di pensare solo a sé e poi perché un ragazzino (per quanto responsabile e autonomo) non potrà mai essere in grado di fronteggiare con serenità eventuali emergenze altrui. E ha tutto il diritto di non esserne in grado.

Se invece si hanno altri figli più grandi (per esempio si lascia a casa da solo il figlio di 10 anni con un fratello adolescente), il discorso cambia e, anzi, si può contare su una risorsa “informativa” in più.

In ogni caso, è importante non lasciare il bambino da solo a lungo ma solo per un breve lasso di tempo, almeno per le prime volte se è ancora piccolo (10-11 anni) e mai di sera o in luoghi isolati.

È bene anche spiegare ai figli che, in assenza di mamma e papà, ci si deve tenere alla larga da: finestre, balconi, terrazzo, fuochi, gas, apparecchi elettrici (tranne TV e altri dispositivi elettronici) e oggetti taglienti o potenzialmente pericolosi (spiegando tutto con chiarezza).  

Per questo, è importante lasciare a portata di mano dei figli: telefoni, acqua, eventuale merenda o spuntini.

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